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Andor – A Star Wars television series: recensione e migliori frasi

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Andor è la serie tv ambientata nell’universo di Star Wars, creata da Tony Gilroy, con un ricchissimo cast che comprende Diego Luna, Stellan Skarsgård e Andy Serkis. Andor è composta da 12 episodi ed è disponibile su Disney+.

Iniziamo con la recensione di Andor, alla fine le migliori frasi e citazioni.


Avete presente quando Luke Skywalker, il contadino di Tatooine con la passione per il volo, fa saltare in aria quell’enorme astronave a forma di pianeta, senza aver mai guidato prima un X-Wing? Prima venne quell’affaraccio brutto della liberazione della principessa Leila, in possesso dei piani dell’astronave di cui sopra – che tra l’altro si chiamava La Morte Nera -, e che accese la storia di Rogue One, quando un gruppo di ribelli rubò i piani di costruzione della Morte Nera che al mercato il padre di Jyn “Stellina” Erso comprò. Però lì, già c’erano i ribelli e allora, alla fiera dell’Est, Disney per due soldi (ok, forse qualcosa di più) ingaggiò Tony Gilroy e gli chiese di raccontare tutto quello che accadde prima di Rogue One, di come un manipolo di sbandati, reietti, banditi decise di opporsi alla più potente forza della galassia lontana lontana: l’Impero di Palpatine – Lord Sidious.

Per due soldi (ok, forse qualcosa di più) nacque Andor, la serie tv di Disney+ sulla nascita della Ribellione e di come lo sbandato, mezzo ladro, contrabbandiere Andor Cassian decise di sollevarsi contro l’Impero. Andor è una spy story, innervata con sottotrame di sotterfugi politici, tradizioni planetarie da perpetrare, sacrifici immensi per solo scalfire la sicurezza del dominio Sith. È proprio la complessità della storia – forse meglio – delle storie narrate da Gilroy a rendere Andor una serie tv tanto speciale.

Siamo nell’universo serial-cinematografico di Star Wars, ma per tutti i 12 episodi di Andor non vedremo Jedi, Sith, spade laser, non sentiremo mai nominare la Forza, androidi e robottini poca roba (ma rispetto per B2EMO), così come gli alieni, mentre le battaglie spaziali arrivano tipo all’11esima puntata, quando ci spiegheranno come funziona un raggio traente – a proposito iniziate a segnare raggio traente, poi ne riparliamo. Invece avremo un sacco di bugie, strategie, fango, sangue, esplosioni, sotterfugi, fughe precipitose, tradimenti, intrighi. L’atmosfera spy rende Andor assolutamente peculiare e affascinate, sembra uscita da un altro universo televisivo, forse un’altra era. I film di Star Wars? Trilogia prequel? Quella Classica? I sequel? Ce ne sono pochissime tracce, quasi nessun riferimento, riconosciamo Mon Mothma (Genevieve O’Reilly), a cui spetta il difficile compito di foraggiare finanziariamente la ribellione, e Saw Gerrera, il braccio armato, interpretato da un sempre più folle Forest Whitaker.

La ricchezza delle sotto trame rende anche difficile fare un riepilogo. C’è Andor, il nostro protagonista, interpretato da Diego Luna. Ne conosciamo la storia: il suo pianeta di origine fu distrutto dall’impero, lui era bambino e fu salvato da Maarva (Fiona Shaw) e si trasferì con lei su Ferrix. Lo incontriamo adulto su Morlana One, mentre in un bordello cerca notizie della sorella. Bordello, continuate a prendere appunti. La sua ricerca finisce a schifio e ammazza due tizi che assomigliano ai fustigatori del Fuoco Norreno (ok mi sto perdendo). Lo inseguono, deve fuggire, per farlo entra in contatto con il misterioso Luthen Rael (Stellan Skarsgård). L’uomo gli propone un affare: aiutare la ribellione a rapinare gli stipendi imperiali su Aldhani. L’attentato-rapina va a buon fine, Cassian scappa e si va a godere il bottino al mare. Al mare, segnate anche questo. A causa della storiaccia brutta su Aldhani (la gente non pagata tende a innervosirsi), il controspionaggio interno dell’impero organizza le contromisure, non senza dissidi interni. Scopriamo così i funzionari dei servizi segreti a caccia ad Andor. Qualcuno sospetta che sia l’inizio di qualcosa, questo qualcuno è Dedra Meero interpretata da Denise Gough, il cui capo, non mi ricordo come si chiama, ha le rughe e la faccia di Anton Lesser. Qui c’è tutta la parte che racconta la burocrazia, i documenti elaborati, le strategie di controspionaggio – segnate controspionaggio.

Qualcuno ha parlato di Mon Mothma? È una senatrice, trama, sposta soldi, ma a un certo punto fa il passo più lungo della gamba ed è costretta a venire a patti con una specie di strozzino – segnate strozzino – che le propone un matrimonio di convenienza tra i rispettivi figli per far sparire le tracce degli spostamenti di denaro che potrebbero rivelare la sua identità segreta: quella di finanziatrice della ribellione. Finanza, segnate e mettete da parte. Il contatto di Mon Mothma è Luthen, commerciante di anticaglie interplanetarie – praticamente un antiquario (segnate antiquario) – il vero braccio operativo della ribellione nella fase embrionale della sua attività.

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Ricordate che questa sarebbe una serie tv su Andor? Viene arrestato mentre stava al mare cercando un telefono per chiamare mamma. Lo acchiappano e processano in cinque minuti e lo spediscono in galera – capito la giustizia dell’impero? Veloce, equanime, senza pietà -. Così scopriamo le prigioni: i detenuti sono costretti a costruire misteriosi pezzi per un non meglio identificato armamento speciale. Praticamente i lavori forzati – segnate lavori forzati.

Fin qui qualcosa ho dimenticato. Ognuno di questi personaggi si trova a indossare una maschera diversa rispetto al contesto in cui opera: mente, tratta, usa la violenza, ognuno è colorato secondo una particolare palette di grigi, ma il quadro generale non lo è. Il mondo di Andor è variegato, stimolante, intrecciato a doppio filo, ne tagli uno da una parte della galassia, qualcuno muore dal lato opposto e le conseguenze sono imprevedibili. Come la storia di Syril Karn, interpretato da Kyle Soller, vice ispettore della corporazione Pre-Mor, un’organizzazione di sicurezza che lavora per l’Impero, fu il primo dare la caccia ad Andor, a fallire, a ritrovarsi a cenare tutte le sere con la madre oppressiva e castrante (segnate, cenare con la mamma oppressiva e castrante), guardare il telegiornale (segnate, guardare il telegiornale) e pensare continuamente ad Andor, a come gli ha rovinato la vita e come fare per riprendersela – la sua vita.

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Senatrici milf ne abbiamo?

Le sfaccettature dei personaggi sono inserite in un prisma quasi inedito per Star Wars. C’è dentro la vita vera. Prigioni trasformate in catene di montaggio per gli armamenti dell’Impero; telegiornali da vedere la sera a cena; antiquari-partigiani; burocrazia; guai finanziari; una sorta di agenzia delle entrate che controlla come spendono i soldi i privati cittadini; autisti spioni; mariti dediti al gioco d’azzardo; ribelli omosessuali e ribelli che fanno il doppio gioco e doppio giochisti idealisti. Così come scopriamo tradizioni, ritualità, stili di vita sui pianeti di Ferrix, Aldhani, Morlana One come non ne abbiamo mai visti prima. C’è tutto un mondo reale dentro la finzione di Star Wars che non avremmo mai visto se non grazie a Tony Gilroy.

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Benvenuti a casa Saw Gerrera

Per riuscire a restituire tutta questa complessità, sono necessarie due cose: le penne e le facce. Alla prima voce bastano due nomi: il già citato Tony Gilroy, in precedenza dietro a Rogue One, e Beau Willimon, lo sceneggiatore di House of cards. Sono loro alla tastiera e descrivono questo mondo. Per le facce, Andor vanta un cast incredibile. I nomi li ho già fatti e li scrivo di nuovo volentieri: Diego Luna, Stellan Skarsgård, Kyle Soller, Genevieve O’Reilly, Denise Gough, Adria Arjona (quota gnocca della serie), Fiona Shaw, Anton Lasser, Andy Serkis, Ebon Moss-Bachrach (Il cugino matto di The Bear), Robert Emms, Alex Lawther (quello di The End of th F*** World) Faye Marsay (ricordate l’Orfana che si allena con Arja durante la sua permanenza nella  Casa del Bianco e del Nero a Braavos?). Certo, niente stelle di prima grandezza, ma una galassia di volti visti tante volte negli ultimi anni, professionisti di qualità che non consegnano mai un lavoro meno che eccellente. Una citazione meritano anche i tre registi di Andor: Toby Haynes, Susanna White, Benjamin Caron.

La sensazione è che, al momento, nessuno meglio di Tony Gilroy abbia idea su quale direzione debba prendere l’universo di Star Wars. Io scrivo qui: date tutto a lui e finiamola qui. Io prendo i popcorn.

E ora, le migliori frasi e citazioni di Andor. 

Migliori frasi e citazioni di Andor

Hanno mai fabbricato un’arma che non sia stata usata? Luthen

Se non sei disposa a mettere in discussione la tua coscienza, arrenditi e fatti da parte. Luthen

Perrin: Se non fai niente di male cosa hai da temere?
Tay: Io ho paura delle tua definizione di male. 

Stiamo combattendo contro l’oscurità.

-Quante guardie ci sono su ogni livello?
-Non sono mai più di 12.

Preferisco morire cercando di sconfiggerli piuttosto che vivere dandogli quello che vogliono. Andor

Non morire senza opporre resistenza. Andor

Calma, gentilezza, affetti, amore. Ho rinunciato alla pace interiore per rendere la mia mente un luogo pieno di ombre. Condivido i miei sogni con i fantasmi e mi sveglio la mattina pensando alla scelta fatta 15 anni fa e c’è un’unica conclusione: sono dannato per quel che faccio. La mia rabbia, il mio ego, la mia riluttanza a sottomettermi, la mia brama di combattere mi hanno messo su una strada da cui non c’è via di scampo. Volevo essere un salvatore contro l’ingiustizia senza considerare il costo e quando ho guardato giù non c’era più terreno sotto i miei piedi. Qual è il mio sacrificio? Sono condannato a usare i metodi del mio nemico, per sconfiggerlo brucio la mia integrità per il futuro di qualcun altro. Brucio la mia vita per far sorgere un’alba che so che non vedrò mai e lego che ha iniziato questa battaglia non avrà mai uno specchio o un pubblico o un barlume di gratitudine. Quindi che cosa sacrifico? Qualsiasi cosa. Resterai con me Lonni, mi serve ogni eroe possibile.

Lei non è qui Bix, lei è nella pietra. 

Gerrera: 30 uomini.
Luthen: Per un bene superiore.
Gerrera: Chiamiamolo guerra.

L’uomo attento ai dettagli è più benedetto che maledetto.

Dopo pranzo sono più lenti. Ufficiale imperiale

-Prigionieri?
-Non oggi.

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