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The Call ovvero scherzi al telefono di coreani problematici

The Call è il film coreano del 2020 disponibile su Netflix, diretto da Chung-Hyun Lee. Va specificato, perché ci sono più film chiamati The Call che calciatori col cognome Rossi in Italia. Di cosa parla The Call? Pensate un attimo a tutte le volte che un call center vi ha rotto le palle oppure qualcuno ha sbagliato numero mentre state giocando a bowling sulla Switch oppure, come dicono tutti, “ma dai sono in smartuorchi… ero in tranche nello scrivere una recensione su un film coreano e tu mi hai spezzato la concentrazione!”. Be’ pensate se dovesse arrivare una telefonata dal passato… un call center del 1999, proponendo un abbonamento a Omnitel mentre state rivedendo per l’87esima volta la puntata di Beverly Hill 90210 in cui il padre di Brandon muore perché si distrae in automobile per raccogliere una palla di gelato caduta in terra.

In The Call una telefonata dal passato è quella che riceve Seo-yeon (Park Shin-hye), tornata nella vecchia villetta di famiglia per assistere la madre ricoverata in ospedale. Ha smarrito il telefonino in treno e in casa trova un vecchio cordless. Lo collega. Squilla. Dall’altra parte del ricevitore c’è una ragazza ansimante, chiede aiuto, la madre la picchia e l’ha segregata in casa. Le due iniziano a conoscersi e scopriamo Young-sook chiama dal 1999. Le ragazze fraternizzano, Seo-yeon racconta le cose fiche che ci sono nell’anno 2020… “ma sai che possiamo sentire sul telefonino tutta la musica che vogliamo e lo usiamo per ascoltare quella demmerda come i BTS?”.

Il loro rapporto cambia quando Seo-yeon le propone di salvare il padre che, di lì a pochi giorni, nel 1999, sarebbe morto per un’esplosione accidentale in casa. Young-sook compie la sua missione di salvataggio e all’improvviso, sotto i nostri occhi, la vita della ragazza nel 2020 cambia improvvisamente. in una versione su larga scala della foto della famiglia McFly in Ritorno al futuro, in The Call, Seo-yeon si ritrova in una casa fichissima in cui ritrova il padre perso. Che figo il viaggio nel tempo col telefono, vero? Meglio di una Delorean da portare a 88 miglia orarie con tutti io problemi del cazzo tipo “dove trovo del plutonio per alimentarla?”.

Presto però il mondo non è più così semplice e quando è Seo-yeon a salvare l’amica dalla violenza della madre, il film prende tutta un’altra piega.

The Call è puro intrattenimento thriller per una serata col brivido, perché ha un’idea semplice e la applica con coerenza: ai due capi del telefono ci sono il passato e il presente, il primo può influire sul secondo, ogni atto prova un cambiamento nel mondo della seconda, che vediamo riflesso nei cambiamenti di arredo, di colori, anche di tagli di capelli nel secondo. Come può la ragazza nel presente salvarsi dalle minacce che arrivano dal passato? Il montaggio frenetico ci lega con il filo (del telefono) per quasi due ore senza un attimo di respiro; le due attrici sono credibili, intense e toste quanto basta. La trama è pura cattiveria e crudeltà come solo i film coreani sanno fare. Forse solo sugli effetti speciali si poteva fare qualcosa di più.

3 pensieri riguardo “The Call ovvero scherzi al telefono di coreani problematici Lascia un commento

  1. In realtà in Beverly Hills 90210 il padre di Brandon non muore, ma si trasferisce con la moglie ad Hong Kong. Tagliare questi 2 personaggi fu una delle tante decisioni asinine che affossarono la serie, e contribuirono a disperdere la magia delle prime 3 stagioni.

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