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Zack Snyder’s Justice League, la mitologia DC Comics, rigorosamente in slow motion

zack snyder justice league

Tanto se ne parlò che alla fine arrivò il giorno di Zack Snyder’s Justice League nel mondo e in Italia. Il regista di Man of Steel e 300 ha potuto ripristinare la sua visione della saga dei supereroi DC Comics.

Come è questa Snyder’s Cut di Justice League? Più lungo – 4 ore, sarebbe dovuto essere una miniserie in 4 puntate – più epico, più rallenti, più divino.

Prima Parte
Più Lungo

Il film apre con un lungo prologo, iniziando proprio alla fine di Batman V Superman-Dawn of Justice, con la morte di Superman, e trascorre le 2 ore successive a presentarci i personaggi, prendendosi tutto il tempo necessario per raccontare la storia di Cyborg, di Flash, di Aquaman, tutti privi di precedenti stand alone che ce li presentassero. Ecco che metà film passa narrando le origin story. Ma cara Warner, ‘tacci tua, ma perché non ci hai pensato prima a presentarci questi straordinari supereroi con dei film dedicati a loro ? Ti sentivi insicura? Ansia da prestazione di fronteggiare lo strapotere Marvel? Fai come quelli che mettono il parmigiano sulla pasta con le vongole perché hai paura che sia una schifezza?

Seconda Parte
Più epico

Sicuramente, l’impatto maggiore di Snyder è nel lungo finale completamente stravolto rispetto al film di Whedon: tagliata senza pietà la famigliola ucraina che scappa da Steppenwolf, entra in gioco Darkseid, al centro di una lunga sequenza fantasy che narra il precedente confitto del supervillain con i popoli della Terra, una sorta di battaglia dei cinque eserciti in cui fu preso a calci in culo e scappò talmente in fretta che si dimenticò sulla Terra le tre scatole madri. Una di queste, tra l’altro, ha fatto la fine dell’Arca dell’Alleanza di Indianajonesiana memoria: finita a prendere polvere in un magazzino del Pentagono. ‘Sto Darkseid ci appare come una sorta di via di mezzo tra Thanos e Sauron e a quanto pare è in cerca di una cosa segretissima che pure lui si è scordato cosa cazzo sia: la formula Antivita.

Terza Parte
Più rallenti

Il tutto è frullato con il trattamento-Snyder: rallenti, rallenti dappertutto nello stile del regista, rallenti come se non ci fosse un domani. Forse ne abusa, forse no, forse sticazzi, ci piace, anche se forse, da qualche parte, si poteva tagliuzzare qualche cosa. Presentata la banda che comporrà la Justice League (anche se nel film nessuno la chiama così) Zack Snyder’s Justice League passa al piatto forte della casa: la resurrezione. Tira fuori dalla nuda terra il corpo di Clarke Kent (a proposito, ma perché Wonder Woman non scava? #DianaDeveZappà #MeToo), lo riportano tra i vivi grazie a una Scatola Madre e poi il risvegliato Superman fa il culo ad Aquaman, Flash, Wonder Woman e Batman, salvo poi tranquillizzarsi quando Lois Lane accorre a suonare il violino (“Tu sei bellissimooo”) e gli fa odorare i suoi capelli. A quel punto si parte all’assalto dei Steppenwolf, con una lunga sequenza di battaglia asciugata dalle strozzate (leggasi famigliola ucraina) e inserendo un paio di visioni del futuro che lanciano spunti interessantissimi per uno Snyderverse che probabilmente non vedremo mai.

Quarta Parte
Più divino

Il film perfetto? No. Zack Snyder’s Justice League è un capolavoro? No, però ha idee, alcune forse cominciano mostrare il peso degli anni – di rallenti e slow motion è piano il cinema e la tv da quando ci colpì in faccia con 300 – però Snyder tratta i supereroi DC Comics per quello che sono, delle divinità: la gente, i mortali non li vediamo mai, c’è Lois, c’è la Martha (anche se qui c’è uno spoiler ma lasciamo perdere, vedete il film e ne riparliamo), ma il popolo non c’è, perché questa è una mitologia, gli dei si combattono tra di loro e francamente dell’umanità frega loro il giusto. L’umano, Batman-Bruce Wayne resta abbastanza in disparte, schiacciato tra tutti ‘sti superpoteri e magie, lui coi suoi giocattoli, che può fare? Forse potrà resuscitare lo Snyderverse? Speriamo.

Epilogo
Post Scriptum

  • Il tanto atteso Joker dà della platessa puzzolente ad Amber Heard. Johnny Depp è vendicato?
  • Perché Wonder Woman non zappa la tomba del kriiptoniano? Diana deve zappare!
  • Me fa morire che Diana-Wonder Woman l’unica a chiamare Superman col no{“type”:”block”,”srcClientIds”:[“bcf261ad-baf3-4a69-9fd9-8202b1cbcb6c”],”srcRootClientId”:””}me di battesimo kriptoniano, Kal-El, come era solita fare la madre di Ricky Cunningham in Happy Days quando si rivolgeva a Fonzie chiamandolo Arthur.
  • 4:3 ti odio, senza contare che non lo vedrò mai in Max, quindi, che cazzo.

forrst gump**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare

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