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Jurassic World – Il Regno Distrutto: recensione

Jurassic World - Il regno distrutto locandina manifesto filmTempo di lettura: 2’26’’

Il regista J.A. Bayona riporta Jurassic World – Il Regno Distrutto dentro Jurassic Park, confezionando un prodotto spielberghiano che si nasconde tra le ombre tanto care allo spagnolo, prima di scatenare il suo terribile urlo. 

Solo mezz’ora si svolge tra corse mozzafiato sull’isola dei dinosauri – evidentemente, nelle ultime volontà del mai abbastanza compianto Michael Crichton c’era scritto “partorirai con dolore e in ogni film sui dinosauri dovrà esserci una scena di massa con i dinosauri che inseguono degli umani”. Scopriamo che i furbissimi ideatori del Jurassic World hanno costruito il loro parco divertimenti per famiglie con pericolosissime creature preistoriche ai piedi del Monte Fato, Sauron è incazzato nero, il vulcano sta per esplodere con Gollum e tutto il resto e quindi parte la campagna umanitaria “Aiutiamoli a casa loro”, ma Salvini e il suo ideologo Jeff Goldblum alias Ian Malcolm vogliono lasciar morire i poveri cloni, bruciati; invece, i cuori teneri della cooperazione internazionale organizzano una missione di salvataggio. Su un cargo battente bandiera liberiana, Claire (Bryce Dallas Howard) e Owen (Chris Pratt) partecipano alla spedizione del magnate Lockwood (un nome pensato sputato per farlo interpretare a Bruce Greenwood ma serviva uno più in punto di morte e così hanno scelto James Cromwell) per salvare da morte certa 11 specie di dinosauro. 

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Guardami, come Bryce Dallas Howard guarda un dinosauro

La prima parte si bilancia tra un “oh cazzo guarda quanto è grosso quello squalo-dinosauro” e un “Oh mio dio ma chi l’ha scritta sta robaccia”. Sì, perché se Bayona sa come costruire la tensione in una scena e poi procurarci l’orgasmo, chi ha scritto la sceneggiatura era francamente a corto di idee: Claire/Bryce tonta, Owen/Pratt buono buono, Grande Cacciatore Bianco/Stronzo. Nella sezione che ritroviamo alla voce disaster movie – Monte Fato ci sono due scene subacquee che ti fanno volentieri dimenticare tutto il resto, soprattutto il Jurassic World di Colin Trevorrow; poi quando Jurassic World – Il Regno Distrutto si trasferisce sulla terraferma cambia pelle e prende i contorni horror che già ricordavamo in Jurassic Park, per sguinzagliare la potenza distruttiva dei mostri tra le ombre e gli angoli di una casa degli orrori, inventarsi un Indoraptor-Babadook e una critica del mondo contemporaneo (cosa può volere un miliardario russo che ha fatto i soldi in modo equivoco? Ma un dinosauro carnivoro con cui far giocare i figli scemi, scemi!), oltre a citare ogni due minuti Spielberg: in alcune situazioni abbastanza apertamente, come quando i nostri eroi rivedono il branchiosauro oppure nel faccia a faccia dell’allosauro con Franklin (Justice Smith) quando Maisie chiude il montacarichi, ma anche nei termini dell’economia interna delle sequenze, sembra in tutto e per tutto un film di Spielberg senza i suoi meravigliosi movimenti di macchina. 

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“Ciao, sono il cartonato di Colin Trevorrow, io vi troverò e girerò uno Star Wars a casa vostra”

Non solo, ma Bayona ha un gusto particolare nel disseminare le inquadrature di dettagli come pupazzi o giocattoli che assumono contorni inquietanti agli effetti della follia dell’uomo. Però, l’intero atto sembra girato e soprattutto montato con il freno a mano tirato, senza spingere fino in fondo, ricordandosi che, in fondo, Jurassic World – Il Film non deve fare la fine di Jurassic World – Il Parco Divertimenti trasformarsi in una macchina del terrore. Però sarebbe stato divertente far correre fuori dal cinema i ragazzini mangiatori di popcorn e dispensatori di domande. Magari un’altra volta. 

Cast Jurassic World – Il regno distrutto: un film di J.A. Bayona. Con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Rafe Spall, Justice Smith, Daniella Pineda. Titolo originale Jurassic World: Fallen Kingdom. USA, Spagna 2018. – Universal Pictures – Uscita giovedì 7 giugno 2018

star wars pagelle cinema film***½ Non hai mai sentito nominare il Millenium Falcon?

Scena dopo i titoli di coda

Sotto gli occhiali della dottoressa Zia Rodriguez si nasconde una T-Rex del sesso. Prego la regia di mandare il contributo su Daniella Pineda. 

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