The Omen – Il presagio
Qualche giorno fa ho rivisto The Omen – Il presagio, film del 1976, firmato da quel gran maestro del cinema che risponde al nome di Richard Donner, scomparso recentemente. Riflettevo su come si fa presto a creare dei mostri.
Non starò qui a scrivere la trama: The Omen – Il presagio è un classico del cinema horror e diamo per scontato che lo abbiate visto tutti. Sto ragazzino perde la madre e, neonato, è affidato coi soliti metodi italiani (eh sì, in parte il film è ambientato a Roma e nel Lazio… scusate se ho scritto Lazio) a una coppia di straricchi amerigani, che se perdono il bambino alla prima uscita nel bosco.
Mamma e papà lasciano che dei cani rabbiosi lo veglino la notte. La babysitter, evidentemente disturbata da tanta ricchezza e opulenza mentre lei non ha un cazzo, si suicida davanti agli occhi del poro cucciolo di uomo. Si impicca e resta appesa a una finestra manco fossimo a Gilead e in Handmaid’s Tale.

La madre ma soprattutto il padre non se lo calcolano di pezza.
Forse a sto punto il ragazzino ha già maturato dei disturbi del comportamento e una certa predisposizione alle manie di persecuzione e anche allo zoo gli animali gli mostrano la evidente ostilità. I genitori continuano a trascurarlo e lo affidano alla prima che si presenta a casa – oltretutto, ma nella ricca e fantasiosa varietà di figure femminili di accudimento ai bimbi, nella florida letteratura di storielle clandestine tra ricconi e bambinaie sexy e affascinate dall’uomo di potere, ma una meno della vecchia a cui è affidato Damien non se poteva trovà? Pure i bimbi di 4 anni hanno diritto a una babysitter sexy su cui fantasticare.
Intanto, la madre comincia ad odiarlo e a trattarlo come manco Salvini con gli immigrati a Lampedusa. La signora è ricca e viziata e non sa nemmeno prendere un libro sulla scala, cade fragorosamente dal primo piano della sua lussuosa villa e dà la colpa al poro bimbo che passa di là col suo amorevole triciclo.
Messi insieme tutti questi dato oggettivi, sto ragazzino avrà il diritto di farsi girare le palle e decidere di adorare il Diavolo, scegliendosi un modello di comportamento sicuramente migliore di mamma e papà?
The Omen – Il presagio è un classico del cinema horror, un manuale su come si crea tensione, straniamento e terrore sfruttando elementi apparentemente innocui, ma usando con maestria l’inquadratura, la musica e gli attori e le attrici in un modo in cui oggi, in cui tutto e possibile grazie alla CGI, non riescono più a fare. Viva sempre Richard Donner.
Il film ha dato vita a una trascurabile saga.
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Concordo sulla trascurabilità della saga, ma mi permetto di ricordare che da qui nasce anche lo splendido libro Good Omens di Terry Pratchett e Neil Gaiman! :–)
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Sì spesso si pensa che il film sia tratto dal libro, invece è il contrario
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