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Visioni (di molto) successive – Promemoria: scrivere un post su Real Steel che esalti i glutei ben allenati di Hugh Jackman

I titoli di testa fanno molto film sulla working class con Jackman che guida un enorme tir sulle enormi highway americane. La musica molto intimista fa tanto Bruce Springsteen, Born to run e Born in the Usa. La Tyrell corporation non ha fatto danni nel 2020 di Real Steel e i Blade Runner non hanno iniziare a ritirare androidi. I Nexus 7 sono ancora un parto dell’immaginazione di Philip K. Dick. Ma i robot ci sono e con intuizione degna di Don King si scannano su un ring. Ormai i soldi sono nell’entertainment, in Usa nessuno produce nulla, non resta che la televisione. E così non produciamo più automobili per la middle class americana ma robot che lottino su un ring x divertire quella middle class.  È la frontiera della fantascienza:  storie normali ma nel futuro. Sembra un ossimoro? Un bis-pensiero. Qui abbiamo un pugile mezzo fallito che cerca il riscatto come padre, come uomo e come allenatore di robot pugili; un figlio che cerca una figura paterna; Evangeline Lilly ha bisogno di essere scopata da Jackman perché sta ovulando ma non vuole lasciargliela troppo facilmente.
C’è anche il mondo dello sport iperprofessionistico invaso da tanti Jose Mourinho e Roman Abramovich, con la differenza che la Abramovich di turno è un pezzo di fica da sturbo che risponde al nome di Olga Fonda. Allora, secondo me, se ti chiami Olga Fonda, sei una gnocca spaziale, hai girato un film ambientato nel 2020 e in un film così dici due battute la questione è: la stai dando al tizio sbagliato e, ti dico, io sono qui per questo anche per migliorare il tuo pessimo inglese.

Ma il punto è: posso perdere il rispetto per Hugh Jackman dopo che ha accettato un copione con Olga Fonda e con Shawn Levy che dirige un bambino? Sì, quello Shawn Levy lì, quello di Una notte al museo. Insomma, Jackman c’è sempre Olga che almeno sembra 100% Mamma Russia biodegradabile e non plastica e botox come la Kidman.
La cosa bella di Real Steel è che copia e Stallone sarebbe dovuto essere accreditato almeno del soggetto. Over the top e Rocky saccheggiati. Ma con i robot. Le emozioni fioccano come i 3×2 al supermercato , il riscatto come uomo, la rivincita sportiva. Per le signore c’è una scena con Jackman in tuta che boxa con il robot. Possiamo considerarlo come un asset del film?

**½ Non sei andato malissimo ma neanche troppo bene… come il Tottenham

One thought on “Visioni (di molto) successive – Promemoria: scrivere un post su Real Steel che esalti i glutei ben allenati di Hugh Jackman Lascia un commento

  1. Caro amico,
    che producano Zemeckis e Spielberg me ne frego anche perchè da tempo ha smesso di essere un bollino di qualità – forse un bollito di qualità. Di cosa scrivono i sepolcri imbiancati me ne sbatto allo stesso modo: questo è il mio blog, non mi paga nessuno, non sono un fake di una casa di distribuzione, non mi importa se piace a Variety o ad Empire. Che argomento è “è piaciuto a variety”?
    Di Matheson l’ho letto nei titoli di testa, è un autore che mi incuriosisce molto, ho letto di ai confini della realtà, ma che cambia? Non ho letto il racconto non posso fare raffronti.Non so quanto sia fedele o scopiazzato qua e là. credo che l’eco con altri film lo ha fatto qualsiasi spettatore abbia visto real steel. Il fatto che abbia racimolato un mucchio di soldi non me lo rende più appetibile. Oltrettutto non devo dimostrare di saperne di più copioincollando da qualche sito e sì, ero ammaliato dai glutei e i bicipiti di Jackman: sei omofobico?

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