X – A Sexy Horror Story
La curiosità verso X- A Sexy Horror Story nasce da quella verso il suo regista – l’emergente e promettente Ti West – e dal cast con tre attrici davvero sexy come Mia Goth, Jenna Ortega (che arriva dalla scuderia Disney, povero Pillon) e la boombastica Brittany Snow impegnate nelle riprese di un film porno in una fattoria. Potete facilmente immaginare che presto finisce tutto a schifio, del resto il titolo è X- A Sexy Horror Story. Ciò frammezzato da discreti turgori subombelicali causati da un paio di scene abbastanza sexy – del resto il titolo è X- A Sexy Horror Story.
Ti West si è rivelato dirigendo The House of the Devil, The Innkeepers e The Sacrament (questi ultimi sono su Prime Video), oltre ad aver co-sceneggiato You’re Next di Adam Wingard. Quindi l’interesse verso X- A Sexy Horror Story era notevole come dimostra l’affollata anteprima stampa romana organizzata da Midnight Factory, distributori in Italia, dove il film arriverà il 14 luglio 2022.
Ma come è X- A Sexy Horror Story? È un horror dai meccanismi abbastanza collaudati, sia a livello visivo che narrativo, ma insolito per come affronta alcuni temi che gli stanno a cuore, che coinvolgono il sesso, i rapporti di potere che instaura e l’effetto della libertà sessuale in un paese fortemente puritano come gli Stati Uniti d’America.
È l’anno del Signore 1979, siamo in Texas, nazione nata usurpando con la forza la terra al Messico, da parte di una popolazione di origine irlandese-scozzese che secoli prima aveva rubato la terra agli irlandesi, un mondo violento come la cronaca di tutti i giorni dimostra. È anche la terra dei Friedkin proprietari della Roma, ma questa è tutta un’altra storia. È qui che Wayne, produttore di spettacoli “piccanti” e di film porno, affitta un capannone in una fattoria per girare il suo Quarto Potere: Le figlie del fattore. Per riuscire a eguagliare il successo del suo titolo precedente, Sogni maliziosi, ingaggia un giovane regista appena uscito dalla scuola di cinema, RJ, che vuole girare un film porno come fosse Godard, tanto anche i francesi “avevano pochi soldi e mezzi”. RJ si lascia aiutare dalla sua fidanzata, la timida e riservata Lorraine. Il clima del set, invece di mettere un po’ di pepe nella relazione della coppia, fa crescere in Lorraine la voglia di lanciarsi nell’avventura nel porno: così la “santarellina”, come la chiamava Wayne, si dà da fare davanti alla cinepresa del suo ragazzo con Jackson, il mandingo che deve soddisfare tutte le figlie del fattore.

Ma la protagonista non è l’intraprendente nonché ex santarellina Lorraine, ma Maxine, interpretata da Mia Goth, decisa a diventare una stella e garantirsi tutto quello che merita dalla vita, sfondando nel porno: lei vuole diventare più famosa di Linda Carter (la prima Wonder Woman televisiva) e per farlo è disposta a tutto.
Nella fattoria, gli anziani proprietari Howard e Pearl incontrano e si scontrano con la prorompente gioventù dei vogliosi cineasti. È lungo questa faglia generazionale che il film deflagra: da una parte i corpi giovani, pieni di ormoni, sodi e atletici della crew del porno, dall’altro le carni cadenti, grinzose e francamente orribili della coppia di anziani; la scena più spaventosa sono Howard e Pearl che fanno sesso, mentre Maxine si nasconde sotto il letto. Dal conflitto di età si tira il filo della violenza, come traspare da parole e inquadrature come nei confronti tra l’ex marine ora porno attore Jackson, un passato segnato dall’odio razziale, e lo stesso Howard che ha servito in ben due guerre mondiali e ora aspetta di morire nella sua fattoria, tartassato dalle tasse, dove tutto il giorno echeggiano i discorsi dei telepredicatori televisivi, che puntano il dito contro il decadimento morale dell’America. In questo contrasto alimentato da tutto l’immaginario di un mondo morente, incapace di comprendere certe sfaccettature della contemporaneità, Maxine, Jackson, Bobby-Lynne, Wayne, RJ e Lorraine sono allo stesso tempo vittime e prodotto del clima di crociata morale.
Tante sono le chiavi di lettura: conservatorismo contro lascivia, mai cercare di fare un porno come fossimo ai tempi della Nouvella Vague (infatti, spoiler, il regista che inneggia al cinema indipendente è il primo a schiattare male), il sogno americano distrugge tutto ciò che tocca anche se sul momento nessuno se ne accorge; mai mostrare due vecchi che fanno sesso perché non ne può nascere niente di buono, ma l’unica certezza che abbiamo ricavato dalla visione di X- A Sexy Horror Story di Ti West è questa: non portare la tua ragazza sul set di un film porno.
**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare
Categorie