Mission: Impossible – Fallout: cast, trama, recensione. Come scegliere tra Michelle e Rebecca?
Nei suoi incubi Ethan Hunt (Tom Cruise) sogna di sposare (nuovamente) il suo amore perduto, Julia (Michelle Monaghan), le nozze officiate dal suo arci-nemico Solomon Lane (Sean Harris) mentre un’esplosione nucleare atomizza i peli a batuffoli di tutti i presenti fino al Sottosopra. E Mission: Impossibile-Fallout, sesto film della saga, è proprio una storia che inizia a Belfast con un gruppo di ex spie trasformatisi in terroristi anarchici, Gli Apostoli, fuoriusciti dal Sindacato di Lane, che rubano tre barre di plutonio per far esplodere altrettanti ordigni nucleari in Vaticano, a Gerusalemme e a La Mecca.
Per fermarli, Hunt e i suoi compari (Simon Pegg e Ving Rhames) dovranno barattare proprio l’arcinemico Lane, la preda catturata al termine di Rogue Nation, con il prezioso materiale e, per farlo, Tom Cruise/Ethan Hunt dovrà partecipare alle specialissime Olimpiadi delle superspie dove non c’è secondo posto: la gara Mister-Maschera-Bagnata, gran premio su due e quattro ruote a Parigi, skydive con imbucata a una festa, un rave a sorpresa in un bagno pubblico, corsa a perdifiato sui tetti di Londra, assassinio con localizzatore infilato su per il culo, inseguimento con elicottero di un elicottero per recuperare detonatore bomba atomica e infine arrampicata (un classico della serie) sulla nuda roccia di una montagna nel Kashmir.
Ma come è Mission: Impossible – Fallout? È un’esuberante esibizione di eclettismo fisico del protagonista, accompagnato da un incredibile senso del tempo che passa: mentre scala montagne, vola sopra Parigi, insegue un elicottero, fa parkour vicino alla Tate Modern che è tanto à la page, tutto in prima persona, tutto senza stunt, Ethan Hunt/Tom Cruise mostra soprattutto la fragilità nell’affrontare ogni scena pericolosa, nell’infortunarsi (l’ormai celebre sequenza della caviglia rotta è nel film) e, nel mostrarsi gonfio e con i segni di un uomo di 56 anni, Hunt/Cruise accetta la sfida del tempo e cerca di vincerla a modo suo. Cruise corre come correva quando doveva scoprire se Rod Tidwell/Cuba Gooding Jr era sopravvissuto all’ennesimo placcaggio in Jerry Maguire, guida come se fosse alla Nascar in Giorni di Tuono, si arrampica su per pareti rocciose come se fosse John Woo a chiederglielo, Ethan Hunt ancora cerca di salvare il mondo una donna alla volta, non importante quante ne ha seppellite dal 1996.
E il peso sulla coscienza di Ethan Hunt, ciò che gli ingrossa il fegato e gli fa crescere il doppio mento, è il fardello degli atti e delle azioni compiute per tenere insieme un mondo che si dissolve e soprattutto l’inesorabile necessità di salvare vite dopo aver sacrificato tutto sull’altare della sicurezza di chi lo circonda: la rinuncia all’amore di Julia fa il paio con il rapporto impossibile con la sua co-protagonista, Ilsa interpretata da Rebecca Ferguson, da cui lo separa il lavoro, le missioni, le sparatorie, i chilometri. E nel doppio mento trovano spazio nemici che si trascinano da un film all’altro come un James Bond qualsiasi – il già citato Lane perché questo Mission: Impossible è ormai diventato una saga a tutti gli effetti – e nuove ombre, come i baffi di Henry Cavill che tanto ci hanno fatto ridere al tempo di Justice League e che qui mette a disposizione della sua fisicità senza riuscire però a oscurare il partner.
Quella del regista è sempre stata una scelta di campo in Mission: Impossible. Il Maestro De Palma, John Woo e i suoi rallenti, quel JJ Abrams tanto di moda con le sue didascalie spielberghiane, il re dell’animazione “incredibile” Brad Bird. McQuarrie è il primo regista della saga a dirigere due titoli. Dopo una carriera iniziata come sceneggiatore, è con Cruise che Christopher McQuarrie si esalta dietro la macchina da presa. Non ho visto Le vie della violenza (2000), ma con Jack Reacher inizia la collaborazione con Tom, un primo tentativo incerto; se con Rogue Nation ha aggiustato la misura, in Mission: Impossible – Fallout, McQuarrie tira fuori un armamentario di botte, corse, scene aerea e duelli in assenza di gravità, aria, acqua, asfalto, cessi che non annoiano mai e trasportano lo spettatore ai confini di una realtà dove la missione davvero impossibile è scegliere tra Michelle Monaghan e Rebecca Ferguson. Ma lui è Tom Cruise, può tutto.
Cast e durata
Regia di Christopher McQuarrie, con Tom Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris. Durata 147 minuti. Uscita cinema mercoledì 29 agosto 2018 distribuito da 20th Century Fox.
Migliori Frasi e Citazioni
Quando quel che è fatto “è fatto” lo decidiamo noi.
Walker: Sperare non è una strategia.
Ilsa: Vedo che sei nuovo.
***** A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla…
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