C’era una volta a… Hollywood: epopea tarantiniana
Fuori dalla sala dove assistiamo alla proiezione stampa a Roma di C’era una volta a.. Hollywood ci sono i bagni… Be’, ci sono in ogni cinema, non all’UCI, ad esempio, che ha previsto un solo bagno per soddisfare la richiesta di tutte le sue 75 sale, un bagno con porte finestre, così quando esci dal cesso e ti stai ancora aggiustando la patta dei pantaloni, ti vedono tutti, fino al vicino Leroy Marlin e le signore ridono e i bambini notano il pezzo di carta igienica che rimane attaccato alla suola delle scarpe, chissà perché i bambini ridono di stronzate simili, ma vabbè non divaghiamo. All’Adriano c’è il bagno, sala 4, quella grossa, c’è il bagno, ma l’asciugatore per le mani non funziona mai. Immaginate, anteprima romana di C’era una volta a… Hollywood con l’arrivo di Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio e Margot Robbie e Tarantino e DiCaprio e Robbie vedono il film e quindi, cazzo, gli scapperà la pipì e tu hai l’asciugatore rotto. Tranne la Robbie, la Robbie non piscia, a malapena respira, lei è una dea, ma vabbè ho divagato.
Anteprima romana, C’era una volta a… Hollywood, un film nel film con dentro una favola. Vediamo in parallelo le vite di Rick Dalton (DiCaprio) e la sua controfigura Cliff (Brad Pitt) che ormai si è ridotto a fargli da autista; Rick era una star, ma ha incasinato tutto, è ricordato per due grandi film, ma la sua carriera sta andando a rotoli e non gli resta altro che andare in Italia a girare quei “merdosi spaghetti western”, “io non sopporto il cinema italiano” e sì Rick/Leo quanto ti capisco, ma so anche che è finzione e, mentre Rick si dibatte fra questi dubbi si sbronza, provando le battute nella sua piscinetta sulle colline di Hollywood, e lavora al pilota di una serie del cazzo e, una volta arrivato sul set, una bimbetta perfettina gli sbatte in faccia le sue inadeguatezze. Mentre succede tutto questo, arrivano i nuovi vicini di casa di Rick e sono Sharon Tate e Roman Polanski e loro vanno in giro per Los Angeles in decappottabile, sbevacchiando e ciarlando alle feste dei loro amici attori e Sharon durante il giorno compra prime edizioni rare di libri di cui non ricordo il nome e trova il tempo per andare a vedere un film in cui ha recitato, scroccando il biglietto in cambio di una foto.

Succede tutto questo e succede per circa un’ora e mezza, forse di più, carrellate laterali inquadrano i personaggi a passeggio oppure scorrazzando per Hollywood in automobile, lunghe inquadrature mentre Cliff/Brad Pitt guida e Roman Polanski guida, ma non guida Leo/Rick Dalton perché gli hanno ritirato la patente. Tutto ciò attraverso un occhio periglioso, che sfida l’inquadratura, mai scontata, un’inquadratura che restituisce fondamentalmente tre cose: un’amicizia tra due uomini con molte ombre ma abbastanza luce, non abbastanza da scacciare i demoni, ma almeno tenerli a bada; un momento di passaggio molto importante negli USA, quando la cultura della violenza propagandata dall’industria dell’entertainment si confrontava con gli “hippie di merda” pace-amore-sesso-libero e dalla reazione chimica ne scaturì quel che tutti sappiamo; Sharon Tate, angelo che balla e ascolta musica tutto il giorno, raccoglie autostoppisti, vive e pratica peace and love e ha abbastanza palle per lavorare nell’industria dell’entertainment che propaganda violenza e omicidi. Dentro ci troviamo un’era: Tarantino la mette in scena tutta con la sua attenzione da precisino gesuita se non fosse appassionato di ultra violenza e latte più: i locali, i gadget, i suoni, le canzoni, gli odori, il fumo delle sigarette e lo sballo delle droghe, i film, i telefilm, la pubblicità, alcune le racconta, altre le rappresenta, tutte le vive con la tenera nostalgia di chi sa di aver perso qualcosa e pensa forse di essere nato troppo tardi. C’era una volta a… Hollywood è una favola, non la favola di cui avevamo bisogno, sicuramente quella di cui aveva bisogno Tarantino per pacificare un mondo, una ferita, il suo cuore di cinefilo.
C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie esce in Italia il 18 settembre 2019 e dura 165 minuti.
***½ Non hai mai sentito nominare il Millenium Falcon?
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