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Insidious 2, l’estate horror è proprio un orrore

insidious 2Mi capita spesso di vedere film horror, mia moglie è una fan del genere e ciò fa anche di me un fan del genere. Non è vero, ma spero che abbiate colto la citazione.
Però adoro James Wan, mi è piaciuto Insidious, Saw (solo il primo) e soprattutto The Conjuring che considero uno dei migliori horror degli ultimi anni.

Beh, Insidious 2 comincia da dove avevamo lasciato Josh (Patrick Wilson) e la sua famiglia, la moglie sexy in depressione post parto (Rose Byrne) che costringe Josh a farsi le pugnette sotto la doccia come Kevin Spacey in American Beauty.

Josh, lapuoi annusare, ma non la puoi toccare. Ti farò impazzire dal desiderio, vedrai gli spiriti, i fantasmi e pure i demoni
Josh, la puoi annusare, ma non la puoi toccare. Ti farò impazzire dal desiderio, vedrai gli spiriti, i fantasmi e pure i demoni

Tra l’altro, l’uomo è giustificato se si fa qualche sega: è appena rientrato da un’esperienza extracorporea nel mondo di tenebra non umano abitato da spiriti, mostri, demoni, parassiti e ho finito i sostantivi. Da quel viaggio, Josh ha portato qualcosa con sé. Prima, nel prologo abbiamo visto proprio Josh bambino che mostrava gli stessi problemi del figlio Dalton: nel sonno era in grado di viaggiare e recarsi in questo cuore di tenebra. Chiamata dalla madre di Josh, la sensitiva Elise (Lin Shaye) percepisce il male che cercava di prendere il ragazzino e decide di seppellire questo potere con l’ipnosi nel subconscio di Josh, in modo che non possa più andare a trovare queste creature bestiali. Come abbiamo visto nel primo capitolo, da adulto e con una famiglia tutta sua, Josh torna nel mondo ultraterreno per salvare il figlio, ma ha portato un demone con sé, un’assassina seriale che aveva plagiato anche il figlio, Parker, costringendolo a vestirsi da bambina e farsi chiamare Marilyn. Trasferitisi nella casa della madre di Josh, dove tutto iniziò, i membri della famiglia devono affrontare lo stesso demone.

Sebbene Insidious appartenga al filone della casa stregata, il Male che ne è protagonista è legato ai personaggi, soprattutto a Josh, che affronta lo stessa creatura che aveva provato ad attaccarlo in passato. Il secondo capitolo conferma quanto di buono pensavo di James Wan: inquadrature mai banali, piani sequenza, una mano sicura. Però Insidious 2 si muove troppo su canoni consueti senza mai riuscire a colpire a fondo e regalare quel brivido che cercavo nelle torride notti di questa estate 2015. Effetto sorpresa, corpi che appaio dove un momento prima non c’erano, l’uso di giocattoli meccanici che improvvisamente si mettono in funzione, le immagini con videocamere amatoriali (Oren Peli di Paranormal Activity produce), però il tutto senza mai instillare del puro terrore.

Inoltre, Wan non esita ad alimentare un dubbio che mi è venuto guardando anche Babadook: ma perché nei film horror la gente terrorizzata da mostri e fantasmi guarda continuamente i film horror in televisione? Sarebbe da chiedersi anche perché, chi vede fantasmi, mostri e quant’altro, tenda a vivere in abitazioni con i paralumi rossi o le lampadine che funzionano male con strane figure disegnate su vetrate e pareti. Se l’impianto elettrico è a posto, la casa è minimal con un design molto sobrio e nella cantina è tutto in ordine e pulito allora niente mostri. Ma non sarà colpa dell’arredamento?

Una cosa la devo dire: la media dei film horror sono decenti per due terzi poi si sputtanano alla fine. La delusione delle aspettative, ad esempio, oppure semplicemente si sono spinti in posti troppo lontani da cui è impossibile tornare mantenendo un senso. Invece, Insidous 2 è sputtanato per due terzi, poi si riprende sul finale, quando i due mondi, quello umano e quello “demoniaco”, si sovrappongono, come le linee temporali, quella attuale con il doppio Josh, quello buono e quello cattivo, e quella del 1986. Qui il film si riprende. Dopo il finale, c’è un’altra scena, in cui i due assistenti di Elise, Specs e Tucker, con l’aiuto dello spirito della sensitiva si recano da un’altra giovane ragazza che mostra i sintomi di Josh e Dalton; Elise, guardando oltre di lei, urla “O. Mio. Dio.”. O mio dio che cazzo hai fatto James Wan. La prossima volta, fatte ‘nesperienza extracorporea, possibilmente ar cesso.

fightclub** Ragazzi, state commettendo un grosso sbaglio.

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