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Westworld, quarto episodio, prima stagione. Dissonance Theory: recensione, curiosità, migliori frasi 

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Quello che segue è il recap del quarto episodio della prima stagione di Westworld trasmesso su Sky Atlantic lunedì 31 ottobre 2016. Ogni spoiler è a vostro rischio e pericolo.

Che cos’è Westworld? 

La serie che pone un sacco di interrogativi sulla vita, il libero arbitro, la coscienza, l’etica e la morale. L’opinione di questo umile narratore è che la risposta la conosce solo Catone l’Uticense.

Cosa è successo?

I ricordi stanno spezzando il loop degli hosts di Westworld. Dolores (Evan Rachel Wood) ha uno dei suoi ormai abituali incontri con Bernard (Jeffrey Wright) e ricorda piangendo la morte dei suoi genitori, ma lo scienziato limita subito la sua reazione emotiva. Praticamente le chiede di non farglielo a peperini perché ha già avuto una giornataccia, è dovuto andare allo spaccio a comprare delle lenzuola nuove. Gioca con lei al creatore e al giocatolo, ma Dolores lo stupisce quando adatta una frase scritta per lei sull’amore per rispondere a un quesito di Bernard sul dolore che prova sapendo che i suoi genitori sono morti. Non solo: ma quando Bernard le propone di cancellare quella sofferenza per la morte del padre e della madre, Dolores risponde che “il dolore è l’unica cosa che mi resta di loro”. Una risposta sorprendentemente simile a quella che Bernard ha dato alla moglie in The Stray riguardo alla morte del figlio.

Credi che il lutto possa comprimersi dentro, come se il cuore collassasse, ma non è così. Sento spazi aprirsi dentro di me, come una casa con stanze mai esplorate.
Dolores

Sapete che in Rete c’è un dibattito sulla vera natura di Bernard: robot o umano? Alla fine di questo illuminante dialogo, Dolores si sveglia insieme a William e il suo amico psicopatico Ben alla ricerca di El Lazo, la montagna russa più divertente di Westworld. Ma perché Dolores è stata unita ai suoi nuovi compagni di viaggio? Nella loro chiacchierata, Bernard ha accennato al gioco del labirinto, a raggiungere il centro, l’unico modo per diventare liberi a Westworld.

Verso il centro del labirinto si muove anche il cavaliere nero. Il cowboy interpretato da Ed Harris ha trovato il ruscello di sangue e il serpente che altro non è che una donna che ha tatuato un rettile lungo tutto il corpo, con le fauci che stanno per ingoiare l’occhio della cowgirl. Il segreto di quel tatuaggio sembra la chiave per arrivare al centro del labirinto ed è Wyatt a rappresentare la testa del serpente, il capo di una banda di folli criminali che ha massacrato tutta la famiglia, i vicini e pure i compaesani della donna col tatuaggio. Il suo nome è Armistice, ha sterminato l’intera banda e solo Wyatt manca al suo appello di morte.

I ricordi fottono anche il cervello di Maeve (Thandie Newton): in una delle sue numerose morti, ha visto i tecnici del parco vestiti con enormi tute antiradiazioni che la prelevavano e la portavano dal meccanico a rifare la convergenza delle tette. La donna è ossessionata da questa visione la stessa che per gli indiani che si trovano all’interno di Westworld è parte integrante della loro religione. Maeve chiede a Hector, che con gli indiani ha vissuto, risposte circa i segreti che si nascondono dietro le credenze popolari.

So sempre quando un uomo vuole qualcosa che non è sul menu.

Maeve

Infine Teresa incontra Ford (Anthony Hopkins) a colazione. L’uomo le spiega gentilmente che se proverà ad ostacolarlo mentre lui plasma il suo nuovo mondo lei a Westworld durerà meno di un gatto sull’Aurelia.

Come è stato? 

Puntata di domande, interviste, colloqui a tavola e scene che avrebbero dovuto lasciarci a bocca aperta forse 15 anni fa, ma oggi le suggestioni di Westworld hanno un sapore di “retrospettiva”. Di cosa? Forse di Lost, in parte, ma anche di una fantascienza che cerca di imprimere il suo occhio distopico sul passato per guardare al futuro. Non ne abbiamo abbastanza della distopia? Cos’è la coscienza? Cos’è l’intelligenza artificiale? Come è nato l’uomo? Siamo noi forse i robot di una civiltà superiore con cui non riusciamo più a entrare in contatto? Una sorta Battlestar Galactica? “Non sarà un retrospettiva”, lo dice Ford a Theresa nella loro Colazione da Umarell mentre guardano i lavori in corso, mentre le macchine che forgiano il nuovo mondo del creatore e fondatore di Westworld ridisegnano il futuro. “Non sarà un retrospettiva”: a cosa si riferisce Ford? Forse gli sceneggiatori ci vogliono anticipare che la strada devierà dal percorso che Crichton indicò ormai più di 40 anni fa?

Nel frattempo, la noia comincia ad aprire fessure preoccupanti. Soprattutto, è l’azione ad essere penalizzata. Anche la missione del Cavaliere nero/Ed Harris per liberare Hector è stata scontatissima, sapevamo che non poteva fallire il suo obiettivo e le parole criptiche con cui Armistice ha pagato il suo “debito” non sono state sufficienti a placare la mia sete.

Ci troviamo in un mondo, il western, che ha bisogno di epicità, duelli, confronti di sguardi. Qui manca proprio l’afflato grandioso, lo spirito della frontiera anche perché siamo in una frontiera che in parte è stata esplorata. Skynet, gli orrori disumanizzanti di Black Mirror… Westworld si muove in questa direzione? Io preferisco il menare!

Spigolature

L’episodio è diretto molto bene, splendida la scena in cui Maeve ricorda una delle sue morti e il sangue inizia ad uscire dall’occhio di Clementine (Angela Sarafyan) e con una rotazione di 90 gradi Natali ci mostra il saloon pieno di cadaveri. Vincenzo Natali è il regista di Dissonance Theory, quello de Il Cubo.

Scopriamo da uno degli ospiti che il Cavaliere nero ha un animo gentile invero. “La sua fondazione ha salvato la vita di mia sorella”. e lui risponde “Un’altra parola e ti taglio la gola, capito? Questa è la mia fottuta vacanza”. Quindi, nel mondo “reale” il Cavaliere nero è un samaritano, ma soprattutto la domanda è: in Westworld, gli uomini possono uccidere altri uomini? Parrebbe proprio di sì.

Lui stesso rivela alla donna tatuata cosa sta cercando, gli racconta di Arnold, uno degli uomini che hanno creato un mondo dove non si può morire, ma lui stesso violò la sua regola e morì. Ora il cavaliere nero pensa che abbia ancora una storia da raccontare e a quanto pare il tatuaggio della ragazza nasconde un pezzo del puzzle.

Come in Lost abbiamo a che fare con dei numeri. Essendo morta diverse volte, Maeve dà i numeri al Lotto. rivelando a Hector una parte della combinazione della cassaforte: 12 e 47. Cosa nascondono?

Belle le coperte etniche di Bernard. Mi pare la prova inequivocabile che si tratta di un robot.

Certo che quando Ford chiede gentilmente le cose tutti capiscono.

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Hector è animato dallo stesso progetto di Tyrell Durdern: caos, mayhem.

Le migliori battute

La maggior parte delle volte mi piace dimenticare. Eccetto quel cowboy di Abilene. Quel coso tra le sue gambe era da ricordare. Come usava quel coso. Clementine

Credevo ci fosse un percorso per ognuno di noi. Ora penso che non ho mai chiesto dove mi portasse. Dolores

A volte è come se ci fosse una voce che mi chiama e mi dice che c’è un posto per me. Un posto al di là di tutto questo. Dolores

Tu sembri un uomo che è stanco di avere le budella al loro posto. Hector

Credo che solo chi è davvero coraggioso possa guardare al mondo e capire che tutti quanti, déi, uomini e ogni altra cosa finiranno miseramente. Nessuno verrà salvato. Hector

So sempre quando un uomo vuole qualcosa che non è sul menu. Maeve

Mi piace un po’ di fuoco nella donna, ma l’unica cosa che ha montato sono teste mozzate sui pali. Lawrence

Questo tizio qua non ha saputo fare il debug di un tovagliolo. Elsie

Puoi smettere di uccidere o scopare qualsiasi cosa. William

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