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12 Soldiers: cast, trama, recensione

12 soldiers locandinaTempo di lettura: 2’41’’

Un mese e spicci dopo l’attacco dell’11 settembre 2001, 12 incazzatissimi Berretti Verdi delle Forze Speciali USA entrarono in Afghanistan con una missione: infliggere un primo calcio nelle palle dei Talebani da soli contro 50.000 nemici, contando sulla sola superiorità aerea amerigana e un fragile accordo con i ribelli dell’Alleanza del Nord. La storia fu raccontata per la prima volta da Doug Stanton nel best-seller Horse Soldiers del 2009. 

Appassionati cinematografari come voi capiscono immediatamente che ce ne è abbastanza per farlo venire duro a Michael Bay e suggerire a Ridley Scott una mezza dozzina di chiaroscuri nella cui penombra massacrare uomini e donne afgane. 

Invece dello script tratto dal bestseller di Doug Stanton se ne appassiona Jerry Bruckheimer, ci si fa le pugnette e decide di affidare 12 Soldiers al regista e fotoreporter Nicolai Fuglsig, uno che ha vinto premi per un documentario sull’inquinamento radioattivo in Russia ed è stato fotografo di guerra in Kosovo. 

Quindi cazzo, niente esplosioni al rallentatore e robottoni che si trasformano e massacrano i Talebani? 

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Invece, nell’eterogenesi dei fini che tutto sposta, nella lotta tra Eros e Thanatos, Yin e Yang, Lato Oscuro e Lato Chiaro della Forza, tra Iron Man e Captain America, il fotoreporter di guerra decide di girare un film “de guera”, concedendosi totalmente alla storia dei 12 soldati che combatterono a cavallo al fianco dei volontari dell’Alleanza del Nord contro i Talebani che giustiziavano le donne e armati fino ai denti forse-dai-russi-forse-dalla-CIA-non-ci-interessa, noi siamo buoni perché amiamo le nostre donne e i nostri figli, “I hope the Russians love their children too”, l’impreparazione che non ti aspetti dagli amerigani tipo non avere l’equipaggiamento adatto per le gite sulle montagne afgane, la magniloquenza di piccoli gesti come seppellire un pezzo delle macerie delle Torri Gemelle tra le sabbie mediorientali, propaganda, noi semo fighi, loro “redimorti”.

(Qualcuno ha detto 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi? Giuro che uno dei Berretti Verdi lo avevo già visto a Benghazi con Bay…)

12 Soldiers è un film dall’impianto molto classico e molto action, con un paio di belle scene di battaglia: Fuglsig sceglie una regia immersiva per trascinare lo spettatore dentro ogni sequenza. La sceneggiatura delinea una dinamica molto elementare tra il soldato americano tutto tecnologia e fredda determinazione militare e il generale ribelle afgano che ama piantare personalmente una pallottola nelle testa del nemico guardandolo il faccia per assaporare tutte quelle piccole sensazioni, fingendo che in tutto ciò ci sia un’etica, un valore. 

Ciò che manca a 12 Soldiers è una riflessione complessiva sui fatti mediorientali, forse scelta indotta dalla prospettiva in cui è inserito il film: è l’eroismo che interessa a Fuglsig anche se spiccio e di maniera, abbiamo grandi scene con soldati a cavallo che si lanciano contro postazioni missilistiche, sparatorie in campo aperto, Thor conquista l’Afghanistan (l’ho scritto che il protagonista è Chris Hemsworth?), pallottole schivate spostando velocemente la testa, Chupa Chups scartati con i guanti e offerti a un bambino afgano, grandi frasi a effetto. 

Insomma 12 Soldiers è uno spottone dei valori amerigani. Non potrebbe essere altrimenti, essendo la vicenda immortalata in una statua che ricorda l’impresa, lì dove sorgeva il World Trade Center. 

Epilogo: comunque Michael Shannon utilissimo, soprattutto steso a terra, candidato a Migliore Interpretazione Maschile sdraiato su una roccia (praticamente io tra 20 anni se non mi decido a dimagrire) e un premio speciale al poro Michael Pena: quante volte ancora dovrai interpretare il latinos militare riluttante? 

Migliori frasi e citazioni di 12 Soldiers

Se chiude questa squadra taglia la testa al serpente più velenoso.

Ti amero quando sarai tornato.

Io non perdo nemmeno un uomo di questa squadra e l’unico modo è vincere.

La vostra missione fallirà perché temete la morte

Voi avete il cielo ma le guerre si vincono nella polvere.

Cast 12 Soldiers

Di Nicolai Fuglsig. Con Chris Hemsworth, Michael Shannon, Michael Peña, Navid Negahban, Trevante Rhodes. «continua Geoff Stults, Thad Luckinbill, Elsa Pataky, Taylor Sheridan, Austin Stowell, Rob Riggle, Jack Kesy, William Fichtner 

woody*** È stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere

One thought on “12 Soldiers: cast, trama, recensione Lascia un commento

  1. Michael Shannon rappresenta il mio rapporto con questo film, inizia vispo e finisce seduto, anzi come hai ben notato, sdraiato senza voglia di vivere, figuriamoci di recitare. Ero sicuro che sarebbe stata una roba di propaganda, ma è proprio vecchio nello spirito, sembra “Rambo 3” senza le parti divertenti e molta più retorica. Cheers!

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