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Tutto l’Oscar di Leonardo DiCaprio minuto per minuto: Revenant-Redivivo

revenant redivivoQuella che segue è la cinecronaca dei 156′ di Revenant-Redivivo, il minuto per minuto della prova da Oscar di Leonardo DiCaprio. Insomma… è pieno di spoiler.

Primo minuto, fischio d’inizio, pronti e via, sequenza onirica con Leonardo DiCaprio/Hugh Glass, la moglie, il figlio, il villaggio bruciato. Uccide un cervo, ma mentre scuoia la bestia è interrotto dall’attacco degli indiani, Leo salva il culo ai pochi che riescono a sopravvivere. Inarritu fa letteralmente girare la testa muovendosi nella battaglia praticamente senza tagli. Una volta in salvo, è affrontato da Fitzgerald/Tom Hardy che lo accusa di non aver protetto il plotone, Leo gli punta il fucile nel petto, i due sono separati dall’unica persona decente del film, il Generale Lux/Domhnall Gleeson/Il Capitano che li separa. 

Al 24’ il piatto forte del film: Leo contro l’Orso. Sono cinque minuti di lotta inumana, a un certo punto sembra quasi che l’Orso si voglia scopare Leo, daje torto, lo mette un paio di volte a pancia sotto, una zampa sulla testa, una leccata alla faccia. Però alla fine Leo vince, lo ammazza ma è ridotto piuttosto male. I suoi lo ritrovano, lo curano alla meno peggio, il capitano decide di trasportarlo al Forte; per un po’ Leo sta fermo nella barella. A sognare la moglie.

Le difficoltà di trasportare una barella per le montagne innevate costringe il capitano ad abbandonare Leo insieme a Fitz, il figlio di Leo e Bridger aspettando rinforzi. Al 48’ il fattaccio: Fitzgerald uccide il figlio di Hugh, il quale impazzisce immobilizzato sulla barella, ma l’arbitro non vede e Fitzgerald la fa franca come un Bonucci o un Chiellini qualsiasi. Fitz costringe Bridger ad abbandonare Leo agonizzante mezzo seppellito nella terra. Al 53’ Leo riemerge dalla terra sbavando. Chissà cosa avranno pensato le sue modelle di Victoria’s Secrets nel vederlo così. E sfiata pure sulla cinepresa di Lubezki
63’ Dopo aver strisciato per chilometri se magna l’osso buco, vabbè che è ambientalista e vegetariano ma la fame è fame. Poi sputa sangue al fiume
67’ Scena degna di Tom&Jerry: Leo beve ma l’acqua gli esce da una ferita ancora aperta sul collo. Così accende un piccolo fuoco e la cauterizza. Chissà come puzza la carne bruciata di una stella del cinema.
71’ Arrivano gli indiani e il nostro eroe deve fuggire a nuoto, agile come la Pellegrini con il ciclo.

81′ Sushi time: Leo pesca costruendo una trappola con le pietre e si mangia il pesce crudo con i piedi ancora a mollo nel fiume. Chissà come lo avrebbe preparato Cracco il pesce di lago crudo. Quattro minuti e tocca al bufalo, anch’esso crudo, gentilmente offerto da un indiano Pawnee incontrato lungo la strada. I due diventano amici del cuore e l’uomo cura Leo, mastica ‘na cosa e gliela appiccica sul collo però subito dopo gliela tira: “Potresti morire”. “E grazie ar cazzo ce lo sapevo già da me” risponde Leo nello slang di Santa Monica.

96’ L’indiano gli fa altri impacchi e costruisce una sorta di capanna monolocale dove Leo/Hugh possa riposare, guarire, continuare a sognare la moglie e il figlio in una chiesa, fino a riemergere dal suo guscio di legno e neve. Intanto l’indiano è morto ammazzato e impiccato dai francesi. Leo non li ha mai sopportati i francesi da quella storiaccia dell’atollo Bikini e questa è la goccia che fa traboccare il vaso.

Al 104’ blocca il capo dei francesi mentre stupra un’indiana e il cielo gliene sarà grato. Segue l’ennesimo sogno folle con la moglie con polluzione interrotta dagli indiani che lo attaccano. Si salva facendo il bungee jumping col cavallo tuffandosi da un burrone. Pare che il salto dal burrone andrà un casino quest’anno a Hollywood. Per salvarsi il nostro amato Leo (111’) viola ancora una volta il suo giuramento di non fare mai del male a degli animali e svuota il cavallo delle viscere e ci si infila dentro, un po’ come Harrison Ford/Han Solo in L’impero colpisce ancora. L’idea gli sarà venuta guardando Guerre Stellari? Insomma, se rimbocca le coperte con la carcassa dell’animale. Al 116’ scrive sul ghiaccio “Fitzgerald ha ucciso mio figlio”, tentativo di lasciare traccia del passaggio di Hugh Glass su questa terra desolata. Leo aveva proposto di scrivere “Me so’ trombato Giselle, Bar e Blake” ma Inarritu è stato irremovibile.

Allo scoccare delle due ore Leo/Hugh è ritrovato dai suoi compagni e gli uomini del Forte, inizia la caccia a Fitzgerald che nel frattempo è fuggito con i soldi della cassaforte.

126’ Leo se fa la doccia: ormai il freddo non lo sente più, è entrato nella fase della meditazione che i giapponesi chiamano Shikantaza ovvero l’Illuminazione Silenziosa. Siamo al culmine, inizia la caccia a Fitzgerald, infatti se c’è una cosa che Revenant-Redivivo dimostra è che la vendetta è la più grande forza dell’universo, altro che l’amore. Il capitano fa una brutta fine, ma al 134’ “It’s a trap”: Leo/Hugh beffa con un trucco Fitz, segue la lotta feroce tra due uomini per la sopravvivenza. Alla fine Leo lo ferisce probabilmente a morte, ma lo lascia al suo destino nelle mani degli indiani che li hanno raggiunti, i quali hanno ritrovato la donna che lui ha salvato e gli risparmiano la vita. Il film termina con l’ennesima allucinazione. Alla fine Leo/Hugh sembra quasi guardare lo spettatore e abbattere la 4a parete.

Mia moglie ha commentato “Quest’ultima cosa è un po’ una boiata”.

Ps: vorrei rassicurarvi che nessun animale è stato ferito durante la lavorazione, Leonardo DiCaprio non è stato quasi ammazzato da un orso, non è saltato in sella a un cavallo in un burrone, non ha dormito dentro un cavallo, le sue ferite sono solo dell’ottimo trucco. Sta bene e tromba tra noi.
La battuta 
Quando c’è una tormenta e sei in piedi di fronte a un albero e guardi i suoi rami, giuri che cadrà. Ma se guardi il tronco vedrai la sua stabilità.
La vendetta è nelle mani del cretore non nelle mie.
americanbeauty***** A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla…

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