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Maria Maddalena. Recensione del film che Harvey Weinstein avrebbe voluto… distribuire

maria maddalena locandinaTempo di lettura 3’14”

Se c’è qualcosa che si può riconoscere a Maria Maddalena di Garth Davis è che non è né L’Ultima Tentazione di Cristo di Martin Scorsese e né La Passione di Cristo di Mel Gibson: non possiede la carica scandalosa del primo e nemmeno il corpo martoriato a rappresentare il sudario insanguinato di Gesù del secondo. La sua forza è di proporre la riabilitazione di una figura maltrattata dalle istituzioni religiose, portatrice di una visione del Cattolicesimo più spirituale e personale.

Il regista di Lion, Garth Davis, è evidentemente in cerca di redenzione; così per il suo nuovo film, sceglie la più grande storia mai raccontata, quella di Gesù, dal punto di vista di Maria Maddalena. Ok, niente di nuovo direte voi. Non proprio. A quanto pare, negli anni, abbiamo sbagliato tutto e ciò che conoscevamo di Maria di Magdala era completamente sbagliato; ad esempio non è mai stata una prostituta, perfino il Vaticano se ne è accorto e, dopo aver trascorso secoli a definirla “mignotta”, due anni fa l’ha riconosciuta “Apostola tra gli Apostoli”.

Con Rooney Mara nel ruolo del titolo, con Joaquin Phoenix nei panni di Gesù e Chiwetel Ejiofor in quelli di Pietro, Garth Davis racconta la vocazione, posseduta da un’autentica pulsione verso il divino di una sorella, una figlia, una donna incapace di riconoscersi nei ruoli riservati a lei nella Palestina del I Secolo. Questa donna decide di seguire un predicatore, guaritore ed esorcista di passaggio nel suo villaggio, di farsi battezzare e di fuggire con lui e i suoi 12 apostoli. Lettori scaltri come voi capiranno perfettamente che siamo dalle parti dei drammi meridionali di Germi: per l’epoca, come nella Sicilia degli anni Cinquanta, era una roba abbastanza grave da suscitare i sorrisetti maligni da parte di tutte le comari baffute e vestite di nero delle nazioni dal Mar Rosso fino in Italia, in Sicilia per la precisione.

Mary Magdalene1

Da questo momento, ripercorriamo gli episodi che un po’ tutti ricordiamo dal catechismo, folgori, fuoco, la potenza di dio, tipo quelli che Indiana Jones racconta ai tizi dei servizi segreti ne I Predatori dell’Arca Perduta: Gesù restituisce la vista ai ciechi e la vita a Lazzaro fino all’arrivo a Gerusalemme, ma se lui parla allo spirito, i suoi apostoli sembrano i Magnifici Dodici ansiosi di spaccare i culi dei romani invasori; Maria sembra la sola a comprendere appieno lo spirito e il senso ultimo delle parole di Gesù. Tra i due c’è affinità di intenti, nell’approccio alla misericordia e alla comprensione del prossimo, condividendo addirittura i medesimi gesti: se Maria si stendeva accanto alla sorella guardandola negli occhi per rassicurarla durante il parto, così fa Gesù per resuscitare Lazzaro. La loro fede è umanissima, un impegno personale, un Regno dei cieli qui e ora, dentro di noi, un cambiamento personale.

Maria fa di tutto per guadagnarsi le occhiate gelose di Pietro che, spodestato dal ruolo di primo della classe, dopo la morte di Cristo isolerà Maria per imporre, insieme agli altri apostoli, la “loro” Chiesa, fatta di pietra e di una prospettiva storica del Regno dei Cieli. Maria finirà nel dimenticatoio fin quando Gregorio I la dichiarò “prostituta”. Solo nel 2016 fu riabilitata e la verità ristabilita: Maria Maddalena è stata una vera e propria apostola, al pari delle altre superstar del Cattolicesimo.

A sottolineare la dimensione interiore della fede di Maria, Garth Davis insiste in strettissimi primi piani dei personaggi, esaltando le interpretazioni di Rooney Mara e di Joaquin Phoenix, un Gesù sofferente, squassato dalla ferocia della fede ma al tempo stesso umano e concreto, inarrestabile e imprevedibile, più a suo agio nei piccoli gesti umanissimi e pieni di amore che nella predicazione. Poi, in alcuni momenti, Davis decide di mostrare un po’ di più per lo più i personaggi in cammino tra il deserto, le montagne e le colline, offrendoci la mappa emotiva del film: Maddalena inseguita, Maddalena che insegue, Maddalena che si separa e, infine, Maddalena che guida gli altri lungo la strada.

Ispirato fortemente dal Vangelo di Maria (non il calciatore, ma la apostola), Maria Maddalena è stato girato per lo più nel sud Italia (e lo vedi allora?!), tra Sicilia, Matera, Puglia e Napoli (dove sono state ricostruite le scene al tempio di Gerusalemme). Il direttore della fotografia Greig Fraser (fedelissimo di Davis) ha usato per lo più la luce naturale. Il film sarebbe dovuto uscire lo scorso novembre, in tempo per la corsa agli Oscar 2018, ma il film che riabilita la figura di Maria Maddalena ponendo una donna prima considerata una prostituta al rango di un apostolo di Cristo sarebbe dovuto essere distribuito da… Harvey Weinstein!!!

bianca nanni moretti pagelle stellette cinema coccinema****½ Fa un po’ di tutto, anche se tutto quello che fa è bello ma inutile, un po’ come la matematica pura: magari non serve, ma è sublime.

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