Midnight Mass: nel nome del Padre, del figlio e dello Spiritoso Santo
Diretta da Mike Flanagan, Midnight Mass è la nuova serie horror, distribuita su Netflix, che emerge fra le migliori del 2021.
Siamo su Crockett Island, isola ormai semi abbandonata, dove vivono a mala pena un centinaio di persone. Alcuni anni prima, un incidente ha sversato nell’oceano una grande quantità di petrolio, praticamente azzerando la pesca, unica ricchezza dell’isola e dei suoi abitanti. Da qui se ne andarono in tanti; tra loro Riley (Zach Gilford) e Midnight Mass inizia proprio con il racconto dell’incidente automobilistico in cui, in stato di ebbrezza, Riley uccise una donna. Dopo questo prologo, vediamo Riley tornare a Crockett Island dopo gli anni del carcere. L’isola non lo riconosce più, mentre i suoi concittadini lo guardano con disprezzo per il suo passato da alcolista e detenuto; la famiglia di Riley lo aiuta a reinserirsi, il passaggio fondamentale è l’abbraccio con la comunità della chiesa di Saint Patrick, dove gli uomini e le donne di Crockett Island si sostengono a vicenda. Da anni il curato Pruitt si prende cura delle sue “pecorelle”, ma ora non può, ha avuto un malore mentre era in pellegrinaggio a Gerusalemme. Al suo posto arriva il giovane e appassionato reverendo Hill, che sembra portare nuova linfa nella comunità. Il parroco però nasconde un segreto, qualcosa di orribile che ha portato con sé in una cassa dal Vicino Oriente.
Al di là dei dettagli horror di Midnight Mass e della grande rivelazione che avviene più o meno a metà serie, ciò che colpisce della scrittura e della regia di Mike Flanagan è il grande lavoro sui personaggi e nel raccontare una storia che si pone dei quesiti fondamentali dell’appartenere al genere umano: cosa accade quando moriamo? Perché siamo al mondo? Le regole e le credenze che ci imponiamo dalla nascita sono solo una facile risposta a questi quesiti? Rispondono a una necessità spirituale per nascondere il nulla cosmico che ci circonda o solo un modo per esercitare un potere sugli altri uomini e donne? Oppure esiste davvero un dio con i suoi angeli, lo Spirito(so) Santo e suo figlio reincarnato?
Midnight Mass diventa una miniserie su uomini e donne che brancolano nel buio di una vita che si è trasformata in uno spettro, un’isola e una comunità ormai formalmente morta, che attende solo la fine, lo spopolamento, l’oblio. Siamo disposti a lottare per questo? Siamo disposti ad abbracciare un angelo che ci faccia risorgere, fosse anche un angelo del male?
La forza del lavoro di Mike Flanagan – che porta avanti questo progetto da molti anni, così che si trovano riferimenti già nei precedenti Hush (2016) e Il Gioco di Gerard (2017) – è proprio nelle storie dei singoli abitanti di Crockett Island, brancolanti nel buio della notte alla ricerca di una risposta: c’è Erin (interpretata dalla moglie del regista, la brava Kate Siegel) anche lei tornata sull’isola dopo aver tentato di sfondare come attrice sul continente, sconfitta e incinta e di nuovo nella casa di famiglia, assunta come insegnante proprio come sua madre e che nel doloroso confronto con il suo passato cerca una redenzione; come lei, e come tanti personaggi dei romanzi di King – autore a cui Flanagan è stato spesso avvicinato – anche Riley ritorna a casa per fronteggiare i suoi spettri, tra cui la visione della donna che ha ucciso che gli fa visita ogni notte, prima di riuscire ad addormentarsi (non sarà il caso di togliere quella locandina di Seven da sopra il letto?); c’è la dottoressa Sarah Gunning, donna premurosa che si prende cura della madre e della sua comunità; c’è Bev Keane, autentico villain di MIdnight Mass, donna bigotta, intenzionata a sostituirsi a Dio nel giudicare il suo vicino.
Ed è proprio lo stretto legame tra una religiosità perversa e gli uomini e le donne rotte, e le famiglie spezzate di Crockett Island – sineddoche del nostro mondo – che l’orrore traspira, sanguina lungo le ferite e tracima attraverso le crepe delle anime spezzate.
Nell’intrecciarsi delle storie e dei diversi punti di vista su vita, morte e miracoli, Midnight Mass trova la sua forza, succhiando il midollo delle domande che ci poniamo ogni giorno: cosa accade quando moriamo? cosa lasceremo a chi resterà? E perché la religione sfrutta dubbi e paure per continuare il suo dominio sull’Uomo?
Ciao. Io l’ho trovata una serie profondamente spirituale, anzi religiosa in senso stretto. Non è per niente blasfema e mi ci sono rivista molto come credente nel suo messaggio. Penso che gli horror di Flanagan siano qualcosa di più che semplici horror.
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