John Wick 4: recensione, migliori frasi e citazioni
John Wick 4 è l’epilogo della saga con Keanu Reeves, iniziata per colpa di un cane e girata con maestria da un Chad, Chad Stahelski.
John Wick 4 è il sequel della saga con Keanu Reeves: a 58 anni, l’uomo che è stato Neo, Buddha, il figlio del Diavolo, Constantine il bestemmiatore, Johnny Utah il traditore di Patrick Swayze, si è fatto succhiare il sangue da Monica Bellucci e ha fatto sesso a tre con Ana de Armas e Lorenza Izzo, insomma proprio l’ex Sad Keanu, il mangiatore solitario di pizze, l’uomo che quando prende la metropolitana il web piange, insomma Keanu Reeves mena ancora forte grazie anche a un tamarro che ha rivitalizzato il genere, Chad Stahelski, che non è Gareth Evans, ma è quanto passa il convento da questa parte del globo terraqueo.
Trascorsa mezz’ora o poco più di John Wick 4 abbiamo già attraversato il mondo: Giordania (ce doveva esse’ un arabo cattivo in quattro film eh), New York, Osaka, poi alla fine dei 170 minuti di durata del John Wick più lungo i nostri eroi faranno un passaggio anche a Berlino e Parigi.

La saga del vendicatore di cani assassinati torna con un quarto capitolo enorme per la consistenza delle scene di azione, diciamolo, il core business dell’azienda. Ci sono almeno due sequenze action lunghissime e tesissime, dove Keanu Reeves, a 58 anni, ancora le molla forti. Un duello con i nunchaku in una galleria di cristalli, specchi e vetri, con reminiscenze di una sequenza analoga nel 2 o nel 3 o forse era una in James Bond; poi c’è una monumentale sparatoria sotto al Sacro Cuore, che fa molto videogame da sala giochi, un Kung Fu Master in cui devi prendere a scazzottate e pistolettate una serie di bulli senza faccia che servono solo da carne di macello. Poi una spettacolare sfida con le auto sotto l’arco di Trionfo e la chiusura con un duello all’alba stile XVIII secolo, vagamente kubrickiano.
In tutto questo, grazie alla durata monstre e alcune venature nelle scenografie e le luci molto alla Blade Runner versione Villeneuve, John Wick 4 riesce ad essere un film corale, con Fishburne che ritira i completi di John alla tintoria, Winston che spara citazioni di Zafron, Clancy Brown che riesce a dire “ne resterà solo uno”, Bill Skarsgard che dimostra ancora una volta il suo talento, un Donnie Yen killer Daredevil, Hiroyuki Sanada che dimostra ancora una volta di essere lo Sean Bean orientale. In più c’è un tipo che ripete Io sono Klaus come fosse un Groot qualsiasi e uno Scott Adkins quasi cartoonesco.

Io mi sono divertito tanto, rimasto col fiato sospeso per quasi due terzi del film, ciò non toglie che alcuni passaggi tamarri potevano essere tagliati in maniera indolore. Un po’ tamarra anche la scena dopo i titoli di coda, che non so se anticipa lo spin off-serie tv Ballerina con Ana de Armas, ma vi darà un po’ di soddisfazione.
PS: Lance Reddick è scomparso pochi giorni dopo l’anteprima di questo film, un ironico gioco del destino o che ci ha tolto un grande caratterista.
Ecco le migliori frasi e citazioni di John Wick 4
Migliori frasi e citazioni di John Wick 4
Non possiamo sfuggire a ciò che siamo, non possiamo sfuggire alla Tavola.
Il modo in cui farai una cosa è il modo in cui farai tutto. La prima e ultima regola della vita. Marchese
Nelle seconde opportunità si rifugiano i falliti. Marchese
Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi. Winston
Non servono gli occhi per vedere la giusta strada. Caine
Messaggero: La carneficina a Osaka non era necessaria.
Marchese: la carneficina a Osaka era lo scopo.
Meglio prima che poi
Ci sono tre tipi di persone al mondo. Quelli che hanno un motivo per vivere, quelli che hanno un motivo per morire, quelli che hanno un motivo per uccidere. Il Marchese
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