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1996, Trainspotting di Danny Boyle: Scegliete la vita

trainspotting 1996 locandina

Va di corsa Trainspotting, come i suoi protagonisti brucia la candela da due lati, si consuma con il doppio della brillantezza ma chiude la sua parabola anche molto più velocemente. Il film di Danny Boyle del 1996 è un’ora e mezza di concentrato di musica che ha segnato gli anni Novanta e immagini cinetiche che hanno segnato quelli a venire.

Il titolo che ha lanciato Ewan McGregor, Robert Carlyle e Kelly Macdonald, visto apparire le meteore di Jonny Lee Miller ed Ewen Bremner, è anche una delle pagine più dense di Danny Boyle, che prese un testo molto difficile da trasporre cinematograficamente come l’omonimo romanzo di Irvine Welsh (che tra l’altro ha una parte nei panni dello spacciatore Mikey Forrester, che all’inizio del film vende a Renton le supposte di oppio) ha abusato della voce narrante e portato sullo schermo le vicende di cinque giovani di Edimburgo, tossici, perditempo, ragazzi e ragazze completamente amorali, un universo che difficilmente aveva una propria voce e che con Welsh prima e Boyle dopo la trovarono. La fissazione di Sick Boy per James Bond e Sean Connery rappresenta il dissacrante tributo all’ingessata società post vittoriana inglese di un gruppo di drogati incapaci di badare a se stessi, persi nelle loro disperate vicende, incastrati tra i miti rimbalzati dai media come David Bowie o George Best o Lou Reed e le loro vite assolutamente trascurabili.

Trainspotting, il capolavoro di Danny Boyle in blu ray

Tra ispirazioni tratte da Francis Bacon, citazioni e omaggi ai Beatles, la curiosa scelta di girare quasi interamente a Glasgow un film ambientato a Edimburgo e tutte le altre cose citate più sopra, oltre a un paio di sequenze che hanno segnato la mia gioventù e quella di molti altri (quella del bagno e SPOILER la bambina morta su tutto) Trainspotting resta un film fondamentale degli ultimi vent’anni.

Rivederlo dà la misura della grandezza di un attore come Ewan McGregor, capace di passare dal tossico schizzato con lo sguardo da matto e magro come un… tossico! a interpretare Obi Wan Kenobi.

Ecco le migliori frasi e citazioni da ricordare di Trainspotting di Danny Boyle:

Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete un maledetto televisore a schermo gigante; scegliete lavatrici, automobili, lettori CD e apriscatole elettrici; scegliete di sedervi su un divano a spappolarvi il cervello e ad annientarvi lo spirito davanti a un telequiz. E alla fine scegliete di marcire; di tirare le cuoia in un ospizio schifoso, appena un motivo d’imbarazzo per gli idioti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete il futuro. Scegliete la vita.

Prendevamo morfina, diacetylmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propoxyphene, metadone, nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, chlormetiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l’infelicità, noi le prendavamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l’avessero dichiarata illegale.

La gente pensa che si tratti di miseria, disperazione, morte e merdate del genere che pure non vanno ignorate. Ma quello che la gente dimentica è quanto sia piacevole. Altrimenti, noi non lo faremo. In fondo non siamo mica stupidi, non certo fino a questo punto e che cazzo.

Quando ti buchi hai una sola preoccupazione: farti. E quando non ti buchi di colpo devi preoccuparti di tutta una serie di cazzate. Non hai soldi, non puoi sbronzarti. Hai soldi, bevi troppo. Non hai una passera, non scopi mai. Hai una passera, rompe le palle. Devi pensare alle bollette, a qualche squadra di calcio che non vince mai, ai rapporti umani e a tutte quelle cose che invece non contano quando hai una sincera e onesta tossicodipendenza.

Quello che cerco di dirti è che Il nome della rosa non è altro che un barlume in una lunga e interminabile parabola discendente.

E fu più o meno in quel momento che Spud, Sick Boy e io prendemmo la sana, motivata e democratica decisione di tornare all’eroina al più presto.

Vivere così è un lavoro a tempo pieno.

La personalità, ecco cosa permette a un rapporto di durare nel tempo. Come l’eroina, l’eroina ha una grande personalità.

Mi piaceva il suono delle parole: guadagni, perdite, margine, subentrare, affittare, subaffittare, rateizzare, imbrogliare, fregare, spartirsi, scappare. Non esisteva quella cosa chiamata società e anche se esisteva, io non ne facevo parte. Per la prima volta nella mia vita di adulto ero quasi soddisfatto.

Se volete il mio parere siamo eterosessuali per approssimazione, non per scelta. Dipende da chi ti tira. È solo una faccenda di estetica non centro un cazzo la moralità.

Il gattino stava bene.

La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò. È l’ultima volta che faccio cose come queste, metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora, diventerò esattamente come voi;il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del ca**o, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze della pancia, figli a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.

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