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The Americans 5 – Recap premiere di stagione Amber Waves: recensione, frasi e altre spie russe

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Gli americani nati nella Russia dei Soviet sono tornati lo scorso 7 marzo 2017: Elizabeth e Philip, Paige e suo fratello scemo, e poi l’agente FBI pluridecorato che vive a dieci metri dal nemico. La premiere della penultima stagione di The Americans illumina la strada sul percorso che prenderà. Amber Waves si muove su due linee di trama: le consuete missioni con base operativa a Washington dei Jennings e uno sguardo più attento all’Unione Sovietica degli anni Ottanta. L’apertura dell’episodio mette a confronto diretto l’opulenza degli States (campi coltivati carichi di grano che hanno la fotografia di una pubblicità d’epoca) con la terra arida nella Madre Russia dove la gente comune fa la fame. 

La quinta stagione di The Americans segue la nuova “vecchia” vita di Oleg Burov (Costa Ronin): tornato a Mosca per stare vicino alla mamma, lavorerà in un dipartimento del KGB che lotta contro la corruzione che si propaga come una piaga dentro l’apparato comunista sovietico; qualche ammiccamento del suo nuovo capo lascia intendere che forse la malattia affonda le due radici fin dentro la sua famiglia.

Back in the USA ci presentano due studenti: Pasha e Tuan, Il primo è il figlio di una coppia di fuoriusciti sovietici che hanno chiesto asilo politico agli USA. In URSS il capofamiglia era un esperto di agricoltura. L’altro ragazzo ha due finti genitori, Philip (Matthew Rhys) ed Elizabeth (Keri Russell) per l’appunto che interpretano una coppia di assistenti di volo. Il giovane cerca di prendere Pasha sotto la sua ala protettiva per aiutarlo a integrarsi. Durante una cena di famiglia con i Jennings, il padre di Pasha si lascia andare a commenti su come vanno realmente le cose in Russia: negozi vuoti, campi aridi, tre famiglie che condividono lo stesso appartamento. E se Philip ed Elizabeth tacciano di ingratitudine le accuse dell’uomo, che secondo loro ha dimenticato troppo facilmente le angustie del dopo guerra, il confronto con la coppia di esuli gioca per loro il catartico ruolo dello specchio dove inquadrare le difficoltà di ambientamento di adolescenti problematici: quelli trapiantati in un paese straniero e quelli che scoprono che i loro genitori americani sono in verità i loro amorevoli genitori sovietici che giocano nottetempo alla Guerra Fredda.

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Mentre papà e mamma interpretano le spie con la loro amorevole famiglia finta, Paige cena con il nemico, Stan “FBI” Beeman (Noah Emmerich) e suo figlio. Precedentemente, ancora sotto shock dopo aver subito un tentativo di aggressione e visto massacrare due sconosciuti, la ragazza inizia un addestramento base di autodifesa sotto la guida della madre.

L’episodio gira intorno alla missione che Gabriel affida a Phillip ed Elizabeth: riesumare il corpo di William morto alla fine della quarta stagione dopo essersi contagiato volontariamente con la febbre virale che aveva trafugato. I nostri eroi devono prelevare un pezzo di tessuto dal cadavere per estrarre il virus supersegreto degli amerigani. Gabriel dà loro le coordinate del punto esatto dove è stato seppellito e iniziano il recupero. Segue il più bel pezzo di anti-televisione degli ultimi anni: assistiamo all’accurata esposizione delle operazioni di scavo con tre spie russe che nottetempo scavano una buca su una collinetta dietro una base supersegreta degli amerigani, tre metri e mezzo di buca, finché Hans non si ferisce e inavvertitamente si infetta con il cadavere. Con una freddezza acuminata come una bottiglia di vodka rotta, i Jennings liquidano con un colpo alla testa l’alleato che avevano formato e cresciuto in tutti questi anni.

Ciò mi rimanda al giovane Tuan di cui ho accennato sopra: adolescente che mette la sua vita in gioco per la causa sovietica. La sua casa è vuota, sembra l’ennesima copertura, viene naturale domandarsi chi siano i suoi genitori, chi si occupi di lui.

Sempre in tema di genitorialità perduta, finta o combattuta, il figlio illegittimo di Phillip sta per raggiungere gli Stati Uniti. Capito perché Trump vuole alzare un muro?

Le migliori frasi e citazioni di Amber Waves – The Americans 5×1

Il problema nel puntare i piedi è che poi devi cedere. (Stan Beeman)

Non puoi avere paura di essere colpita e non puoi avere paura di colpire, mai. Non vuoi farti del male? Devi essere disposta a fare di tutto per proteggerti. (Elizabeth Jennings)

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