Faq Friday/Frequently asked questions about friday ovvero Coccinema consigliami un film per il weekend (7 marzo 2013)/Ci starebbe bene un bel film sul Papa, di modo che possiamo essere perseguitati anche nel buio della sala
Secondo te, dopo aver lavorato a Dead Man Down con Noomi Rapace e Isabelle Huppert, Colin Farrell ha deciso di diventare gay? (Ludovico, Lecco)
È probabile. Se vuoi c’è il video porno che ha girato con una supermodella ma era qualche anno fa, era pelato come in Daredevil!
Qualcuno può spiegare a chi ha fatto il manifesto di Dead Man Down che scrivere “Dal regista di Uomini che odiano le donne” non è esattamente lusinghiero per il film? (Valerio, Ancona)
Credo di no.
Perchè Richard Gere fa sempre film demmerda? (Stefano, Roma)
Caro amico,
in effetti mi ritrovavo ieri a pensare ai film di Richard Gere. E se dovessi fare una sorta di trailer della sua carriera mi troverei a ricordare American Gigolò e Pretty Woman. Bella merda insomma. La Frode sembra bello, ma pure gli altri sembravano belli, qui si rischia che sia Laetitia Casta a mandarci in confusione gli ormoni.
In Buongiorno papà, Raoul Bova sembra voglia dare intensità al suo personaggio. Cosa ne pensi? (Eleonora, Palermo)
Mi ricorda Cassano che fa finta di fare pressing.
Buongiorno papà, un film su un quarantenne, single, sciupa femmine, in carriera che scopre il suo lato umano e la paternità. Ma ora Bova fa concorrenza a Volo e gli ruba i ruoli? (Mirco, Brescia)
Capisci, sì?, che Paese dimmerda è questo se la dicotomia della mia generazione è tra Bova o Volo? Fateme morì.
Cosa pensi della scelta di affidare a un attore abbastanza conosciuto, il ruolo di protagonista dell’horror Sinister? (Carla, Messina)
Secondo me Ethan Hawke non ha fatto due più due. Del resto, uno che molla Uma Thurman e se sposa la baby sitter, tutte le rotelle a posto non ce le ha. Ci sta che veda gli spiriti nel buio di una stanza.
Questa settimana esce anche un allegro film francese su un ragazzo israeliano che scopre di essere palestinese (Il figlio dell’altra), un’altra cosa di cui non voglio sapere niente (La scelta di Barbara)
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