L’Uomo nell’ombra – Le sue prigioni
Al termine della proiezione di L’Uomo nell’ombra (The Ghost writer) c’è poco da dire: si tratta di un film eloquente e magnifico, il capolavoro sublime di un maestro del genere, anche se a volte fatico a definire il genere di Roman Polanski.
La perfetta forma stilistica ideata è una macchina a orologeria che lascia di stucco: dalla sceneggiatura meravigliosamente adattata insieme all’autore del romanzo da cui è tratta (il Robert Harris di Fatherland), alla messa in scena e la scenografia (la casa dell’ex Primo Ministro è un perfetto mix di lusso e stile minimale) fino – ma in effetti, tornando – allo humour di cui è intriso il film, strozzandoti con la suspense senza mai lasciare la possibilità di staccare gli occhi dallo schermo, fino a improvvisi cali di tensione garantiti da uno spirito divertente e divertito. Altrettanto impagabile è la colonna sonora, elemento cardine nel creare un’atmosfera che ti si attorciglia addosso e non ti lascia andare.
Nota a parte per gli attori, splendidi e splendidamente diretti, soprattutto pensando che alcuni sembravano fuori ruolo come James Belushi e Kim Cattrall ma comunque efficaci. Oltre alla bravura di Ewan McGregor – con cui finalmente faccio pace dopo Sogni e Delitti, Angeli e demoni, Sex List e Amelia (che non ho visto ma immagino una vera merda, evviva il pregiudizio) – segnalo Olivia Williams, in passato per me il quasi unico motivo per guardare la serie Dollhouse – oltre a sperare di rivedere Eliza Dushzu in calze a rete e minigonna di pelle nera.


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Oh gesù. Ma abbiamo visto lo stesso film?Io l'ho trovato davvero inutile, quasi diretto senza ispirazione.Mah insomma, Polanski poteva anche non farlo.
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grandissimo film. Jim Belushi per poco non lo riconoscevo… ma che interpretazione! Poche parole, una manciata di inquadratura ma è perfetto.
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ciaoE' la prima volta che scivo un commento sul tuo blog..spesso ti leggo perchè ritengo interessante e mai banale il tuo punto di vista, tuttavia è veramente incredibile che tu abbia trovato così tante qualità nel film di Polanski.Io ho trovato il film pretenzioso e un pò furbetto. Pieno di luoghi comuni, di scene mal girate o rimontate alla buona e la suspense non è mai cresciuta, tanto era zoppo l'ingranaggio narrativo.Personalmente devo dire, sono uscita dal cinema molto delusa..
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@neimariestremi: a rafforzare la tuaincredulità ci terrei ad aggiungere che a me polansky non è mai piaciuto, l'ho sempre considerato uno della banda dei sopravvalutati registi europei, invece questo film mi ha colpito positivamente. Torna a trovarmi
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