Ralph Supermaxieroe, il più grande supereroe americano compie 40 anni
Il primo episodio di Ralph Supermaxieroe fu trasmesso il 18 marzo 1981: sono quarant’anni da quando arrivarono sul piccolo schermo le vicende del professore di una classe difficile, Ralph Henley (con il volto di William Katt e vi risparmio la storia del cambio in corsa del cognome del protagonista), a cui gli alieni consegnano un costume speciale, che conferisce a chi lo indossa i poteri di un supereroe. Il ritrovamento avviene insieme a un agente dell’FBI, Bill Maxwell (Robert Culp), ma i due smarriscono il libretto delle istruzioni. Per capire come funziona il costume, Ralph dovrà procedere per tentativi: dal volare alla telecinesi, fino alla super forza, ogni tentativo finirà con atterraggi disastrosi su cartelloni pubblicitari e goffi buchi nell’acqua. Ciò non gli impedirà di risolvere i casi spinosi che l’amico Bill gli proporrà.
Ralph Supermaxieroe arrivò in un mondo in cui le serie tv si chiamavano ancora telefilm e in un universo televisivo e cinematografico che ad effetti speciali non poteva rivaleggiare con la CGI, il momento più interessante di Ralph Supermaxieroe era l’umanità del protagonista, diviso tra il salvare il mondo, tenere in piedi il rapporto con la fidanzata – Connie Sellecca di cui all’epoca ero abbastanza cotto -, risolvere i problemi dei suoi studenti adolescenti – tra cui c’erano i giovani attori Michael Paré nei panni di Tony Villicana e Faye Grant che poi rivedremo in Visitors. Nel mezzo, i continui battibecchi con Bill, il quale voleva che quello del supereroe fosse per Ralph un “mestiere” a tempo pieno, mentre il giovane insegnante non rinunciava all’insegnamento, all’amore, all’amicizia. La tensione sullo schermo nasce direttamente da quella tra i due attori: Katt e Culp si detestavano cordialmente, ma il loro difficile rapporto e la reciproca antipatia furono iniettate dentro lo show, dandogli sprint.
Dall’iconico costume rosso con lo strano simbolo fallico – pare che riproducesse la forma delle forbici sulla scrivania del produttore, Stephen J. Cannell messo insieme con un simbolo cinese che significa “centro”- all’indimenticabile sigla “Believe It or Not” di Joey Scarbury, Ralph Supermaxieroe ha segnato la generazione cresciuta negli anni Ottanta. Durata tre stagioni, fino al 1983, fu chiusa di corsa, forse perché non superò mai la tensione interna tra Cannell, che puntava a uno show minimalista che raccontasse storie semplici, e il canale, la ABC, che invece voleva grandi avventure. I tempi non erano maturi e Ralph Supermaxieroe finì, spezzando milioni di cuori, compreso quello del Vostro Affezionatissimo.
Oggi sulle turbe e i problemi dei supereroi ci costruiscono film candidati ai Premi Oscar e serie tv francamente trascurabili se non fosse per la profusione di mezzi.
Qualche anno dopo fu girato un pilota che avrebbe dovuto lanciare una protagonista donna che prendesse il posto di Ralph, “The Greatest American Heroine”, ma la serie non fu mai girata, ma possiamo considerare il pilota come una vera e propria conclusione dello show, in cui è spiegato come, rivelatosi al mondo, Ralph non potè più portare avanti il proprio compito e passò il costume a una ragazza.
Cannell era uno dei nomi più importanti della tv anni 70-80. Produsse A-Team e Riptide, con formule semplici e ripetitive, ma che dentro avevano un’anima, simpatia, tensione, vita. Ad averne oggi roba così.
Al momento Ralph Supermaxieroe non è disponibile in nessuna piattaforma. C’è un cofanetto in lingua inglese che costa anche una discreta cifretta.
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