Westworld, gli attori, le attrici e “attenzione, robot ribelli!”
In una serie che dovrebbe essere, in linea di principio, di fantascienza che si svolge prevalentemente nel Far West, che tratta di autocoscienza delle macchine che diventano senzienti, quelle stesse macchine che non possono toccare gli ospiti “umani” del parco rendendo praticamente scontati il 90% dei duelli e gli scontri che si verificano, gli attori diventano fondamentali.
Se non avete visto il season finale, il post potrebbe contenere degli spoiler.
L’unica cosa certa di Westworld è che Jeffrey Wright è un padre eterno. Che il suo contributo sia un sopracciglio alzato o un monologo shakespiriano Jeffrey impregna di qualità e umanità ogni singolo fotogramma, tutto nella sua recitazione è controllato, un sopracciglio, il modo in cui agita la mano o indossa gli occhiali. Con lui, Thandie Newton trova in Maeve il ruolo della vita nei panni di Maeve, la tenutaria del bordello di Sweetwater che inizia a prendere coscienza del suo stato di macchina. La Newton trascorre molto tempo nuda, cosa che non è decisamente male.
Evan Rachel Wood è stata eccellente cambiando, soprattutto nella seconda parte della stagione, il registro recitativo. Poi Evan è bona e diciamo che aiuta a provare empatia per un androide se chi la interpreta è bionda e e ti fa fare pensieri zozzi. Su Anthony Hopkins sollevavamo dubbi che volesse prendersi il carico di trascorrere i prossimi anni a lavorare in una serie tv. Diciamo che il vecchio leone ha ruggito ancora, ecco uno dei pochi, autentici twist della prima stagione di Westworld, quando tira fuori l’Hannibal Lecter che è dentro di lui ma sonnecchiava sognando la pensione e fa uccidere Theresa Cullen, interpretata da Sidse Babett Knudsen, anche lei sorprendente soprattutto nella capacità di fumarsi una sigaretta in quasi tutti i locali chiusi del centro operativo di Westworld. Citazione d’obbligo per James Marsden e il suo Teddy, celebre per morire in ogni episodio mentre Dolores/Evan Rachel Wood esclama piangendo “Hanno ammazzato Teddy! Brutti bastardi”.
Di Ben Barnes dico solo che ha passato i primi due episodi solo ad aggiustarsi il pacco e Jimmi Simpson è… Jimmi Simpson.
Che la fica?
Detto di Evan Rachel Wood e sottinteso che Thandie Newton ha spezzato milioni di cuori, la palma delle mejo gnocche del parco va ad Angela Sarafyan e Talulah Riley: in alcune fredde notti di visione, l’unica ragione che ti permetteva di far circolare il sangue, una roba da far rivalutare l’agalmatophilia ovvero il desiderio sessuale scatenato da oggetti inanimati, in particolare per statue o manichini o androidi solo che queste due sono molto animate…
PS: Sappiate che questo video di dubsmashiate di Evan Rachel Wood con Jimmi Simpson e Ben Barnes mi stava quasi facendo rivalutare Westworld.
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