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Serial&Co(cci)/Game of Thrones Recap/The Laws of Gods and Men 4×6

il culo di ramsayChe cos’è?
La serie tv in cui grandi guerrieri sono ridotti a erotomani ed erotomani diventano grandi combattenti, in cui si va al bordello come fosse una partita di calcio e alla partita di calcio come se fosse una guerra e alla guerra come… vabbè avete capito praticamente è l’Italia.

Cosa è successo?

Braavos
Finalmente vediamo la grande città di Essos e la famosa Banca di ferro. La nave di Stannis passa sotto il Titano, un momento altamente spettacolare che ha richiesto sicuramente l’apertura di una linea di credito dai cravattari di cui sopra per pagare gli effetti speciali.
A Stannis je girano. Sulla nave ha la solita faccia di quello che sente puzza di cacca e si domanda chi l’ha pestata. “Mi state sporcando tutto il ponte”. Je gireno pure perché sti banchieri se fanno aspettà, so’ in ritardo. Lui è il legittimo re dei Sette Regni. Quando Tycho Nestoris compare, capiamo subito che non subisce il fascino del Lord. La richiesta di prestito di Stannis non potrà essere accettatta perché “Across the Narrow Sea your books are filled with words like ‘usurper’ and ‘madman’ and ‘blood right’. Here our books are filled with numbers. I prefer the stories they tell. More plain. Less… open to interpretation.” A questo punto Tycho interroga Davos su quanto guerrieri, quante navi e di quanto cibo disponga Stannis per la sua guerra. Per la Banca di Ferro, le possibilità di Stannis di diventare re semplicemente non esistono, perché investire su di lui? Stannis stava già tornando da Melisandre per fassela alla missionaria, ma Davos con un colpo di teatro ribalta il tavolo: mostra le dita mozzate e spiega che Stannis non promette di ripagare i debiti, lo fa, perche a lui, a ser Davos lo ha ripagato con giustizia per le sue malefatte. Il discorso è acuto: Tycho lo accusa di essere un ladro ma Davos spiega che lui semplicemente spostava la refurtiva ed è per questo che Stannis non gli ha mozzato la mano ma solo dato una spuntati alle falanghi. Poi ricorda come ad Approdo del re comandi un vecchio. Chi verrà dopo di lui? Un re bambino? Una regina reggente odiata? Stannis è l’unico investimento sicuro nei Sette Regni.
Come scopriamo nella successiva scena delle terme, Davos riesce a ottenere la linea di credito necessaria per ricreare al computer il Titano di Braavos, comprare dei mercenari e riprendere la lotta.

DREADFORT
Gli uomini di ferro non sono indifferenti al destino del loro principe. Yara entra nel cuore del nord per riprendersi il fratello. Ma penetrata nella roccaforte e trovato Theon dormire con i cani, la donna fa un’amara scoperta: il principe è morto, ormai c’è solo Reek.
Come premio per essersi rifiutato di seguire la sorella, il giovane merita un bagno anche se Ramsay non smette di manipolarlo e gli propone un’avventura: prendere un castello fingendo di essere un’altra persona: Theon Greyjoy!

MEEREEN
Draghi affamati si fanno le capre allo spiedo. Daenerys è costretta ad ascoltare i postulanti della sua nuova città. Jorah se la guarda e sembra dire “Hai voluto la bicicletta?…”.

KING’S LANDING
Riunione del concilio. Quando entra Tywin tutti si alzano, tranne Oberyn. Si parla proprio di Daenerys. Varys è molto beninformato di quanto avviene aldilà del Mare Stretto e la notizia che la giovane Targaeryen sia alla testa di 8mila Immacolati e dei Secondi Figli colpisce la Mano del Re che ricorda che i draghi non vincono battaglie da 300 anni ma gli eserciti le vincono continuamente. Picelle chiede se Jorah è ancora al servizio del Trono di spade. Varys spiega che ora è un fedelissimo di Daenerys. A questo punto Tywin chiede carta e penna. Poi assistiamo a un dialogo tra Oberyn e Varys. Il dorniano ha capito che l’eunuco è di Lys e riesce a sorvolare sul motivo per cui Oberyn è stato cinque anni oltre il Mare Stretto. Nei libri per calmare le acque dopo aver ucciso chissà quale nobile di cui non ricordo il nome. Questo Oberyn maniaco sessuale si preoccupa di quali siano i guato sessuali dell’uomo il quale spiega
“L’assenza di desiderio tende liberi di perseguire altro obiettivi” (e guarda il Trono di spade).

Il processo
Merita uno spazio tutto sua questa enorme sequenza che assomiglia a una grande danza. I protagonisti sono i Lannister, ecco perché il tema musicale è The Rains of Castamere, il cui tono lamentoso evidenzia come questa grande famiglia che tiene in pugno il regno si stia lentamente facendo a pezzi. Tywin ordina di mettere i ceppi al figlio imputato ed è il fratello monco a scortarlo al processo, entrando nella sala del trono illuminata da fiaccole tra due ali di spettatori seduti nelle tribune per godersi lo spettacolo. Qualcuno urla qualcosa e Tywin gli dà il Daspo.
Mentre si susseguono le testimonianze, le inquadrature dei quattro protagonisti evidenziano i momenti: Tywin, Cersei, Jaime e Tyrion. Solo a Jaime importa del fratello, Cersei è mossa dal suo odio e Tywin… Capiamo le due intenzioni all’intervallo, quando invece del tè caldo vanno a farsi un cicchetto. Strano Cersei non c’è. C’è Jaime. Protesta perché il processo è una farsa, i testimoni sono stati tutti manipolati da Cersei, raccontano una versione dei fatti costruita apposta per far sembrare colpevole Tyrion. In questo la sceneggiatura è stata costruita con maestria. Jaime perora la causa di Tyrion. Chiede al padre cosa sarà della casata dei Lannister se Tyrion verrà ucciso?, Tywin risponde “Cosa sarà dei Lannister se lascio in vita l’assassino di mio nipote?”. Jaime è disposto al gesto estremo: lascerà la Guardia Reale e tornerà a Castel Granito come erede di Tywin se salverà la vita di Tyrion. La velocità con cui Tywin risponde “Done” fa capire che l’uomo aveva sempre progettato questa conclusione. Tyrion dovrà chiedere clemenza e lui gli proporrà di entrare nei Guardiani della Notte e andare a finire i suoi giorni alla Barriera. Tecnicamente vivo, fuori dai giochi per la successione e Jaime signore di Castel Granito.
Il comandante della Guardia Reale informa l’imputato, il quale non si fida, non vuole fare la fine di Ned Stark ma Tywin non è Joffrey. Ma poi avviene qualcosa che nè Jaime nè Tywin potevano prevedere: la reazione di Tyrion all’ultima testimonianza. Dal fondo della sala compare Shae. La donna mente spudoratamente in parte perché in collera con Tyrion che l’aveva scacciata malamente (ma solo per priteggerla), Shae ripete: “Ero solo la sua puttana” ma forse anche perché minacciata o comprata. Shae afferma che quello per uccidere Joffrey è stato un piano ordito da Tyrion per accontentare la sua nuova moglie, Sansa, che il nano desiderava fortemente ma che si rifiutava di accogliere nel suo letto. Il peso della testimonianza, il livello della manipolazione dei fatti è tale che Tyrion capisce l’odio che si nasconde e sbrocca contro tutto e tutti: urla il suo pentimento per aver salvato Approdo del re da Stannis, spiega di non aver ucciso Joffrey ma che la sua morte gli ha procurato un piacere pari al trombarsi mille puttane e invoca a “trial by combat”.

La battuta
Varys: “Sadly my lord I never forget a thing”

Momento WTF – Ovvero come distruggere un mio mito letterario

Oberyn non parla mai a caso
Oberyn non parla mai a caso

Oberyn sempre interessato sempre ai particolari sconci.

Come è stato?
Cogman ne ha scritto un altro. Una puntata che gira molto su episodi chiave e soprattutto sulla personalità degli attori. Alfie Allen tocca uno dei punti più alti della sua esperienza a Westeros. Ammirarlo urlare “Reek! Io sono Reek” è stato un momento esaltante che ha raccontato il lavaggio del cervello che Theon ha subito fino alla sua completa trasformazione, l’oblio dell’uomo che era un tempo. La scena del processo è stata costruita con sagacia e attenzione, perfino nella geografia con cui sono stati disposti i Lannister nella sala del trono. Fuor di dubbio, senza lo splendido monologo conclusivo di Tyrion e l’altrettanto straordinaria interpretazione di Peter Dinklage, la sequenza sarebbe stata bella ma senz’anima.
Interessante Braavos, da togliere il fiato la panoramica iniziale (anche nella sigla compare Braavos, con la monetina che “attiva” il Titano con la spada spezzata). La Banca di Ferro può divenire un “personaggio” inportante, al pari della Merkel e del Fondo Monetario Internazionale e porta GoT in una nuova dimensione, quello del nostro tempo, con l’ingombrante peso della finanza nelle nostre vite e di quelli come il Movimento 5 Stelle che invocano alla lotta contro i massoni della Loggia di Di Bernardo, le lobbies e banche di Sassoon e dell’Aspen Institute di Bilderberg, tutte facenti capo al Nuovo Ordine Mondiale e al piano criminale degli Illuminati a danno e padroni-tiranni del popolo. Insomma, le cose a Westeros vanno a puttane, meno male che non votano.
Il viscidone della banca è Tycho Nestoris ed è interpretato da Mark Gatiss, attore e scenaggiatore inglese, omosessuale e unito in unione civile a un altro attore conosciuto sul set di Doctor Who, Ian Hallard, ed è conosciuto per Dottor Who e Sherlock e in italia è stato pubblicato un suo libro, Il club Vesuvio.

Per la prima volta in assoluto nessuno Stark compare in un episodio di Game of Thrones.

Tette count
Sei tette e un culo, quello di Miranda, la donna di Ramsay.

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