The Covenant
The Covenant (Guy Ritchie’s The Covenant) è un film di Guy Ritchie con Jake Gyllenhaal.
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The Covenant (Guy Ritchie’s The Covenant) è un film di Guy Ritchie con Jake Gyllenhaal.
Spider-Man Far From Home porta i personaggi “lontano da casa”, tra Venezia, Praga e Berlino. Il tono è quello dei teen movie anni Ottanta, i problemi sono quelli di chi si apre al mondo, adolescenti costretti a essere sempre più coscienti di se stessi e di ciò che li circonda per merito (o colpa) dei social network, che vanno in vacanza e vogliono rimorchiare, vivono i primi piccoli flirt con le compagne di classe, in fretta diventano l’amore della vita, un fuoco che subito si spegne.
Enemy è la storia di un errore o di uno scherzo del destino, della mente o della genetica. Il professore universitario Adam Bell scopre casualmente che esiste un suo sosia, un attore di nome Anthony St. Claire, perfettamente uguale a lui, tant’è che anche lui è interpretato da Jake Gyllenhaal. L’affare si ingrossa. Adam Jake Gyllenhaal Inizia a spiare Anthony Jake Gyllenhaal e non c’è nessun tipo di paradosso spazio-temporale, l’universo non implode su se stesso. Adam è sconvolto dall’esistenza di una sua copia e chiede un incontro; Anthony dapprima è infastidito, ma poi inizia a esplorare le possibilità, tipo trombarsi la donna di Adam, che è appunto interpretata da di Denis Villeneuve. (Tra l’altro in quanto a femmine Anthony non è messo male visto che sta con Sarah Gadon alias Helen, alias musa di Cronenberg dettaglio non da poco, nel film è incinta ma vi assicuro che attizza uguale).
Lo ha scritto e diretto Tom Ford, che una volta disegnava giacche, pantaloni e orribili sahariane che poi rivendeva alle riccone della Fifth Avenue per coprire i loro culi grassi e oggi sceglie Amy Adams per essere la sua protagonista. Amy non è grassa, è bona come il fegato alla vicentina, perché lei è di Vicenza ma questa è un’altra storia.
Boxare con rabbia ti svuota due volte più in fretta Saresti piaciuto a mia moglie Fermare i pugni con la faccia non è difesa Il mio compito è quello di … Continua la lettura di Migliori frasi, battute e citazioni di Southpaw
Venti minuti dopo l’inizio di Southpaw (in rotazione in questi giorni su Sky Cinema), il film di Antoine Fuqua con Jake Gyllenhaal, la parabola del protagonista appare chiara fin dall’inizio. Successo, … Continua la lettura di Southpaw: Volevo essere Rocky
Prisoners è un film scritto da un pazzo e malato e straordinario autore che risponde al nome di Aaron Gazinowsky e diretta con piglio psicopatico e documentaristico da Denis Villeneuve.
Lo so che ve lo state chiedendo. Ma il film? Credo sappiate tutto, Jake è Lou, un essere che vive di espedienti in una Los Angeles notturna, un buco nero che ingoia le anime e le vite. Sparatorie, incidenti. Quella di Lou rapina, ruba rame, poi una sera si ferma per vedere un incidente. Avete presente quei vecchi che sono fermi al bordo della strada, quando c’è un incidente o dei lavori in corso? Oppure quelli che sono in auto e rallentano per vedere tra i rottami di un’auto dilaniata? Be Lou è così, si ferma e scopre un mondo: ci sono giornalisti che corrono per la città cercando e annusando la morte e il sangue e la merda e le tragedie. Lou vi si trova bene in tutte queste cose e decide che fa per lui.
Forse i Maya hanno ragione. Siamo quasi alla fine del mondo. Tutto sembra una sbiadita copia di qualcosa visto o sentito in passato. Prendete il mondo del cinema, alla disperata … Continua la lettura di Visioni successive/End of watch (scusate, non mi è venuto un titolo migliore)
Che cosa mi ha spinto a guardare l’ennesima commedia romantica, genere che d’altra parte detesto sgarbatamente? Le poppe di Anne Hathaway che si vedono in Amore e altri rimedi/Love and … Continua la lettura di Visioni (di molto) successive – Le poppe di Anne Hathaway (ho sempre sognato scriverlo)