Senza scadere nei luoghi comuni della commedia italiana dei buoni sentimenti, il merito di Io sono Tempesta è raccontare un’emotività e un’umanità “altra”: non c’è la bontà d’animo dei poveracci, non c’è il ricco cattivo che si ravvede. Ciò che interessa a Luchetti (e in parte a Germano la cui impronta sul personaggio è decisiva) è esplorare quella zona d’ombra in cui i poveri aspirano ad essere come i ricchi, a caccia della comprensione del meccanismo che si nasconde dietro il successo.
Il giovane favoloso è esattamente il film su Leopardi che mi sarei aspettato dalla professoressa di italiano del mio liceo: pedante e didascalico, l’unico cambio di passo è proprio nei momenti più visionari, come nella sequenza sul Dialogo della Natura e di un islandese, quando un’enorme statua di sabbia troneggia sull’Uomo, declamando la sua indifferenza ai destini dell’umanità.
Germano è bravo, ma non ci vivrei. Ogni volta che lo vedo, penso che Elio Germano interpreta sempre lo stesso personaggio. Sta capoccia agitata la testa, le urla, ammazza quanto … Continua la lettura di Sette cose su Alaska ed Elio Germano che penso dobbiate sapere
Ancora un film su James Bond… A quanti siamo arrivati? Perfino Daniel Craig si è rotto le scatole… E lui lo fanno ricco… pensa io. (Lucia, Verona) Spectre è il … Continua la lettura di Frequently Asked Questions about Friday ovvero Coccinema consigliami un film per il weekend: 6 novembre
Quando il pullman degli arrestati alla scuola Diaz imbocca il tunnel tra le montagne liguri, provi un senso di sollievo. Per la prima volta Daniele Vicari ti lascia respirare. Poi … Continua la lettura di Prima visione – Povero Diaz, Duca della Vittoria