
Stranger Things 4: recensione del finale di stagione
Recensione della quarta stagione di Stranger Things, serie tv disponibile su Netflix e ideata dai Duffer Brothers.
Cinema, film, serie tv, recensioni e tante altre cazzate
Recensione della quarta stagione di Stranger Things, serie tv disponibile su Netflix e ideata dai Duffer Brothers.
For All Mankind, recensione della serie in streaming su Apple TV che si interroga su cosa sarebbe successo se i primi ad arrivare sulla Luna fossero stati i sovietici
Unorthodox è la serie tv in streaming su Netflix a partire dallo scorso 26 marzo, incentrata sulla fuga di Ester Shapiro dalla comunità ultra-ultra ortodossa di ebrei chassidici di Brooklyn.
Su Netflix è disponibile Il Buco, film spagnolo dell’esordiente Galder Gaztelu-Urrutia, non è un porno e, malgrado il titolo facilmente equivocabile da disperati affetti da satiriasi come me, si presenta … Continua la lettura di Il Buco, spiegazioni, metafora e la lotta (a)sociale al tempo di Netflix
Sarà che sono in fissa da decenni con il Tenente Colombo, ma The Sinner su Netflix me lo ha ricordato. La stagione si apre con un prologo, un delitto e un … Continua la lettura di The Sinner ovvero i casi impossibili di Harry Ambrose in streaming su Netflix
Su Netflix, dallo scorso 18 ottobre 2019, è visibile in streaming Living with Yourself, la serie tv, nell’intenzione una comedy, con Paul Rudd, che entra in una SPA perché ha sonno e ne esce sepolto vivo nel bosco. Dopo aver camminato sei ore a piedi nudi, è più stanco di prima e scopre di essere stato clonato.
El Camino non è l’automobile con cui Jesse Pinkman fugge, urlando nell’ultimo episodio di Breaking Bad: El Camino è la strada che un uomo deve percorrere prima di capire chi … Continua la lettura di El Camino: ciò che è necessario
Noi, il nuovo film di Jordan Peele, è il primo dopo il clamoroso successo di Scappa – Get Out; inizia così, con una famigliola afro-americana che va a trascorrere una vacanza al mare, l’incomunicabilità genitori-figli, le tensioni tra moglie e marito e con gli amici-vicini con cui fare a gara a chi ha la macchina più grossa. Delle normali esistenze americane del cazzo.
La seconda stagione di The Handmaid’s Tale è forte ed evocativa, allarga i confini della storia, parla al nostro tempo riesumando fantasmi del passato e alcuni personaggi chiave hanno preso coscienza.
Si riparte con June/Difred in fuga. I luoghi che attraversa sprigionano tutta la loro potenza e hanno parlato direttamente alle nostre ansie: il toccante tour della sede del Boston Globe (quello de Il caso Spotlight) le cui le ferite ancora sanguinanti e sanguinose hanno raccontato la brutale repressione di giornalisti e media liberi; la tesa scena al Fenway Park, stadio trasformato da palcoscenico per partite di baseball e concerti rock in tetra scenografia da una dittatura latinoamericana, sequenze di una intensità capace di attutire i sensi e lasciare un senso di assoluta impotenza, la stessa di June/Difred legata e con il volto stretto in una museruola, la telecamera stretta su di lei che la guarda dall’alto dalla prospettiva del cappio mentre la sentenza viene pronunciata, un’immagine che rischia di alimentare il vostro sonno travagliato per mesi.
Una chance per lottare (Les Écorchés) è il settimo episodio della seconda stagione di Westworld, la serie HBO ispirata al film Il mondo dei robot (Westworld) di Michael Crichton. L’episodio è stato scritto da Jordan Goldberg e Ron Fitzgerald, la regia è di Nicole Kassell.
Dal regista di Train to Busan, arriva in streaming su Netflix Italia un “Lo chiamavano Jeeg Robot” coreano: Psychokinesis. Ecco la trama: Seok-heon è una guardia giurata mezzo alcolizzato e dedito ai piccoli furti, vive nascosto dopo aver divorziato dalla moglie e abbandonato la figlia piccola. Mentre fa jogging, beve a una fontanella pubblica dell’acqua contaminata dopo la caduta di un meteorite e acquisisce straordinarie capacità telecinetiche. Il primo impulso è di sfruttare i nuovi poteri per spettacoli di magia al fine di racimolare facilmente dei soldi, ma la figlia Shin Roo-mi è coinvolta in una dura lotta per salvare il suo ristorante di pollo fritto in un piccolo centro commerciale di periferia, battendosi contro la speculazione immobiliare di una azienda che usa metodi malavitosi, protetta dalla politica e le istituzioni corrotte a tutti i livelli della Repubblica Coreana.
Tempo di lettura 3’57’’ La misura della corsa senza fiato rappresentata da 2 ore e 40’ di Avengers: Infinity War è nella scena iniziale che raccontiamo avvisandovi degli spoiler. Mentre … Continua la lettura di Avengers – Infinity War: Lasciate ogni speranza voi che… spoiler
Dieci anni di supereroi Marvel, iniziati nel 2008 con Iron Man e che culminano con Avengers – Infinity War, nelle sale italiane dal 25 aprile, terzo film con i Vendicatori che stavolta sono alla resa dei conti con Thanos.
Stavolta, la scena dopo i titoli di coda arriva proprio al termine dei titoli di coda. Niente più macchiette come accaduto per i Guardiani della Galassia o prese in giro come in Spider-man: Homecoming.
Tom Stoppard disse che “non bisogna iniziare a scrivere quando si ha una buona idea, ma quando ne hai due che collidono”. Ed è esattamente quello che ho pensato dopo aver visto La forma dell’acqua – The Shape of Water di Guillermo Del Toro. Siamo di fronte a uno spunto semplicissimo, una favola – una donna delle pulizie muta che si innamora di una creatura, un misterioso essere, prelevato dalla CIA dalle buie profondità oceaniche del Sud America – lasciata scontrare con la pentola in ebollizione degli anni Sessanta, precisamente il 1962, tra la Guerra Fredda, la corsa allo spazio e la crisi dei missili di Cuba, la lotta per il riconoscimento dei diritti civili dei neri d’America, l’omosessualità negata mentre i televisori logoravano la leadership del cinema nell’immaginario collettivo e la fotografia sembrava chiudere l’era dei grandi disegnatori nella pubblicità.
Una a metà, l’altra alla fine. Sono due le scene dopo i titoli di coda di Black Panther, l’ultimo film in ordine di tempo del Marvel Cinematic Universe, incentrato sul … Continua la lettura di Cosa succede nelle scene dopo i titoli di coda di Black Panther? Occhio, spoiler
Tempo di lettura: 1’58’’ Su una stazione orbitante ci sono un americano, un’inglese, un tedesco, un russo, una cinese e c’è pure un irlandese e notoriamente gli irlandesi di spazio … Continua la lettura di The Cloverfield Paradox – “Daniel Bruhl spiega cose”, edizione Spoiler
Uno straordinario vestito cucito da un sarto sontuoso. Il Filo Nascosto di Paul Thomas Anderson e, apparentemente, ultima interpretazione in carriera di Daniel Day-Lewis narra la storia dello stilista Reynolds Woodcock, i problemi a consumare una colazione tranquillo e i due rapporti sentimentali disfunzionali che ne caratterizzano l’esistenza: con la sorella (e socia in affari) Cyril e la goffa cameriera Alma.
Il rocker emiliano porta sul grande schermo le storie semplici che, da sempre, costituiscono la spina dorsale della sua musica. Luciano Ligabue le ha definite “persone perbene, che hanno problemi e li risolvono”. È così Made in Italy: brave persone affrontano i problemi comuni di tutti i giorni – le corna, gli stronzi sul lavoro, gli stronzi in discoteca, gli stronzi in macchina – però che depressione e che noia, sembra di trovarsi a sfogliare l’album fotografico di una luna di miele in Italia ad agosto, o guardare un film sentimentale commuovendosi come un vecchio davanti a un lavori in corso, mai uno scatto o una sorpresa, una serpentina alla Messi, solo buon senso, solo corsa alla Lele Oriali.
Dark sbarca nelle case del Belpaese. La serie di Baran Bo Odar e Jantjie Friese è un elaborato incrocio tra Lost, Les Revenant, Ritorno al Futuro, Stranger Things e gli enigmatici misteri tra il fantasy, l’horror e il fantascientifico al confine tra Stephen King e Twin Peaks.
Justice League di Zack Snyder contiene due scene dopo i titoli di coda. Per l’esattezza una dopo circa un terzo dei titoli e la seconda alla fine. Attenti ai possibili … Continua la lettura di Cosa succede nelle scene dopo i titoli di coda di Justice League? Occhio spoiler