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Il Trono di Spade 7×7 – Il Drago e il Lupo recap

game of thrones il trono di spade sigla

Tempo di lettura: 4 minuti e 44 secondi

Spoiler Alert: pubblichiamo il recap del settimo episodio della settima stagione de Il Trono di Spade, trasmesso il 28 agosto in lingua originale e il 4 settembre in italiano su Sky Atlantic. Se non avete visto la puntata non proseguite perché “there will be spoilers”

Che cos’è?

La serie tv che ha ideato un girone dell’inferno televisivo in cui devi aspettare due anni per vedere l’ultima stagione, scoprire se il pirata Beric è morto e chi resterà in piedi alla fine.

Come è stato?

Un lungo addio, paragonabile alla Lunga Notte che sfida Westeros. Il Trono di Spade saluta con un grande allestimento che rivela una natura non propriamente da season finale, quanto piuttosto una partita a Risiko della durata di quasi un’ora e mezza in cui le parti in gioco mettono i carri armatini al posto giusto e tutto è studiato per possedere una propria e definita economia interna.

C’è più lavoro in città e i bordelli sono migliori

A eccezione forse del primo episodio della prima stagione, è un inedito nella storia de Il Trono di Spade vedere i personaggi più importanti – con la sola eccezione delle sorelle Stark – riuniti in un unico luogo, la Fossa del Drago di Approdo del Re. La posta in gioco è altissima e i reciproci sospetti sono un campo minato in cui una sola mossa sbagliata rischia di far saltare tutto. Non si tratta solamente di una questione di fiducia: sono personaggi che si detestano, ciascuno di loro ha fatto o subito del male dagli altri. L’inizio è un gioco di sguardi che si incrociano e si sfidano: Cersei, Jon, Tyrion, Brienne, Jamie, Theon, Euron, l’odio scorre potente, fino all’entrata in grande stile di Daenerys in groppa a Drogon.

Cersei Il Drago e il Lupo
“So’ stati i peperoni in agrodolce del cinese”

L’intera sequenza viaggia sulla tensione di ciò che potrebbe accadere e di ciò che Cersei (Lena Headey) potrebbe fare, ma la regina che siede sul Trono di Spade non fa niente: nessuna trappola per i suoi ospiti, lascia perfino illeso il fratellino che sostanzialmente aveva poggiato la testa sul ceppo del boia, ma nemmeno aiuterà i suoi rivali a combattere l’esercito degli Estranei. Malgrado abbia promesso di partecipare alla Grande Guerra, li inganna, promettendo un aiuto che poi negherà: resterà ad Approdo del Re a rinforzare le sue posizioni, rimpinguando le forze del suo esercito grazie all’oro della Banca di Ferro. Jamie (Nikolaj Coster-Waldau) non ci sta, nemmeno la futura paternità sembra ricondurlo alla ragione: la Yalta per combattere l’esercito dei non morti si conclude con un cavaliere che cavalca da solo mentre la pioggia scende sulle terre del sud, deciso ad aiutare la figlia del re che uccise e a riabilitarsi.

Quando la neve cade e i venti gelidi soffiano il lupo solitario muore e il branco sopravvive

Al Nord le sorelle Stark sembrano giunte allo showdown, ma (probabilmente) era solo una recita per ingannare Ditocorto (Aidan Gillen): convocato in una stanza piena di cavalieri della Valle, Sansa-La-Lady-di-Grande-Inverno (Sophie Turner) lo accusa dell’assassinio della zia Lysa Arryn, del tradimento di Ned Stark, il tentato assassinio di Bran e di aver tramato per rovesciare Re Robert. Il colpo è ad effetto e il processo è parente strettissimo di quelli del Termidoro o della Rivoluzione Russa, accusa e zac, gola tagliata. Voci di corridoio da Grande Inverno confidano come, in verità, Sansa avrebbe voluto liberarsi di Arya (Maisie Williams) ma, prima di procedere, abbia chiesto consiglio al fratello sensitivo che ha sfogliato il passato come io cerco le valutazioni dei calciatori per il fantacalcio sulla Gazzetta, trovando le risposte ai dubbi di Sansa. La scena del dialogo tra i due è stata girata, ma successivamente tagliata dal final cut.

The-Dragon-and-the-Wolf-Lyanna-Rhaegar-Bran
Trova l’intruso

Il resto vive negli occhi di Bran (Isaac Hempstead-Wright). Grazie all’imbeccata di Samwell Tarly (John Bradley) circa il matrimonio di Rhaegar (il caro vecchio Sam, allora stavi ascoltando mentre Gilly leggeva), il Corvo dai Tre Occhi sale sulla DeLorean a forma di albergo diga e viaggia nelle pieghe del tempo dove scova il principe Targaryen e zia Lyanna che si sposano – Rhaegar assomiglia incredibilmente a Viserys ma non è lo stesso attore, anche se al trucco e parrucco della HBO avevano evidentemente terminato la fantasia. La notizia cambia le carte in tavola delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, perché non solo Jon Snow è l’erede legittimo del Trono di Spade con il nome di Aegon Targaryen, ma la ribellione di Robert Baratheon che portò alla morte proprio di Rhaegar, del Re Folle e tutto ciò che ne seguì fu scatenata da una menzogna. Lyanna non fu rapita e stuprata da Rhaegar, ma i due fuggirono insieme. E francamente, questa non è una sorpresa, non ho mai creduto alla storia del principe gentile che impazzisce e scatena una guerra per correre dietro a una gonnella e prenderla con la forza. Probabilmente è stato Ditocorto, mi ci gioco i peli del pube. Tornato nel presente, Bran vede il Night King che, grazie al suo drago che sputa fuoco blu, abbatte la Barriera. I non morti straripano al di là del muro di ghiaccio ormai ridotto a un cumulo di macerie e non si sa nulla circa il destino di Tormund e Beric che erano sulle fortificazioni di Eastwatch.

Undead_Dragon_707_01
C’ho le ali bucate e me ne frego

Considerazioni qua e là

  • Inutile girarci intorno: vedere Jon (Kit Harington) e Daenerys (Emilia Clarke) fare sesso è stato come sentire mugolare mamma e papà, ho girato la testa dall’altra parte e mi sono tappato le orecchie.
  • Theon (Alfie Allen) che ritrova le palle grazie al fatto che le palle non le ha più. Cari Benioff e Weiss, potevate trovare una metafora migliore? Che ne so? Sforzarsi due minuti, prima di scrivere la prima stronzata che veniva in mente?
  • La storia del nome di Jon è stata abbondantemente snocciolata, ma c’è solo una possibile versione: come il padre, il primogenito di Rhaegar era morto quando nacque Jon e Lyanna li omaggia entrambi.
  • Non devi scegliere chi essere. Sei un Greyjoy. E sei uno Stark: il discorso di Jon a Theon sull’appartenenza echeggerà nella prossima stagione, in qualunque anno decidano di trasmetterla. Jon non è un Targaryen, ma un drago cresciuto come un lupo e anche un Guardiano della Notte, non credo che troverà in Fuoco e Sangue la famiglia e le origini che sta cercando fin dal primo episodio.
  • Ma a voi, Sansa che guarda le distese di neve e ghiaccio, non ha ricordato Palpatine e La Minaccia Fantasma?
  • Non finirà così per te, sai chi sta venendo a cercarti, lo hai sempre saputo: cosa vorrà dire la frase che il Mastino rivolge al fratello? Il dialogo tra i fratelli Clegane rivela ciò rimasto in loro con la “morte”. I due hanno reagito all’opposto: la Montagna sempre più lontano dall’umanità, il Mastino (Rory McCann) sembra aver trovato il suo posto nel mondo
  • Nelle pause del summit tra le regine di Westeros, Jon e Daenerys passeggiano tra le rovine della Fossa del Drago, tra ossa e resti di animali in decomposizione. Ma dare una pulita? Sembrava una scena saltata fuori da il Marchese del Grillo e Gasperino il Carbonaro ubriaco!

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