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Tagrecensione

Perché vedere Peaky Blinders su Netflix

Gangster eleganti si muovono nelle strade sudice di una città industriale dell’Inghilterra appena uscita dalla Prima Guerra Mondiale, luoghi maleodoranti di birra calda mischiata a piscio, incastrati tra il degrado e il fuoco dell’altoforno di un’acciaieria. È l’atmosfera di Peaky Blinders, serie tv giunta alla quinta stagione e disponibile in streaming su Netflix. Una scoperta, almeno per il vostro affezionatissimo scribacchino, lietissima nell’era dell’isolamento e del coronavirus. 

John Wick 3: Parabellum. John Wick è tornato e punta alle palle 

John Wick 3: Parabellum è un videogame: il nostro eroe passa attraverso livelli e difficoltà, corpo a corpo, pistolettate, fughe e inseguimenti in diversi ambienti e con diverse metodologie di azione. Un colpo di pistola in testa non è mai sufficiente per uccidere qualcuno, come se ogni personaggio avesse una barra di energia da cui ne dipende la sopravvivenza.

Noi siamo noi, ma chi cazzo siete voi? La recensione doppione

Noi, il nuovo film di Jordan Peele, è il primo dopo il clamoroso successo di Scappa – Get Out; inizia così, con una famigliola afro-americana che va a trascorrere una vacanza al mare, l’incomunicabilità genitori-figli, le tensioni tra moglie e marito e con gli amici-vicini con cui fare a gara a chi ha la macchina più grossa. Delle normali esistenze americane del cazzo. 

Highwaymen – L’ultima imboscata: Assassinii e prostata. La recensione

Due vecchi Texas Ranger male in arnese sono richiamati in servizio per dare la caccia agli inafferrabili Bonnie e Clyde. Pedinamenti, appostamenti, intercettazioni e perfino il controllo aereo non portano a nulla, i due super criminali dell’America degli anni Trenta continuano a sfuggire a polizia e FBI come acqua tra le dita. Così la governatrice dello Stato del Texas – sì, avete letto bene, una donna e la interpreta Kathy Bates – pensa bene di ricorrere a chi non va troppo per il sottile. 

Creed 2 Michael B. Jordan pugno

Creed 2 – recensione: Stallone e i pugili piagnoni

Una recensione di Creed II non può fare a meno di considerare che i guantoni di Sylvester Stallone sono stati consegnati a una nuova generazione di lottatori, più coscienti dei propri limiti, sensibili, che conservano ancora l’orsacchiotto con cui andavano a dormire, che coltivano un insopprimibile senso di paternità, che si confidano con la moglie e non rispondono con dei grugniti quando i Philadelphia Eagles hanno perso. Romantici e melliflui, boxeur come Adonis Creed interpretato da Michael B. Jordan non hanno paura di esprimere le proprie emozioni e i sentimenti più profondi, insomma una generazione di pugili piagnoni.