Prime Visioni/X-Men Giorni di un Futuro Passato o meglio X-Men: Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana
Se avete solo otto euro rimasti in tasca degli 80 che ha regalato Renzi, andate a vedere Gogila.
Ciò in considerazione del fatto che pochi fortunati hanno potuto ricevere invito dell’ufficio stampa degli X Men per l’anteprima del film. Ti avvisano che imbusteranno i tablet. Io da cittadino modello lo spengo e mi consegno alle Sentinelle prima che decidano di perquisirmi per scoprire se sono un ultras della Roma o un fan di Game of thrones perché in mattinata mi è arrivata la maglietta di Daenerys con scritto I’m not a princess I’m a Khaleese. Ma lo sapete che da quando trasmettono la serie tv c’è stato il boom di ragazzine registrate all’anagrafe come Khaleese? Pensate un po’ che botta per Martin che scrive una delle saghe fantasy piu lette e nessuno ha mai nemmeno pensato di chiamare sua figlia Khaleese, ma basta che arrivi in televisione Emily Clarke con la sua elegante carrozzeria e che spacca culi a Essos ed ecco che gli animali escono dalle gabbie. Vabbè, non c’entra niente. Le sentinelle della Fox non hanno più le buste per imbustare i tablet e mi dicono “Nun te fa vede e per favore tiello spento”. Ok, nun me sparà col tuo raggio di fuoco.
La sala dell’Adriano manco l’hanno pulita perché tanto “so giornalisti, so zecche nun se lavano”. E no amico mio io me lavo e in questa marana di popcorn o bicchieri schiacciati nun c’è posso manco appoggià lo zaino, pare la palude della discarica dell’incrociatore spaziale in cui cadono Han Solo, Luke Skywalker e Leia in Guerre stellari.
All’improvviso vedo un futuro con un mondo buio e desolato. È iniziato X-Men: Days of Future Past.
Patrick Stewart e la sua voce da Discovery Channel aprono le danze – è il primo spiegone (in un futuro remoto, la guerra tra umani e mutanti vede vincere i primi grazie alle sentinelle, macchine che riproducono i poteri mutanti e riconoscono il gene mutante per abbattere chiunque ne sia portatore. L’unica chance per cambiare il futuro è mandare indietro la coscienza di Wolverine nel momento chiave in cui gli uomini dichiararono guerra agli X Men utilizzando questa nuova arma: il 1973). Potrebbe parlare anche dell’accoppiamento della rana d’oro panamense, la fotta è così forte che manco lo sento. “Quando mi disturbate l’apparato sensoriale sbattendo la mia capoccia tra passato e futuro?” mi chiedo.
A quanto pare bisogna mandà Wolverine nel passato, secondo spiegone e capiamo che la colpa è di Tyrion. Lo vedi che Game of thrones ha fatto più guai che altro?
A mandare indietro nel tempo Chiappe-Di-Adamantio-Hugh-Jackman (giuro che ho sentito mugolii di approvazione dalle donne giornaliste in sala al nudo integrale di Wolverine ma scommetto che non scriveranno una virgola al riguardo perché sono nella fase anale) è Ellen Page che, come ha tenuto a far sapere a tutto il mondo, è completamente indifferente al culo di adamantio di Hugh Jackman, fa praticamente lo stesso ruolo di Inception ovvero te apre il cervello e gioca a Candy Crash così forte che tu torni a quando eri bambino.
A questo punto il film diventa una pellicola sugli anni Settanta, un American Hustle con gli X-Men, Fassbender fa Bradley Cooper, McAvoy fa Christian Bale e Jennifer Lawrence fa Amy Adams. Bryan Singer, unico limite vero del film è che Matthew Vaughn ha il cazzo molto più duro e lo avrebbe fatto molto meglio, si deve essere preso una cotta brutta brutta per Zack Snyder perché, come può, rallenta tutto, va così lento che torniamo tutti negli anni Settanta, ma nella versione del futuro alternativo di Ritorno al futuro perché i nostri si ritrovano a Lone Pine e gira voce che a uccidere JFK sia stato addirittura Magneto. Qui la prima risata del film, il che ci ricorda che non è American Hustle.
Ora, il viaggio nel tempo continua ci ritroviamo di fronte alla Casa Bianca, c’è una grande festa col presidente Nixon e Il professor Xavier si imbuca col vecchio trucco del condizionamento mentale. A Wolverine invece lo fanno passare al metal detector e le sue chiappe di adamantio non suonano. Per cui gli X-Men riescono a imbucarsi alla festa con Tyrion, le Sentinelle 1.0 che sembrano Iron man non gli fanno nemmeno imbustare il tablet che nascondono nel pacco. Così, ho imparato che il potere più importante non è amare ed essere amati, tanto meno la speranza che fa sopportare il dolore più grande, ma imparare il trucco al cuore della storia del cinema: “Questi non sono i droidi che state cercando”. Fatto questo nun ve temo X-Men.
Nota: non sembrerebbe ma il film mi è piaciuto. Un po’ macchinosa la prima parte, quando Magneto entra il scena tutte le viti e i bulloni del film e della sala iniziano a vibrare e vi trasportano in una bella avventura.
**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare
Le battute
“Perciò sei sempre stato uno stronzo” (Nel 1973, Wolverine a Magneto)
“Anche se una persona ha perso la strada, non vuol dire che la strada sia persa per sempre” (Charles vecchio a Charles giovane)
“Il dono più grande che abbiamo è sopportare il dolore senza spezzarci e nasce dal più grande dei poteri: la speranza” (Charles)
Categorie
Ogni film sugli X.men risulta sempre essere un MEH, a metà strada tra bello e brutto, senza mai spiccare.
"Mi piace""Mi piace"
Condivido in pieno, ottima recensione, se ti va di leggere la mia, sarebbe un onore…
"Mi piace""Mi piace"