Vai al contenuto

Una Donna Promettente: recensione, migliori frasi e citazioni

promising-young-woman-poster-italianoUna Donna Promettente è il film del 2020 scritto e diretto da Emerald Fennell, con Carey Mulligan.


Qualche anno fa si parlò tanto di Una Donna Promettente e quando è apparso su Prime Video l’ho subito recuperato. Devo dire che ci rimugino sopra da quando ho terminato la visione… Per parlarne è necessario affrontare la trama, quindi, se non lo avete visto, questo è il momento cui “escono dalle fottute pareti” e dovete smettere di leggere perché arrivano gli spoiler.

Il titolo Una Donna Promettente si riferisce a un caso di stupro verificatosi in un campus universitario americano. Il responsabile si beccò una condanna di soli 3 mesi perché, come spiegò il giudice nelle motivazioni della sentenza, “ è un ragazzo promettente”.

Grazie a Una Donna Promettente, la regista inglese Emerald Fennell ha vinto  l’Oscar per la migliore sceneggiatura in faccia ad Aaron Sorkin. Muori patriarcato! Tra l’altro Fennell è diventata anche la prima regista inglese nominata per l’Oscar alla miglior regia. Giuro l’ultima: Fennell ha interpretato Camilla Parker-Bowles nella terza e quarta stagione di The Crown. Fennell ha anche scritto alcuni episodi della seconda stagione di Killing Eve. Ora prometto di farla finita.

Ma di cosa parla Una Donna Promettente? Cassandra “Cassie” Thomas lavora in uno di quei bar americani che sembrano tutti uno Starbucks che non ce l’ha fatta. La sera Cassie si mette in tiro e va a divertirsi nei locali, si siede da una parte e fa finta di essere ubriaca, aspettando un buon samaritano che, con la scusa di accompagnarla a casa, cerchi di violentarla, approfittandosi dello stato di semi incoscienza e dell’impossibilità di difendersi. Fino a una quarantina di minuti dopo l’inizio, non è chiaro cosa Cassandra faccia al malcapitato una volta svelato il trucco. Suo padre è Clancy Brown, il Kurgan di Highlander, quindi è forte il dubbio che tiri fuori lo spadone e decapiti i malcapitati. Quando, dopo il primo rimorchio, la vediamo camminare, mangiando un muffin, con una striscia rossa di marmellata che le cola lungo il braccio, c’è il dubbio che li corchi di botte. Purtroppo non è così, Cassie si limita a una ramanzina e ammetto che la cosa mi ha sconvolto, in quanto lo trovo un modo incredibilmente semplice per mettersi in pericolo: sei una donna, non sei la figlia del Kurgan, non sei Wonder Woman, non sei l’Atomica bionda, non sei nemmeno Cassie Lang la figlia di Ant-Man,  c’è il rischio che qualcuno dia di matto, anche perché chi si offre di portare a casa una donna ubriaca con l’intenzione di stuprarla non sta tanto bene con la testa. Comunque Cassie lo fa da un po’ di tempo e chissà quanti uomini ha tentato di redimere anche perché, quello che scopriremo un po’ dopo la metà di Una Donna Promettente, è che nessuno semplicemente riaccompagna a casa Cassie, tutti provano a violentarla. Lei cambia continuamente look per le notti di caccia: una volta donna manager, altre bomba sexy o da ventenne, a dimostrazione che non è l’aspetto, quanto l’occasione che rende l’uomo stupratore. E fa ancora più colpo perché il casting maschile ha puntato su giovani volti rassicuranti come Bo Burnham, Adam Brody, Chris Lowell, Max Greenfield, Christopher Mintz-Plasse, tutti attori provenienti dalla commedia al cinema e in tv e, apparentemente, abbastanza innocui. Quindi non è colpa degli abiti della donna ed è davvero impossibile individuare il prototipo del violentatore.

Ma perché Cassie fa questo? Quando studiava medicina all’università, la sua amica Nina fu stuprata da un compagno di corso, nessuno le credette perché era ubriaca e quindi “un po’ te la sei cercata”; l’università non avanzò accuse formali contro lo studente perché “mica potremmo rovinare la carriera di un ragazzo per l’errore di una sera”; rimasta così sola, Nina si tolse la vita e Cassie se ne fa ancora una colpa per non essere riuscita ad aiutarla e non essere stata insieme a lei la sera che accadde il fatto. Quando Cassie incontra Ryan, ex compagno di studi interessato a lei, nella testa di Cassie si accende un interruttore che la spinge a pianificare la vendetta contro chi non aiutò Nina: Madison (Alison Brie), l’amica che non le credette; il rettore Elizabeth Walker (Connie Britton) che non indagò sui fatti, l’avvocato Green (Alfred Molina) che tramò e spinse a insabbiare la vicenda fino al responsabile della violenza, Al Monroe (Chris Lowell). Il piano di Cassie si rivolta contro di lei: sarà uccisa da Al, il suo corpo bruciato, ma grazie a un piano ben architettato Cassie recapita alle autorità le prove della colpevolezza di Al, che sarà arrestato pochi minuti dopo la celebrazione del suo matrimonio.

promising-young-woman-065_pyw_fp_002_rgb_wide-ee5f632fab8ad007b6b9d690d133facec1499fb4
«L’hai fatto il vaccino?»

Scusate la lunga sinossi, ma Una Donna Promettente è un film difficilmente definibile, va raccontato per capirci. Sembra un rape & revenge movie ma Fennell ribalta tutti i canoni e i cliché del genere. Cassie non spacca culi, Cassie vuole mettere di fronte alle loro responsabilità i giovani uomini male intenzionati; Cassie si batte con le armi della parola contro la cultura che ritiene accettabile quando un uomo fa sesso con una donna ubriaca e non in grado di badare a se stessa e difendersi perché “se l’è cercata”; il  grande piano di vendetta di Cassie finisce con il suo sacrificio ed è solo con la sua morte che Cassie riesce a raggiungere il suo obiettivo. Non sappiamo se i ragazzi che lei aveva intercettato nelle sue notti da Batman del sesso abbiamo davvero capito la lezione. Una donna promettente non è un rape & revenge movie, ma un film che racconta il clima favorevole ad alimentare la cultura dello stupro e del femminicidio. È un’opera dura, anche se usa i canoni della commedia adolescenziale per raccontare il miraggio di felicità in una relazione di coppia, irraggiungibile perché l’ossessione di Cassie è sempre con lei; anche le atmosfere da bomboniera della casa dei genitori con cui ancora vive sono utilizzate per creare tensione, come nel dialogo tra lei e Madison, quando scopre che della violenza subita da Nina fu girato anche un video inviato alle chat di amici e amiche.

Mi è piaciuto Una Donna Promettente? Non lo so, riconosco la rabbia che ha scatenato, la pena per una donna bloccata da un evento traumatico e che si è ritirata non solo dalla facoltà di medicina, ma dalla vita e che vive intrappolata in un loop la cui unica via di uscita è la morte, meglio se lo può fare vendicandosi. È  bellissima la fedeltà di Cassie alla sua amica e il suo devoto ricordo (leggete nelle frasi e capirete). Ma nella finzione cinematografica Cassie non c’è più e fa rabbia, amara rabbia come tante donne come lei siano svanite dentro una società violenta.

bianca nanni moretti pagelle stellette cinema coccinema****½ Fa un po’ di tutto, anche se tutto quello che fa è bello ma inutile, un po’ come la matematica pura: magari non serve, ma è sublime.

Migliori frasi e citazioni di Una donna promettente

Non credo che ti sentano. E, comunque sia, saranno tutti svenuti ormai. Sai, c’è una cosa che ho imparato alla Forester, cioè quanto sia facile mettere qualcosa dentro un drink. Dovrebbero saperlo, specialmente Joe. Non credo che ti ricordi di me, Al, eri troppo popolare. Non ero molto scopabile, pensavo di essere rimasta inosservata. Voglio che mi dici cosa hai fatto. Smettila di piagnucolare, cazzo, dimmi cosa hai fatto! Lasciò gli studi. Era la migliore della sua classe e lasciò gli studi.
Anch’io li lasciai per starle vicino. Li lasciammo entrambe e tu ti sei laureato con il massimo dei voti. Ti sei mai sentito in colpa o eri sollevato dal fatto che se ne fosse andata? Sai qual è l’incubo peggiore di ogni donna? Credevi di averla fatta franca, perché tutti se ne erano dimenticati. Ma io no. Mi è dispiaciuto lasciare gli studi. Ho sempre desiderato diventare un medico e, ultimamente mi è venuta voglia di riprovarci con la medicina. Lo sai? Nina era straordinaria. Era così intelligente. Molto intelligente.

Voglio solo che tu sappia com’era. È difficile descriverla perché lei era totalmente se stessa, già da quando aveva appena 4 anni. Ha sempre avuto lo stesso identico carattere, la stessa faccia, la stessa camminata ed era spiritosa, era spiritosa come un adulto, ed era sagace. Non hai idea di quanto la ammirassi. Non riuscivo a credere che fosse mia amica. Non le fregava un cazzo di cosa pensavano gli altri, a parte me, perché lei era… Nina. E poi smise di esserlo. A un tratto era diventata qualcos’altro.

Era diventata tua. Non sentiva più il suo nome, quando andava in giro. Sentiva il tuo. Il tuo nome, ovunque andasse. Ce lo aveva addosso, continuamente. E questo l’ha schiacciò, alla fine. E quando ho sentito di nuovo il tuo nome, il tuo schifoso nome di merda, mi sono chiesta: “Quand’è l’ultima volta che qualcuno ha pronunciato il suo? O che l’ha solo pensato, a parte me?” E questo mi ha resa triste, perché, Al, perché Al, quello che dovrebbe avere il suo nome addosso, sei tu. (Cassie)

Ogni settimana vado in un locale e fingo di essere talmente ubriaca da non stare in piedi e ogni settimana mi si avvicina un bravo ragazzo per vedere se sto bene… Cassie

Ryan: Saresti stata un buon medico! Che è successo?
Cassie: Ho lasciato a causa di circostanze insolite!

Al: È il peggior incubo di ogni uomo essere accusato così!
Cassie: Sai qual è il peggior incubo di ogni donna?

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: