
La conseguenza (dell’ormone)
Cosa succede se chiudi in un villa immersa nel freddo e nel gelo Keira Knightley e quel manzo di Alexander Skarsgård? La conseguenza sarà…
Cinema, film, serie tv, recensioni e tante altre cazzate
Cosa succede se chiudi in un villa immersa nel freddo e nel gelo Keira Knightley e quel manzo di Alexander Skarsgård? La conseguenza sarà…
Gangster eleganti si muovono nelle strade sudice di una città industriale dell’Inghilterra appena uscita dalla Prima Guerra Mondiale, luoghi maleodoranti di birra calda mischiata a piscio, incastrati tra il degrado e il fuoco dell’altoforno di un’acciaieria. È l’atmosfera di Peaky Blinders, serie tv giunta alla quinta stagione e disponibile in streaming su Netflix. Una scoperta, almeno per il vostro affezionatissimo scribacchino, lietissima nell’era dell’isolamento e del coronavirus.
After è un film di Jenny Gage, tratta dalla saga letteraria di Anna Todd. Nel cast figurano Josephine Langford, Hero Fiennes Tiffin, Selma Blair, Jennifer Beals. Il film è uscito in Italia l’11 aprile 2019 ed è distribuito da 01 Distribution, durata 100 minuti.
Noi, il nuovo film di Jordan Peele, è il primo dopo il clamoroso successo di Scappa – Get Out; inizia così, con una famigliola afro-americana che va a trascorrere una vacanza al mare, l’incomunicabilità genitori-figli, le tensioni tra moglie e marito e con gli amici-vicini con cui fare a gara a chi ha la macchina più grossa. Delle normali esistenze americane del cazzo.
Due vecchi Texas Ranger male in arnese sono richiamati in servizio per dare la caccia agli inafferrabili Bonnie e Clyde. Pedinamenti, appostamenti, intercettazioni e perfino il controllo aereo non portano a nulla, i due super criminali dell’America degli anni Trenta continuano a sfuggire a polizia e FBI come acqua tra le dita. Così la governatrice dello Stato del Texas – sì, avete letto bene, una donna e la interpreta Kathy Bates – pensa bene di ricorrere a chi non va troppo per il sottile.
È il 1977. Il mondo è diviso in due, la Germania è divisa in due, Berlino è divisa in due. La vecchia capitale vive una quotidianità scandita dalle bombe e intanto la banda Baader Meinhof ha appena sequestrato un aereo pieno di passeggeri per chiedere il rilascio dei compagni nelle prigioni tedesche.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri) è un film di Martin McDonagh. Nel cast ci sono Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, Abbie Cornish, Lucas Hedges, Zeljko Ivanek, Caleb Landry Jones, Clarke Peters, Samara Weaving, John Hawkes, Peter Dinklage, Kathryn Newton, Kerry Condon. Durata 115 min. È stato distribuito in Italia da 20th Century Fox a partire da giovedì 11 gennaio 2018.
Ecco le migliori frasi e citazioni di Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
Tempo di lettura: 1’32’’ Il Testimone Invisibile inizia ed è subito una bella fotografia, una location in una bella città contemporanea, Trento, moderna, per un thriller è fredda il giusto… … Continua la lettura di Il Testimone Invisibile: Il Risveglio di Contratiempo
Bohemian Rhapsody è salvato dai momenti musicali e dalla riproposizione della sequenza del Live Aid, dove la potenza della musica si sposa con il carisma di Freddie/Malek e il sognante trasporto della massa umana di Wembley, dove Singer (o chi per lui) non esista ad entrare, al fine di cercare i volti pieni di emozione di chi visse quel pezzo di storia del pop.
Se il protagonista di Whiplash sacrificava tutto per il jazz e in La La Land Mia e Seb rinunciavano all’amore per i loro sogni di gloria, in First Man – Il Primo Uomo Damien Chazelle continua a raccontare le rinunce necessarie per intraprendere il “grande passo dell’umanità”, la frase entrata nel patrimonio culturale delle generazioni che si sono succedute dal 1969 a oggi, pronunciata da un uomo che non amava parlare, non amava esprimere le proprie emozioni, un uomo arrivato dove nessun altro era mai arrivato prima cercando di mettersi tutto alle spalle, ma costretto a tornare indietro.
First Man – Il Primo Uomo è un film di Damien Chazelle con Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Patrick Fugit. Durata 141 minuti.
Ecco le migliori frasi e citazioni di First Man – Il Primo Uomo
Kursk di Thomas Vinterberg è la risposta al quesito anni Ottanta di Sting-Amore-Lungo-Lungo-5-Dolla: i russi amano i loro figli? Secondo il regista danese la risposta è “sì”. Il suo racconto della tragedia del sommergibile nucleare che affondò nell’agosto 2000 è così impregnato di retorica familiare, emotività e sani valori di una volta che pare che, quando lo ha visto, a Putin sia tornato a battere il cuore
Lisbeth Salander è un giustiziera, una vendicatrice, la dea protettrice delle donne, delle figlie, delle mogli, delle prostitute maltrattate, stuprate e picchiate di Stoccolma. Ed è stato un cattivo a crearla così, un altro uomo, un predatore, un violento, un padre crudele. L’apertura di Millennium – Quello che non uccide mostra le violenze paterne subite da Lisbeth e sua sorella, Camille.
Ora, quando entra in azione, Lisbeth è truccata forte perché il regista Fede Alvarez deve far dimenticare uno dei casting sbagliati più clamorosi degli ultimi anni: Claire Foy, come dire prendere la regina Elisabetta e farle interpretare una hacker spaccaculi in senso metaforico ma anche e soprattutto in senso esplicito. Mentre si accendeva una sigaretta e tratteneva la sua prima vittima a testa in giù, io me la immaginavo prendere il tè con il principe Filippo o andare a spasso per i boschi della Scozia coi cani e il fazzoletto in testa.
Collocato temporalmente tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, la visione di Ant-Man and the Wasp non darà risposte certe a chi vuole scoprire qualcosa del prossimo capitolo dei supereroi Marvel, quell’Avengers 4 che, l’anno prossimo, dovrà risolvere l’intrigo scatenato dallo schiocco delle dita di Thanos.
Ma certamente darà contezza del come e del perché le tette di Evangeline Lilly sono più grosse rispetto al primo capitolo.
Ant-Man and The Wasp è il ventesimo film del Marvel Cinematic Universe nonché sequel di Ant-Man (2015). Come tutti i film del MCU sono presenti delle scene durante la sequenza dei titoli di coda.
Andiamo con ordine. Shark – Il primo squalo inizia con Jason Statham (Jonas Taylor) che fa quello che sa fare meglio: salvare culi. Lo incontriamo 20mila leghe sotto i mari a recuperare della gente imprigionata dentro un sottomarino e, a causa di un’imminente esplosione, deve prendere una decisione difficile: abbandonare tre membri dell’equipaggio salvandone altri 11 oppure restare e far morire tutti? Una scelta che non avrebbe imbarazzato nemmeno per un attimo la lucida mente vulcaniana di Spock, ma Statham computa, corruga la fronte avvicinando le sopracciglia e sappiamo che non è una delle due espressioni previste dal book fotografico; al termine della complessa operazione, vota per salvarne il più possibile; dopo tali accadimenti, tutti lo odiano e lo reputano responsabile della morte degli amici, un inaffidabile. Vai a capire un po’ i misteri degli action movie. Non c’era un altro modo per fingere un trauma del protagonista?
Nei suoi incubi Ethan Hunt (Tom Cruise) sogna di sposare (nuovamente) il suo amore perduto, Julia (Michelle Monaghan), le nozze officiate dal suo arci-nemico Solomon Lane (Sean Harris) mentre un’esplosione … Continua la lettura di Mission: Impossible – Fallout: cast, trama, recensione. Come scegliere tra Michelle e Rebecca?
Hereditary di Ari Aster parte così, come il classico sconsiglio immobiliare “non comprate case di legno isolate nel bosco probabilmente costruite su un cimitero indiano i cui residenti vogliono vendicarsi”. hhhhh i bei vecchi film di una volta sulle case stregate, perse in mezzo al bosco, tutte in legno, con gli scricchiolii, con il rumore, con le scarpe da togliere perché altrimenti potresti rigare il parquet, che prendono fuoco in un batter d’occhio, costruite e vendute con inclusa cantina o soffitta buia a cui si accede solo attraverso una scala in legno vecchia e tenuta su con lo sputo, polverosa e messa male.
Annunciato come il Die Hard del nostro tempo e L’Inferno di Cristallo del nostro scontento, Skyscraper con Dwayne Johnson è in verità uno…
Tempo di lettura: 2’44’’ C’è qualcosa di atavico nel successo de La Notte del Giudizio. Anno 2013, ma cinematograficamente siamo nel 2022, attaccati in casa, nel cuore degli affetti e, … Continua la lettura di La Prima Notte del Giudizio – Le origini: recensione, cast e trama