Pensavate di sapere tutto su Margot Robbie… Ma forse non avete visto Z for Zachariah
Il mondo è finito e non ho capito bene il motivo perché stavo ancora pensando a Margot Robbie (Harley Quinn di Suicide Squad, se è rimasto qualcuno che ancora non lo sa) che si toglie la tuta anti radiazioni. Insomma, nel film prodotto da Tobey Maguire e dal regista di Plesantville e Hunger Games numero 1 Gary Ross, il mondo in Z for Zachariah è finito e Margot sta da sola in una fattoria sperduta in una valle in cui, per non so bene quale motivo, si può vivere alla faccia del vento nucleare, le radiazioni, la mancanza di talent e reality in tv e di repliche di Breaking Bad.
Un giorno arriva nella valle quell’attore col nome così difficile da scrivere che è chiaro non abbia proprio letto il vademecum di Wiki How su come scegliere un nome d’arte. Be, lui sta male e Margot lo cura ed è naturale che quando una tanto bona e brava e che sa anche cucinare una parmigiana da dio mostra interesse per te e ti osserva di nascosto con gli occhi ingrifati tu ragazzetto serio con un nome impronunciabile e anche difficile da ricordare qualche domanda te la fai, ad esempio: cazzo guardi?
L’attore col nome e il cognome impronunciabile ci va sotto con tutte le scarpe. È talmente cotto di Margot che rinuncia a farci sesso perché vuole che sia solo una roba di amore e non semplici ormoni che si scatenano in una chiusa che dura settimane, anche perché, siete praticamente rimasti in due e chi vi viene a scocciare?
Eppure, come regola la legge di Murphy, arriva il terzo incomodo: Chris Pine. Il quale non ci pensa due volte ad approfittare degli ormoni di Margot: stavano lì, erano disponibili e lui ha mangiato il frutto dall’albero proibito. Allora il ragazzone innamorato dal nome e anche il cognome impronunciabile rosica duro perché nel frattempo sta riportando la civiltà nella valle – tipo la corrente elettrica per far funzionare di nuovo il frigorifero di Margot e non far più sciogliere il suo burro e vedere il calcio il mercoledì sera perché c’è la Champions – e se a parole fa tutto il moderno tipo “puoi trombare con chi vuoi Margot io ti amo e non voglio nemmeno guardare” sotto sotto ci sta male, il suo cuore fa ciok se solo fosse in grado di dargli un nome vagamente pronunciabile in una rissa da bar tra la ragione, le emozioni e il testosterone carico di anni di astinenza.
Ora, io il film non ve lo spoilero però confesso trattasi di un eccellente esempio di sociologia nonché una drittata per prendere tre quasi superstelle di Hollywood e costringerle a lavorare a La casa nella prateria nei ritagli di tempo di quello che fanno seriamente.
E questo è tutto quello che ho da dire sull’argomento.
P.S.: Messaggio politico #17 Margot non fa vedere le tette. Ripeto, Margot non fa vedere le tette.
Le cose che ho imparato
Dormi ragazzone dal nome e anche il cognome impronunciabile dormi che intanto Chris Pine se tromba Margot.
*** È stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere
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Anche io ho visto ma l’ho trovato sull’orribile andante…
Ne ho scritto una recensione bizzara… https://lapinsu.wordpress.com/2017/04/04/sopravvissuti-z-for-zachariah/
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Geniale e divertente. Solo un appunto se posso permettermi, forse troppo lunga (che poi parlo io che ho scritto 14mila battute su arma letale 😇)
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Effettivamente è più lungo di quanto avrei voluto e di quanto la lettura online consigli.
Però a farlo più breve non sono riuscito che sennò restava monco 😀
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