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Skyscraper: cast, trama, recensione e milfeggio in Die Hard minore

skyscraper locandinaTempo di lettura: 4’29’’

Annunciato come il Die Hard del nostro tempo e L’Inferno di Cristallo del nostro scontento, Skyscraper di Rawson Marshall Thurber, con Dwayne Johnson e Neve Campbell, è in verità uno spin off de Il Cavaliere Oscuro grazie alla presenza di Chin Han che riprende il suo personaggio Lao, che diventa Zhao: si è rifatto una vita e una carriera come mega architetto multimiliardario a Hong Kong dove ha costruito un super grattacielo a prova di Batman, La Perla, una roba con all’interno uno zoo coi pinguini e dio sa cos’altro, me lo so’ scordato. In cima a La Perla c’è una palla da baseball che agli orientali deve essere sembrata una zingarata incredibile per prendere in giro gli amerigani. 

Il super grattacielo ultra moderno è inattaccabile, ma, come dimostra il Titanic e un’altra mezza dozzina di robe, opera dell’uomo, andate a puttane, non c’è niente che attiri la sfiga e i super cattivi che sbandierare a destra e a manca che una cosa è indistruttibile. Così, per una storiaccia di ricatti sindacali, il cugino scemo di Hans Gruber decide di di incendiare La Perla con l’altofuoco e lasciare Lao/Zhao da solo, alla scottadito e con una foto della Camusso a fargli compagnia. 

Sfiga vuole (e due) che nel grattacielo sia di passaggio Will Sawyer/Dwayne Johnson con la sua famiglia. Will Sawyer ha avuto una vita complicata: prima è stato un marines, poi FBI; durante una missione di salvataggio ostaggi, a causa di un suo errore di valutazione ha perso una gamba e la sua squadra è stata quasi completamente massacrata. Ma a Will/Dwayne va in fondo di lusso perché in ospedale ha incontrato quella gnocca di Neve Campbell che, oltre essere gnocca, è un super-chirurgo da pronto soccorso. Tra i due scatta l’amore. Will/The Rock/Johnson/In/Sawyer si rifà una carriera nel settore privato (Ray direbbe “Io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati!”, vabbè non c’entra niente). Chiamato da un ex collega che porta ancora i segni della cazzata ai tempi dell’FBI, Will si trova a Hong Kong. Ora, lettori attenti come voi hanno già intuito che forse al tipo gira ancora un po’ il culo e gioca a fare l’amicone aspettando l’occasione per rendere a Will pan per focaccia. Così lo propone a Lao/Zhao per una consulenza sulla sicurezza di The Pearl e, manco Will/The Rock/Johnson/In/Sawyer fosse La Signora in Giallo, scoppia il casino. 

Ora, so che non è proprio il caso di parlare di sfiga (e tre) per uno che nella prima metà del 2018 ha portato a casa quasi un miliardo e mezzo di dollari di incassi al cinema. The Rock si è guadagnato il titolo di “most bankable” attore di Hollywood che praticamente vuol dire che i produttori di tutto il mondo lanciano le mutandine bagnate quando c’è lui in un film. Così tanto, che nel luglio al cinema amerigano (che è tipo un Natale ma senza l’inverno e gli alberi di Natale e i regali e le zie che vogliono vedere Boldi e De Sica), Skyscraper era l’unico titolo ad uscire in sala che non facesse parte di una franchigia o essere tratto da una serie tv o un videogame o un fumetto o una canzone o uno status su Facebook di Cristiano Ronaldo. 

hai messo le mutandinie skyscraper
«Hai messo le mutandine?»

Ma come è Skyscraper? Domanda difficile. L’azione è tirata davvero al limite. A un certo punto nel cammin di nostra vita uscì il trailer in cui Dwayne Johnson con una gamba di legno salta da una gru direttamente dentro il grattacielo in fiamme. E tutti a bocca aperta e il Twitter pullulava di gente eccitatissima. Be, vi basti sapere che le sequenze al limite della sospensione dell’incredulità non si fermano qui, la più credibile è quando The Rock si cura una ferita da coltello con il nastro adesivo affermando “tanto ripara tutto”. Ciò mi consente di toccare un altro punto: i cliché da film d’azione. Skyscraper ne è pieno: c’è l’automedicamento, ci sono gli abbocchi buttati lì fintamente a caso, ma capisci subito che alla fine saranno importanti perché mica è il primo action che vedi in vita tua, ci sono le evoluzioni che ignorano quisquilie tipo la forza di gravità in cui la menomazione fisica dell’eroe è completamente ignorata – della gamba finta ci accorgiamo solo quando qualcuno gliela strappa durante una scazzottata o lui deve “raddrizzarla” con una mazzetta da muratore. C’è pure il finale alla Rocky con il nostro protagonista che cerca disperato la moglie tra la folla urlando “Adrianaaaaa…. Sarah…. Neveeeeeee…. insomma come cazzo te chiamiiiiiii?”. Però, il merito del regista Thurber e del suo compagno di avventure Dwayne Johnson (i due si erano conosciuti sul set di Una spia e mezzo) è che sono consapevoli di muoversi al limite, non si prendono sul serio e sanno perfettamente che stamo a cazzarà per alzà du’ spicci per comprare le gommose per i bimbi quando vanno a vedere i film Disney. 

«Questo è stupido»

skyscraper dwayne johnson scalata

Avevamo iniziato ricordando il mitico Hans Gruber (Alan Rickman quanto mi manchi). Sì, perché se annunci che Skyscraper è un omaggio a Die Hard, se Dwayne Johnson è John McClane, Roland Moller è Hans Gruber e lo interpreta con il suo accento danese sotto lo pseudonimo Kores Botha, un terrorista, anche se non ho capito bene che cerca di ottenere, una chiavetta, pare. Assediare un grattacielo alto 220 metri per una chiavetta che sta nel pugno di una mano o nel…, vabbè avete capito, mi sembra davvero uno spreco di risorse e tempo. Anche Moller ha avuto dei mesi molto impegnativi: lo abbiamo visto in Atomica bionda, Papillon e L’uomo sul treno. Ora qui sembra il più sfigato della famiglia Gruber, accompagnato, come Simon Gruber in Die Hard – Duri a morire, da una peperina (orientale) che spara faccette accompagnate da un rapido movimento della testa tipo Ben Stiller/Zoolander (notare che Thurber è stato il regista di Dodgeball) per evidenziare taglio di capelli ultra figo che le copre un occhio. Ciò mi consente di parlare del cast: Neve Campbell. Alla fine la sorpresa più bella di Skyscraper è lei: milfeggia, mena come un fabbro e sembra aver ritrovato un centro nella sua carriera, spaccare culi come moglie di Will/The Rock/Johnson/In/Sawyer. Tanto lo so che troveranno il modo di fare casino in un altro grattacielo. 

Skyscraper è diretto da Rawson Marshall Thurber, con Dwayne Johnson, Neve Campbell, Chin Han, Roland Møller, Noah Taylor, Byron Mann, Pablo Schreiber e Hannah Quinlivan. 

woody*** È stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere

One thought on “Skyscraper: cast, trama, recensione e milfeggio in Die Hard minore Lascia un commento

  1. La citazione a “Ghostbusters” apprezzatissima, così come Neve che minacciata dall’Hans Gruber dei poveri (molto poveri) sembra dirgli: Sono sopravvissuta quattro volte a Ghostface, con te ci spazzo il pavimento 😉 Cheers

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