For All Mankind, la serie tv di Apple TV+
Distribuita in streaming dal 1° novembre 2019, durante la crisi del coronavirus Apple TV+ ha reso disponibile per tutti i dieci episodi di For All Mankind. Creata e scritta da Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi, For All Mankind racconta un passato alternativo in cui l’URSS ha vinto la corsa alla Luna, un mese prima di quanto poi nella realtà fece la NASA con l’Apollo 11, rivendicandolo come “un passo per lo stile di vita marxista leninista”. Per gli Stati Uniti d’America fu uno choc culturale. Gli eventi che vediamo in For All Mankind narrano gli sforzi di USA, della NASA e degli uomini e delle donne del Programma Spaziale di rincorrere gli avversari politici e militari. L’URSS è sempre un passo avanti agli americani: prima l’allunaggio, poi la prima donna sulla Luna e iniziarono i preparativi per creare una base spaziale. Così il presidente Nixon spinse per fare altrettanto e, la conquista della Luna, divenne anche una questione militare.
I primi due episodi fungono da preambolo abbastanza banale, che sembra puntare a uno sviluppo incentrato sull’ucronia e sulla curiosità di scoprire “come sarebbe potuto essere” il mondo, a un certo punto Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi sterzano: le questioni storiche e politiche sembrano non interessare più; al centro di For All Mankind ci sono sono i diritti umani, la posizione della donna nella società e nel programma spaziale, le minoranze, la ferita del Vietnam, la questione dell’omosessualità. Per chi ha più confidenza con i fatti della cronaca politica americana tra la fine degli anni Sessanta e la metà dei Settanta, ci sono piccole chicche: come conseguenza dello sbarco sovietico, non si verificherà l’Incidente di Chappaquiddick che pose fine alla carriera politica di Ted Kennedy, che invece nel “passato alternativo” di For All Mankind divenne presidente dopo Nixon e vedrà il sorgere della stella di Ronald Reagan. Appaiono nella serie tv con materiale di repertorio e doppiati, mentre altri personaggi storici realmente esistiti fanno capolino: Neil Armstrong, Buzz Aldrin, John Glenn, Deke Slayton e Wernher von Braun sono interpretati da attori.
Occhio agli spoiler
Con il cambio di passo, le dinamiche tra i personaggi prendono il centro della scena. Moore sa come puntare alle emozioni, mantenendo il contesto fantascientifico. L’ex militare Ed Baldwin (interpretato da quel bel manzo di Joel Kinnaman) è un astronauta della NASA, logorato dal rammarico di non essere sbarcato sulla Luna quando ne ebbe la possibilità con l’Apollo X. Il suo risentimento lo spinse a rilasciare un’intervista polemica che, all’inizio ne travolse la carriera, ma da cui uscì con classe riguadagnandosi il diritto a volare fino alla Luna. Sua moglie Karen (Shantel VanSanten) è la classica consorte di un militare americano, forte e risoluta, capace di spedire il marito a tagliare il prato quando l’uomo dà di matto, pronta a gestire la famiglia durante le lunghe assenze del marito in missione senza mai lamentarsi, ma i traumi e le difficoltà la porteranno a mettere in discussione le sue certezze e le regole della società e a scoprire che, oltre alla gestione familiare, dentro il suo animo c’è molto di più. Gordo Stevens (Michael Dorman) è amico e collega di Ed; sua moglie Tracy (Sarah Jones) entrerà nel programma spaziale e diventerà “l’astromoglie”. Margo Madison (Wrenn Schmidt) è un ingegnere che sacrifica la sua vita personale alla NASA; pupilla di Von Braun, diventerà responsabile di lancio, guidando numerose missioni, costretta a rivaleggiare con i colleghi maschi, ovviamente privilegiati dalla gerarchie patriarcali dell’ente spaziale a stelle e strisce.
Ronald D. Moore è conosciuto per Battlestar Galactica, ma dimenticatevi l’azione adrenalitica e gli spericolati Viper; soprattutto negli ultimi episodi For All Mankind colpisce per le suggestive ed emozionanti azioni in assenza di gravità, che aumentano il tasso di spettacolarità.
Migliori frasi e citazioni di For All Mankind
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Queste sono le parole che il cosmonauta Alexei Leonov, il primo uomo a mettere piede sulla luna, ha pronunciato pochi momenti fa: compio questo passo per il mio paese, per la mia gente e per lo stile di vita marxista leninista. Sapendo anche che oggi è solo il primo piccolo passo di un viaggio che un giorno ci porterà tutti verso le stelle.
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Onore, dovere, patria sono valori in cui credo anche io. A volte però ti tocca sceglierne due. Marge Slayton
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Margo: Il progresso non è mai gratuito.
Von Braun: Come ogni cosa ha un costo.
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