
Figli, la recensione dell’ultimo film di Mattia Torre
Figli, la recensione del film scritto da Mattia Torre, che risponde al quesito fondamentale dell’universo: uno o due figli?
Cinema, film, serie tv, recensioni e tante altre cazzate
Figli, la recensione del film scritto da Mattia Torre, che risponde al quesito fondamentale dell’universo: uno o due figli?
«Il secondo figlio è una botta in fronte» è una delle frasi e citazioni da ricordare di Figli, la sceneggiatura perfetta di Mattia Torre per il film di Giuseppe Bonito con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi.
La trama è piuttosto semplice: la tredicenne Agnese si innamora del quattordicenne Alessio. Tra di loro un abisso: la ragazzina è impaccata di soldi, il papà Giovanni lavora in un think tank che promuove la riqualificazione delle periferie e l’integrazione tra le diverse culture, mamma Luce è una creatrice di essenze e coltiva lavanda in Francia, parla francese ma è nata a Milano, a Porta Romana. Giovanni e Luce hanno cresciuto Agnese secondo i principi dell’uguaglianza sociale, ma quando la ragazzina inizia a frequentare Bastogi, periferia degradata e degradante di Roma, la casa di Alessio, sua madre Monica, le zie cleptomani Pamela e Sue Ellen (sì, come i personaggi di Dallas) e il padre ar gabbio (Claudio Amendola francamente superfluo) – o come dicono a Bastogi, “in vacanza” – tutti i loro valori entrano in crisi.
Per certe cose non si è mai pronti. C’è un pudore, un timore, a tratti del disgusto ma in senso buono. Prendete Antonio Albanese. Antonio. Albanese. A. L. B. A. … Continua la lettura di Mamma o papà?
Qualcosa di nuovo è un film piccolino, tratto da una piece teatrale e ne mantiene intatte le stigmate che ne rappresentano croce e delizia: tre personaggi in scena, una stanzetta, un localino per l’aperitivo, brunch e cena, la casa di una delle due donne.
È un film finalmente al femminile, con una strepitosa Paola Cortellesi, che a me continua a fare un gran sesso. Massimiliano Bruno affronta temi difficili: la crisi del lavoro, l’inquinamento elettromagnetico, senza dimenticare le piccole cose che rendono la vita degna di essere vissuta e per le quali è doveroso continuare a combattere, quella fratellanza che unisce amici e amiche, il sostegno reciproco, le difficoltà della crisi e le piccole e grandi ipocrisie.
Caro Coccinema, Gli ultimi saranno gli ultimi è un titolo che mi ricorda la mia Lazio. Sei d’accordo? (Livio, Latina) Caro Livio, Chi è causa del mal suo pianga se … Continua la lettura di Frequently Asked Questions about Friday ovvero Coccinema consigliami un film per il weekend: 13 novembre