La grande scommessa
Che poi è così: per capire la crisi del 2008, ci vuole Margot Robbie nuda in un bagno di schiuma che beve champagne… Perché quando Margot Robbie ricoperta di schiuma spiega le cose, io nun capisco un cazzo.
Margot è il trait d’union con il film più vicino, per tematica e stile registico, a La grande scommessa di Adam McKay, ovvero The Wolf of Wall Street. I due lavori si completano: se a Scorsese è mancato il collegamento diretto (più diretto) con la situazione del 2000 per installarsi immediatamente nell’immaginario delle masse, al film di McKay manca il carismatico interprete che DiCaprio è stato per Martin.
Frenetico e attuale, La grande scommessa è un’istantanea di una società che come i bisonti corre verso il dirupo; la truffa è la cifra del nostro tempo e McKay compone un film onesto, un incredibile ensemble di attori al massimo delle loro capacità, alle prese con uno script incredibilmente efficace nello spiegare i difficili meccanismi finanziari che hanno portato alla crisi culminata con il fallimento di Lehmann Brothers del 2008. L’abbattimento della quarta parete è il trucco più divertente per lo spettatore, insieme ai vip del mondo dell’entertainment che spiegano come funzionano i CDO Sintetici e ai flash di una società tra caviale, limousine, stelle della tv, nasi imbiancati, pubblicità.
In televisione, nello sport, nell’economia, la truffa è il valore supremo: tutti sono impegnati ad arraffare e a scaricare sulla collettività i pesi e i costi di tanta dilagante corruzione. Un sistema che non capisce la portata del gioco che ha creato, non riesce più a comprenderne i meccanismi impegnata come era (è) a riempirsi le tasche.
Così, un gruppo di cani sciolti, uomini isolati, giovani broker vogliosi di arricchirsi, trovano il tempo di guardare da vicino il sistema e vederne i buchi che apriranno il burrone in cui tutti ci stiamo schiantando.
McKay, ricordiamolo in pietre miliari come Ron Burgundy e Ricky Bobby, costruisce una grande storia amerigana, tra inchiesta e commedia, che fa ridere, ma ridere amaro perché ci ricorda che “La verità è come la poesia e alla maggior parte delle persone sta sulle palle la poesia”. Soprattutto, McKay ricorda a O. Russell qual è il tipo di film che sta cercando di fare da qualche anno, senza riuscirci. Una citazione merita il cast: Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt.
Sandra e Raimondo al cinema
Moglie quotes: “Gosling era irriconoscibile. Però bravo, dovrebbe fare più ruoli così. Basta coi film in cui mena o è menato. Assomiglia a quell’altro attore… Non ricordo il nome… Ben Affleck… Ma non è Ben Affleck… Quello che ha fatto il film girato tutto dentro una bara”
Coccinema: “Ryan Reynolds”.
Moglie quotes: “Bravo, lui”.
Coccinema: “Un po’ come paragonare Greta Garbo a Maria De Filippi”.
Moglie quotes: “Non ho capito chi sarebbe Greta Garbo o Maria De Filippi”.
Le migliori frasi e citazioni de La Grande Scommessa
La gente va in giro come se fosse in un cazzo di video di Enya.
Ti prego non essere pimpante difronte a me che sono depresso. Mi si sviluppa l’odio.
Voglio che tu vada in sala riunioni e in modo calmo e molto educato li mandi a fare in culo.
****½ Fa un po’ di tutto, anche se tutto quello che fa è bello ma inutile, un po’ come la matematica pura: magari non serve, ma è sublime.
Categorie
One thought on “La grande scommessa” Lascia un commento ›