Supernova, recensione
Si apre e si chiude sotto un cielo stellato Supernova, il film di Harry Macqueen con Colin Firth e Stanley Tucci, presentato alla 15esima Festa del Cinema di Roma.
Sam e Tusker si amano, convivono, sono uomini di successo nel loro lavoro (Sam è un pianista, Tusker uno scrittore), ma ormai da tempo la malattia è entrata nelle loro vite: Tusker soffre di demenza senile, Sam si prende amorevolmente cura di lui.
Supernova è un film su una storia d’amore, con due innamorati che dormono abbracciati, vivono piccoli grandi momenti di tenerezza, sorridono insieme alle avversità, litigano, si baciano, soprattutto Sam bacia la pelata di Tusker come Blanc quella di Bathez.
I due partono per un viaggio con il camper, la meta è il lago dove trascorsero la prima vacanza insieme, mentre nel cuore di uno dei due monta una decisione difficile da prendere.
Colin Firth (Sam) e Stanley Tucci (Tusker) sono superlativi, i momenti per commuoversi non mancheranno, io ho pensato spesso a pensare a Ella & John – The Leisure Seeker di Virzì, senz’altro più riuscito quest’ultimo, con i suo approccio minimale, semplice, come una notte a guardar le stelle.
Supernova uscirà in Italia il prossimo 27 novembre 2020.
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