Penny Dreadful 2 e le due tette di Eva Green (Attenzione spoiler)
Che cos’è? La serie con le tette di Eva Green, uno 007 e i pettorali di Josh Hartnett.
Che è successo? Dopo essere stato fugacemente dentro Miss Ives nella prima stagione, il diavolo è ingrifatissimo e vuole Vanessa/Eva Green: daje torto, è veramente un bocconcino niente male. Il diavolo manda avanti un terzetto di streghe per rimediargli la gnocca. Le tre, guidate da Madame Kali (la sensitiva che avevamo conosciuto nella prima stagione) iniziano una strategia di assedio a Vanessa, attaccando con le loro arti magiche, ma anche con veri e propri corpo a corpo miss Ives e la sua Compagnia delle Tette, composta da Sir Malcom (Timothy Dalton), Chandler (Josh Hartnett), Sembene (Danny Sapani), Viktor Frankestein (Henry Treadaway). Quest’ultimo è alle prese con il frutto dei suoi esperimenti, l’ennesimo zombie a cui ha restituito la vita, Lily (Billie Piper), con l’idea di farne il trastullo di John Clare (Rory Kinnear). In verità ne fa il proprio trastullo. Addirittura chiede a Vanessa di accompagnarlo a comprarle dei vestiti, prima, e per un tè, poi. Questi, sono gli unici momenti spensierati di Vanessa dell’intera serie, presa com’è da stregonerie e possedimenti magici. Altro momento di trastullo quando va a nascondersi nella brughiera inglese insieme a Chandler, cercando di sfuggire alle streghe. In precedenza avevamo scoperto come lei aveva affinato i propri poteri: proprio nella brughiera aveva chiesto aiuto alla mammana, che le ha trasmesso tutte le sue conoscenze. Lei stessa aveva intrapreso una lunga lotta contro le tre streghe guidate da Madame Kali: loro avevano rivolto i propri poteri per servire il diavolo, saranno loro tre a uccidere – o fare in modo che lo facciano gli uomini – il mentore di Vanessa. Allo stesso modo, le tre streghe lanciano un incantesimo su Sir Malcom e lo imprigionano nel loro castello nel tentativo di attrarre Vanessa. Mentre l’uomo affronta i fantasmi del suo passato, Vanessa, Chandler, Sembene, Viktor e Ferdinand Lyle decidono di attaccare le streghe per liberarlo. Vanessa affronterà il diavolo in persona che le offre una vita serena e felice al fianco di Chandler, dei figli, prima di unirsi a lui per dominare l’universo. Vanessa respinge un’offerta così generosa, distrugge Madame Kali, ma purtroppo scampare alla distruzione del mondo non ha salvato la Compagnia delle Tette: Sir Malcom è traumatizzato dal confronto con le colpe sopite nel suo animo per la morte dei suoi figli; Sembene trova la morte per “mano” di Chandler che trasformandosi in mannaro uccide l’amico; l’americano si consegna a Scotland Yard e al detective Bartholomew Rusk, evidentemente uno dei pochi a credere nel sovrannaturale in tutta la polizia inglese. Viktor affronta Lily/Brona e scopre che la timida zombie ha lasciato il posto a Lady Macbeth dei risorti che, al fianco di Dorian Grey, vuole dominare il mondo, aprendo già i temi della terza stagione.
Come è stato? Penny Dreadful ha girato apparentemente su alcuni punti già visti nella prima stagione: la centralità di alcuni riti della società inglese del tardo Ottocentesco come il gran ballo che diventa orrida degenerazione mista tra sangue e morti (splendida la scena in cui Sir Malcom balla con i fantasmi del suo passato o quando Vanessa è attaccata dalle streghe al ballo che Dorian offre per Angelique, sconvolto da un bagno di sangue che Carrie scansate); la puntata tutta incentrata sul flashback (nella prima, l’adolescenza di Vanessa con Mina, nella seconda l’introduzione alle arti magiche di Vanessa); John Clare che cerca un po’ di umanità nel mondo, ma si trova di fronte solo mostri e, mentre nella prima serie aveva trovato casa al Grand Guignol, nella seconda è “ospitato” al Museo delle cere.
Non c’è amore nel mondo di Penny Dreadful: Vanessa se lo nega per aspirare a diventare la Vergine Maria, Malcom è vittima di un incantesimo, mentre tra Viktor e Lily (Frankenstein, è ora che tu sappia che hai fatto sesso con uno zombie, una bella zombie a dire il vero) e Dorian e Angelique va a finire molto male.
La costante della serie di John Logan è la scelta narrativa di far brillare ogni episodio intorno a una grande scena horror, un momento così potente e perfetto che si trasforma nella catarsi di alcune linee di trama abbastanza noiose (la storiella tra Dorian e Angelique oppure tra Lily e Viktor anche se questa assume un colore diverso dopo la “trasformazione” di Lily/Brona). Vengono alla mente il rapimento del neonato con il massacro dei genitori, il cuore che Madame Kali strappa dal petto dell’infante nell’orribile sala delle bambole e che usa per dare vita al pupazzo con l’effige di Vanessa. La lista è lunga e ogni episodio ha quel momento impressionante vale tutta l’ora spesa con Penny Dreadful.
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