Solo – A Star Wars Story: recensione, cast, trama
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Finalmente ha una origin story uno dei personaggi più amati della storia del cinema, un simbolo per intere generazioni cresciute all’ombra della Morte Nera e nella speranza della Forza. In Solo – A Star Wars Story scopriamo che, come tutti i farabutti che fanno battere forte il cuore delle ragazze, la canaglia dall’animo buono ha trascorso un’infanzia difficile, ha frequentato dei brutti ceffi (Woody Harrelson) e il suo primo, travolgente amore (Emilia Clarke) si è spezzato perché lei era una zoccola adepta del Lato Oscuro e non voleva separarsi dai suoi draghi.
Solo – A Star Wars Story ha una struttura molto tradizionale, figlio legittimo dei grandi film di avventura hollywoodiani: inseguimenti, assalti al treno, agguati, mosse Kansas City. La regia solida di Ron Howard non lascia percepire alcuna vibrazione nella Forza e ci spostiamo abbastanza agilmente tra sprinter che sfrecciano in un porto stellare che echeggiano di un James Bond o Indiana Jones e treni da assaltare che si muovono su rotaie sospese nel vuoto inclinandosi e volteggiando seguendo la linea delle montagne. C’è anche il tempo di un passaggio tra le trincee e il fango delle battaglie dell’Impero Galattico contro i pianeti ribelli mentre ciò che non cambia in questa galassia è che, come nella nostra, il tizio che vuoi fregare ha un asso nascosto nella manica e per imparare a vivere Han Solo deve capire come stare un passo o due davanti al rivale e soprattutto non fidarsi mai di nessuno. No, questo non cambia mai.
Solo – A Star Wars Story è un western, una storia di James Bond, un Top Gun galattico, ricordando che è anche la storia di come Han Solo è diventato HAN SOLO; il punto vincente è nel tono, divertito e divertente, senza prendersi mai troppo sul serio. Ed il tono permea la storia della nascita di un’amicizia che ha costituito una delle colonne portanti della saga di Star Wars: vediamo non solo come Han conosce Chewbecca ma anche la loro prima doccia insieme; scopriamo come il Millenium Falcon ha ottenuto il suo design moderno anche se è sempre stato un “ammasso di ferraglia”, ci commuoviamo mentre il cuore di Han fa ciok, assistiamo alla partita a carte che ha consentito il “passaggio” di proprietà del Falcon da Lando a Solo e viviamo tutti i dettagli del celebre record sulla rotta di Kessel.
Il cambio alla regia è stato indolore perché Howard, subentrato a Lord e Miller, è un mestierante con tanta esperienza alle spalle che sa come consegnare un bel lavoro. Ricordando che anche nella galassia lontana lontana “Non esistono in nessuna lingua dell’universo due parole più pericolose di ‘bel lavoro’!”, va considerato che “bel lavoro” è sempre stato il limite del cinema di Howard, superato solo una, forse due volte, con Rush e forse Heart of the sea; insomma Solo – A Star Wars Story è gestito con solidità, ma senza guizzi.
Delude la fotografia di Bradford Young che aveva colpito molto con 1981 – Indagine a New York e Arrival. Qui è tutto troppo scuro e oscuro forse per celare i dubbi sulla scelta di Alden Ehrenreich: se non puoi insegnargli a recitare almeno nascondigli la faccia deve aver suggerito Kathleen Kennedy ad Howard e Young; memori della cacciata di Miller e Lord, i due hanno eseguito. “Il Giovane Han” conferma tutte le perplessità suscitate al momento della notizia della sua scelta: in nessun momento Ehrenreich ha ricordato Harrison Ford e se è vero che di Harrison ce ne è uno e tutti gli altri “solo” nessuno, il rispetto per il personaggio esigeva uno sforzo maggiore, non solo nel rappresentarlo, ma nel viverlo. Il ragazzo scoperto da Spielberg e che ha già lavorato, nemmeno trentenne, con Coppola, Allen, Beatty e Park Chan-wook, ha irrimediabilmente scelto di prendere un piano inclinato che lo ha portato lontano dal personaggio che conosciamo benché il tono delle sceneggiatura – sfrontato, divertente, irriverente – sia perfetto.
CAST
Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Joonas Suotamo, Phoebe Waller-Bridge, Richard Dixon, Ian Kenny, Paul Bettany, Deepak Anand, Jon Favreau, Linda Hunt, John Tui, Warwick Davis, Hal Fowler
TRAMA
Prima di incontrare Luke e Leia, prima della Forza, Han Solo viveva di espedienti su un pianeta minerario, mentre l’impero stringeva il suo pugno di ferro sulla galassia. Ecco come è nato il mito di Han Solo.
**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare
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Star wars è una di quelle serie che ce la fatte veramente a peperini… basta!!!!
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E vabbè… porta pazienza 😂😂😂
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