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Spider-Man: Far From Home. Volevo essere John Hughes e invece sono Spider-Man

Spider-Man Far From Home porta i personaggi “lontano da casa”, tra Venezia, Praga e Berlino. Il tono è quello dei teen movie anni Ottanta, i problemi sono quelli di chi si apre al mondo, adolescenti costretti a essere sempre più coscienti di se stessi e di ciò che li circonda per merito (o colpa) dei social network, che vanno in vacanza e vogliono rimorchiare, vivono i primi piccoli flirt con le compagne di classe, in fretta diventano l’amore della vita, un fuoco che subito si spegne.

spiderman homecoming giubboni giallo

Come ti faccio il teen movie coi supereroi e un villain coi controcazzi: Spiderman: Homecoming

Scanzonato e divertito, Spiderman: Homecoming si richiama in parte alle commedie teen degli anni Ottanta di John Hughes come The Breakfast Club portando il Marvel Cinematic Universe a bordo del pulmino giallo della scuola tra feste di liceali, gare studentesche, le ore di punizione, il bullismo, le difficoltà di socializzazione.

Lo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti prende sul serio il mondo dei supereroi e lo trasferisce a Roma, Italia, giorni nostri, dove il protagonista riceve una forza sovrumana e l’invilnerabilità dopo un bagno nel Tevere, come un Superman cascato col meteorite al Tufello o un Peter Parker morso dal ragno radioattivo mentre era in gita scolastica con la scuola media alla Casaccia: cerchi di capire perche ridacchiano le femmine e il ragno è là, nascosto, e ti morde. E diventi l’Omo Ragno.