Glass Onion: Knives Out, recensione, migliori frasi e citazioni
Glass Onion: Knives Out è un film di Rian Johnson, con Daniel Craig, Dave Bautista, Edward Norton, Janelle Monáe, Kathryn Hahn, Kate Hudson e sarà nei cinema dal 23 novembre e poi su Netflix dal 23 dicembre 2022.
Per il secondo capitolo del suo Knives out, intitolato Glass Onion, Rian Johnson aveva voglia di sbeffeggiare i cafoni arricchiti della new economy e la pittoresca fauna cresciuta intorno a loro. Ne esce fuori una satira del nostro tempo e dei ricchi che ci meritiamo in questi anni di oscurantismo condiviso via social.

Il Poirot che ci meritiamo, Benoit Blanc (Daniel “Ero Bond” Craig), si imbuca in una weekend per pochi intimi sull’isola privata di Miles Bron (Edward Norton), incrocio tra Elon Musk, Jeff Bezos e un venditore di sigarette al porto di Napoli. Con lui Claire Debella (governatrice di un non meglio precisato Stato degli USA e interpretata da Kathryn Hahn), lo scienziato Lionel Toussaint (con l’affascinante zazzera di Leslie Odom Jr.), l’ex modella Birdie Jay (Kate Hudson) e l’influencer di Twitch Duke Cody (Dave Bautista). A completare il quadro c’è l’ex socia di Bron, Cassandra Brand (la meravigliosa Janelle Monáe), Peg l’assistente di Birdie (Jessica Henwick) e la compagna di Duke, Whiskey (Madelyn Cline).

La lista racconta uno zoo estrapolato direttamente dalle pagine di gossip e i topic trend dei social network; poi guardando dentro questo Glass Onion, lo scenario peggiora ancora. Johnson mette in scena lo stupidario da new economy, ragazzini arricchiti troppo presto che non sanno parlare, non sanno pensare, figurarsi se riescono a stare in equilibrio sulle spalle dei giganti, vip falliti, politici dementi che inseguono i like, tra rintocchi dell’orologio composti da Philip Glass, foil surf (chissà se sapremo mai cosa cazzo sia), bevendo bibite prodotte da Jared Leto e qualcosa dimentico. E sarebbe divertente se poi il gruppo di amici che si fa chiamare “i disgregatori” non fosse altro che un’associazione a delinquere per continuare ad arricchirsi al grido del “tanto peggio tanto meglio”. E scusate se inizio a pensare alle sempre più frequenti crisi finanziarie che moltiplicano i ricconi e anche i poveracci.
Ammirabile la forza polemica di questo Glass Onion, un po’ meno se iniziamo a pensare che dovrebbe essere un prodotto di intrattenimento. Rian Johnson gioca con i trucchi visivi e cerca di movimentare una storia che sostanzialmente si svolge in tre ambienti, fa saltare fuori dal nulla un Ethan Hawke, dibatte sugli effimeri destini di questo scorcio di millennio. Ma il film? Gigioneggia, ma francamente il mistero e la sua risoluzione è ben poca cosa, fino al delirio finale, una voluptas di distruzione che mi ha ricordato The Menu o la corsa verso l’auto-estinzione di Don’t look up.
Poteva andare meglio.
** Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio
Miglori frasi e citazioni di Glass Onion
Distruggiamo per vincere. Duke
Voglio essere citato nella stessa frase della Gioconda. Miles
Sono in politica lo sai? Non scrivo mai email che non vorrei vedere pubblicate sul New York Times. Claire Debella
Sto cercando di cambiare l’informazione, non posso avere il karma del viagra da rinoceronte tra i piedi. Miles
Io posso pelare qualche strato, arrivare fino a un certo punto, ma solo una persona può dirci cosa è successa a Cassandra Brand. Blanc
Inspiritarci, non è una vera parola. Blanc
Birdie: È geniale per quanto è stupido.
Blanc: No, è solo stupido.
Voi mentireste per una bugia ma non mentireste per la verità. Helen
Mi dispiace Helen, le ho dato la verità ma la mia giurisdizione finisce qui. Blanc
Disgregazione! Blanc
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