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Westworld: recensione, curiosità, migliori frasi del primo episodio

westworld serie tv evan rachel wood

Che cos’è Westworld?

Una delle serie più attese dell’anno: al centro del dibattito Clinton-Trump, ne ha parlato Papa Francesco, Mark Zuckerberg lo userà come ispirazione per il suo mondo dei robot col pollice alzato.

Cosa è successo?

In un futuro non meglio precisato, uomini e donne frequentano un parco dei divertimenti ambiento nel far west – chiamato Westworld per l’appunto – popolato da androidi (hosts) in tutto e per tutto uguali agli umani che interpretano i ruoli in una storia il cui unico scopo è far divertire gli ospiti, i quali possono fare qualunque cosa ai robot: vivere un’avventura con loro, colpirli, torturarli, ucciderli, stuprarli.

La storia si svolge dentro il parco, dove i protagonisti sembrano essere Dolores (Evan Rachel Wood), Teddy (Michael Marsden), il cavaliere nero a cui non devi cacare il… insomma ci siamo capiti, che la produzione chiama The Gunslinger ed è interpretato da Ed Harris, la tenutaria del bordello Maeve Millay (Thandie Newton che è il secondo nome dei titoli di testa e che sembra intuibile assuma un ruolo sempre più importante).

Un’altra storyline che si intreccia con il parco tematico è il centro operativo, dove i robot sono assemblati e preparati alla loro attività.  Qui si muovono Bernard Lowe (capo della Divisione Programmazione di Westworld e creatore di persone artificiali con il volto di Jeffrey Wright) e Robert Ford, creatore di Westworld (Anthony Hopkins). Dopo l’ultimo aggiornamento, si verificano dei malfunzionamenti che costringono i responsabili del parco ad accelerare la chiusura delle storie che si stanno svolgendo per ritirare tutti i robot aggiornati.

I malfunzionamenti sembrano causati da una particolare innovazione, “le fantasie” che consentirebbe al programma che anima gli hosts di poter accedere ai loro ricordi. Siccome le loro esperienze non  sempre, anzi forse raramente, sono positive, ecco che le macchine sembrano iniziare a sviluppare una conoscenza della loro situazione.

In bilico tra i due mondi si muove il cattivissimo Gunslinger, un ospite abituale del parco che non sembra interessato esclusivamente al divertimento, ma in cerca di informazioni. Prima violenta Dolores dopo averne sterminato la famiglia e aver rivelato al suo fidanzato, Teddy, che il suo ruolo nella finzione del parco a tema è quella del perdente per consentire a lui di “vincere” prendendo cio che vuole, ma poi Gunslinger rapisce uno degli androidi e lo scalpa, per scoprire cosa di nasconde nella calotta cranica.

Come è stato?

Un primo episodio impressionante per sicurezza narrativa, allestimento, interpretazioni. Del resto niente era lasciato al caso con Abrams che produce, Jonathan Nolan che scrive e dirige, e un cast di attori degno di un film. Ad esempio, gente come Jeffrey Wright offre una equivoca dualità ai suoi personaggi così inquietante e foriera di dubbi e aspettative.

Westworld non è solo forma. In questo primo episodio ci sono temi importanti, direi fondanti sulla natura dell’Uomo che è possibile vedere in filigrana tra le pieghe della sceneggiatura. Cosa ci rende umani? Le fantasie introdotte dall’aggiornamento di Ford pescano nei ricordi cancellati degli androidi dopo ogni evento traumatico che li ha danneggiati. Come fa il subconscio. Perche lo ha fatto? “Renderli ancora piu realistici” è la risposta di Bernard Lowe, per renderli più umani, per avvicinarli a una genuina emozione del ricordo… nostalgia… odio… amore… E se fosse per creare una coscienza per farne un esercito che si sollevi contro l’essere umano aguzzino che uccide per gioco? Pensate se i personaggi che malmenate in Grand Theft Auto potessero ribellarsi contro i giocatori e violare la prima legge della robotica. Ecco perché la mosca schiacciata da Dolores nel finale dell’episodio è inquietante: perché il robot uccide un essere vivente. E del resto papà Ford definisce le sue “fantasie” un errore e aggiunge: “L’evoluzione ha plasmato gli esseri senzienti sul pianeta con un unico mezzo: l’errore“.

Anche la critica dell’escapismo e la tendenza a estraniarsi dalla realtà per perdersi in mondi immaginari e nutrirsi di emozioni violente (come il beone che ride del robot che ha ucciso e si fa una foto con i cadaveri dei “personaggi” uccisi nella sua recita) è uno degli argomenti della serie.

C’è da capire se questo carico di aspettative possa trovare una sua strada di intrattenimento. Non c’è troppa filosofia per una serie sci-fi? E questo imponente sforzo teoretico per una serie ultracostosa ambientata nel far west… Per la HBO è un progetto ambizioso, che vale la pena sostenere.

Nell’allestimento sontuoso merita una citazione la colonna sonora. Paint it black eseguita dalla London Symphony garantisce supporto drammatico alla sequenza della sparatoria, mentre sui titoli di coda, Ain’t no grave di Johnny Cash evidenzia un aspetto di Westworld che sarà sicuramente toccato in futuro, la resurrezione: i robot tornano continuamente in vita per rivivere le loro scene, in un loop che solo l’intervento degli umani possono interrompere e cambiare. La sequenza alla Ricomincio da capo di Dolores che ogni mattina si alza per rivivere la stessa giornata, offre un nuovo inizio accompagnato da una nuova consapevolezza di se stessi. Come il protagonista di Memento (film di Nolan senior ispirato da un racconto di Nolan piccolo, Jonathan), Dolores e gli altri hosts perdono i loro ricordi ogni mattina… ma se iniziassero a ricordare. Lascia il segno anche il suono diegetico, Black Hole Sun suonata da un carillon nel salgono, pezzo rock usato come residuato di cultura pop a uso e consumo degli ospiti di Westworld.

C’è la fica?

Sì, c’è Evan Rachel Wood. Sì sì c’e Thandie Newton. Ci sono orge e tette all’aria come nel migliore Game of thrones, ma la vera chicca è Angela Sarafyan nei panni di Clementine Pennyfeather… Torbida… tocco di burro.

angela safaryan

Il flop

Luke Hemsworth, più cane dei fratelli Chris e Liam.

Le migliori battute, frasi e citazioni

Sei abbastanza sveglio da capire che c’è un disegno più grande, ma non abbastanza da vedere qual è. (Cullen)

L’evoluzione ha plasmato gli esseri senzienti sul pianeta con un unico mezzo: l’errore. (Ford)

C’è un’antica saggezza nelle vecchie culture. (Gunslinger)

Alcuni scelgono di vedere la bruttezza in questo mondo. Il caos. Io ho scelto di vedere la bellezza. Ho scelto di credere che i nostri giorni abbiano un ordine, uno scopo. Mi piace ricordare quello che mio padre mi disse una volta: prima o poi, siamo tutti nuovi in questo mondo. I nuovi cercano le nostre stesse cose. Un posto dove essere liberi, dove realizzare i propri sogni. Un luogo con infinite possibilità. (Dolores)

Non importa quanto sia sporco l’affare, fallo bene. (Hector)

I buoni sono una gran seccatura, non sanno nemmeno sparare. (Hector)

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