Nell’ultimo week end l’ho fatto due volte: mi sono perso nel gelido mondo dei vampiri svedesi di “Lasciami entrare”. A questo post sto pensando da venerdì notte. Francamente non so … Continua la lettura di Visioni successive – Lascialo entrare
Con ritardo arrivo buon ultimo a commentare il film che sarà ricordato per aver vinto l’ultima edizione della Festa del cinema di Roma. Non vuole essere nient’altro che una serie … Continua la lettura di Visioni successive – Elenco delle cose che mi sono piaciute di “Juno” (If you’re still in, i am still in)
Il motivo per cui John Landis abbia deciso di fare una commedia sugli omicidi commessi da William Burke e William Hare nella Scozia dell’Ottocento mi è ignoto. Ciò che c’è … Continua la lettura di Visioni (di molto) successive – La commedia perfetta non fa ridere
Lui conosce lei. Non funziona in quel senso e diventano amici. Le loro parabole si incrociano. Lui ha successo, lei fa la cameriera. Poi la sorte gira, lui diventa uno … Continua la lettura di One day, lo spoilero
Una cosa che ho capito in quasi quarant’anni di vita è che il cinema insegna a capire il mondo perchè in fondo è un occhio sul mondo. Ti spiega Wall … Continua la lettura di Cosa pensa Hollywood della guerra in Iraq?
Woody Allen torna a un anno, più o meno, dalla sua ultima fatica… Per piacere, non intasate la mia casella di posta elettronica o il profilo Facebook o i commenti … Continua la lettura di Caro, vecchio, rassicurante Woody Allen
Melancholia di Lars Von Trier è proprio come la vita: vacua, emozionante, cattiva, familiare, calda, noiosa, simbolica e piena di simbolismi, ma al tempo stesso priva di significato.
A dangerous method racconta i primi vagiti della psicoanalisi, vista attraverso la lente della storia professionale e umana di Carl Gustav Jung, negli anni che vanno dai primi del Novecento fino alla vigilia della Prima guerra mondiale. Cronenberg racconta l’amicizia tra Freud e Jung ma soprattutto il particolare rapporto paziente-medico, poi di amicizia fino alla relazione sessuale tra lo stesso Jung e Sabine.
Mi piace molto Michael Moore. Perchè è partigiano, perchè è preparato, perchè gli piace scavare dove gli altri distolgono lo sguardo. C’è bisogno di Michael Moore. Ne serve uno anche … Continua la lettura di Visioni (di molto) successive – Quel panzone di Michael Moore
Non è esattamente la cronistoria di un movimento artistico. Exit through the gift shop non racconta la nascita (e forse neanche lo vuole) e la scalata della street art o, … Continua la lettura di Visioni (di molto) successive – Art is the new loud
L’essenziale della vita, della morte, dell’universo e di una famiglia americana; la sopravvivenza per l’esistenza sulla Terra dominata dai dinosauri e quella incastrata nei grattacieli di vetro; il lento evolversi … Continua la lettura di Visioni successive – Quanto ha visto Terrence Malick nella sua vita?
The Next three days è un film insulso. Insulso nel senso più nobile del termine: The Next three days non serve a nulla. Russell Crowe è un insegnante di lettere, … Continua la lettura di Visioni successive – Sui Banks di scuola
Winter’s Bone è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Daniel Woodrell. Candidato a 4 quattro premi Oscar (miglior film miglior attrice, Jennifer Lawrence, miglior attore non protagonista, John Hawkes, e miglior … Continua la lettura di Un Gelido Inverno – Winter’s Bone: Pastorale americana
Imagine: John Lennon è un documentario di Andrew Solt sul carismatico beatle morto nel 1980. Grazie allo straordinario materiale d’archivio raccolto, Solt racconta l’incredibile vita dell’artista, la sua arte e … Continua la lettura di Imagine: John Lennon di Andrew Solt
Ho avuto per molti mesi un pesante pregiudizio nei confronti de Il segreto dei suoi occhi. Meglio: un’antipatia nata la notte degli Oscar, quando strappó la statuetta a Heneke e … Continua la lettura di Il segreto dei suoi occhi
Un uomo in là con gli anni in piena crisi di mezza età, che molla la moglie con cui ha condiviso 40 anni di vita per sposare una sciacquetta senza … Continua la lettura di Visioni successive – La fiera delle banalità
I grattacieli con i vetri a specchio che riflettono l’infinito di fronte a loro danno una perfetta percezione di tempo e spazio, e lasciano subito intendere fin dall’inizio che ci … Continua la lettura di Wall Street 2 – Gordon Gekko è vecchio (ed è orgoglioso di esserlo)
Sapete quel detto secondo cui è meglio tacere e lasciare il dubbio di essere dei sciocchi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio? Beh, la visione di Somewhere mi … Continua la lettura di Somewhere – Assicuro che gli altri film della Coppola mi sono piaciuti
Per Oldboy bastano poche parole, quelle che disse Quentin Tarantino presidente di giuria a Cannes quando, premiandolo con il Gran Premio della Giuria, esclamò “è il film che avrei voluto girare io”. E io, Quentin.
Prolusione – prima o poi qualcuno, qualcuno bravo – dovrà scrivere della sottocultura profittatrice del marketing che sfrutta un marchio per fare soldi. Non ci riferiamo all’ormai estenuante ricorso a … Continua la lettura di Toy Story 3 – Giocattoli No-D/Qualche spoiler di scarsa importanza