Serial&Co(cci)/The Americans 3 Season Recap
“Do you think doing this to me will make the world a better place?” -Betty“I’m sorry, but it will.” -Elizabeth
“That’s what evil people tell themselves when they do evil things.” -Betty
Che cosa è?
La cosa meglio scritta che potete trovare oggi in televisione, insieme a Mad Men e Il trono di spade.
Però è anche vero che ricordare così gli anni Ottanta dà tutto un altro significato alla mia giovinezza.
Cosa è successo?
La serie si è mossa su tre assi. Martha e la scoperta della cimice nell’ufficio di Gaad; il sabotaggio delle azioni della Cia in Afghanistan; Paige e il suo continuo frignare “Voglio la verità, voglio la verità”.
Al di là di questo, Elizabeth e Philip sono stati impegnati in una serie di operazioni che ha messo a dura prova la loro “fedeltà” alla missione e la loro tenuta psicologica.
La tensione per Paige ha squassato tutta la serie, allontanando e riavvicinando Philip ed Elizabeth sul da farsi. Nel mentre, Philip ha scoperto un figlio arruolato nei paracadutisti in missione proprio in Afghanistan. Curiosa coincidenza che il Centro gli abbia dato questa informazione proprio quando tra i compiti di Philip c’era di spiare il responsabile Cia in quella regione che sta aiutando la resistenza ai sovietivi. Per farlo, deve sedurre la figlia quindicenne del tizio e Philip ce la mette tutta per non trombarsela. Addirittura le racconta che è in crisi mistica e una sera, per farle passare l’arrapatura, le chiede di pregare con lui. Immaginatevi la scena se siete tanto stolti da non seguire The Americans: una spia del KGB travestita come un broker di Wall Street fighetto e cannaiolo inginocchiato ai piedi di un letto con a fianco una biondina adolescente che recitano il Padre Nostro! Ma per il povero Philip è stata una stagione molto dura. Ha dovuto far sparire il corpo di Annelise, la dolce e bona e molto puttana Annelise che si è innamorata del suo pachistano e gli ha confessato che lo ha spiato per tutto il tempo. L’uomo che stava per comprarle un appartamento a New York vicino alle Nazioni Unite e una baracca di fango a Islamabad per averla vicino per l’intrattenimento del dopolavoro le spezza la noce del capocollo. Philip stava spiando i due e interviene, aiutando Yussaf a nascondere il corpo dentro una valigia. Spezzare tutte quelle giunture è stata davvero un’attività extra curriculare terribile. Insomma, Philip ha dovuto sopportare molto a cui l’addestramento non lo aveva preparato, senza contare la moglie che non vede l’ora di arruolare Paige alla causa del grande movimento dei lavoratori. Ma anche Elizabeth se l’è passata male: una sera l’Fbi quasi la becca e ne esce mal ridotta, costringendola a sottoporsi a un’estrazione di un dente fatta in casa. Poi le comunicano che sua madre sta morendo e Philip fa di tutto per organizzare un incontro. Elizabeth decide di portare Paige per farle conoscere la sua vera nonna e tentare di ripristinare un legame sincero, ma il tentativo non sortisce l’effetto sperato. Si perché in tutto questo, Paige si è fatta parecchio insistente. I trip con Cristo non sono serviti, nemmeno farsi battezzare ha sortito l’effetto di sedarla. Elizabeth ha cercato di raccontare una mezza verità, spiegando che con suo padre furono degli attivisti per i diritti civili ma Paige non ha abboccato. E in una puntata piena di tensione ha reclamato la verità. “Non ce la faccio a vivere così”. Mah, non capisco perché non può trascorrere l’adolescenza giocando ai videogame come il fratello. Insomma Philip ed Elizabeth dicono la verità a Paige e ovviamente apriti cielo. Neanche conoscere la nonna materna la placa. A Berlino con la madre ha uno spaccato di quella che sarebbe la sua esistenza, sempre a guardarsi le spalle, sempre a mentire. E il piccolo apostolo di Washington non ce la fa proprio a vivere nella menzogna. E allora confessa tutto al Pastore Tim.
La serie chiude qui, mentre Ronald Reagan pronuncia il celebre discorso sull’Impero del male sovietico.
Pietra angolare di tutti i movimenti degli Americans è Gabriel, (Frank Langella) il loro nuovo collegamento con il centro. Langella alza ancora l’asticella della serie, con la sua melliflua interpretazione. I pranzetti che prepara per i due (incontrandoli sempre separati), le partite a scarabeo o il modo viscido con cui porge i suoi regali celati in buste di carta, tutto in lui è fintamente naturale e finemente calcolato. Un personaggio incredibile che molto nasconde e può regalare interpretato da un grandissimo che ha regalato un tono nuovo ai colloqui dei Jennings con i loro datori di lavoro.
Altre considerazioni
Nina sta facendo valere le sue skill anche in Siberia e, anche se non lo sa, continua a essere legata a Stan e Oleg. I due cercano di smascherare una donna che ha chiesto asilo politico agli Usa ma in verità è una spia. Pensano di scambiarla per Nina, ma solo la prima parte de piano va come progettato. L’Fbi non scambierà mai il suo nuovo prigioniero per lei, ma Stan con la sua intraprendenza è diventato il favorito del direttore del Bureau.
Nina se la cava da sola e dopo aver aiutato il direttore del carcere a far confessare a una ragazza canadese di aver aiutato una spia, viene “promossa”: in cambio della grazia, deve aiutare lo scienziato russo-ebreo fuoriuscito che Philip ed Elizabeth avevano catturato e rispedito in Urss. Ma la giovane donna, in questo minuetto di menzogne, è stanca di giocare e vede anche inutile lottare per tornare a quale vita poi?
Gli episodi
Due su tutti: gli interrogatori di 3×8 Divestment con il sudafricano bruciato vivo e uno dei migliori episodi trasmessi in assoluto in questo stagione: Do mail robots dream of electric sheeps? Philip ed Elizabeth si introducono di nascosto in un laboratorio dove stanno riparando il robot della posta dell’Fbi. Mentre lavorano si accorgono che c’è qualcuno: Betty, la vecchia contabile, ama lavorare di notte. Elizabeth parla e si confida con lei, raccontandole cose che non aveva mai rivelato a nessuno, solo un attimo prima di ucciderla.
Le battute
“Hai voluto conoscere la verità e la verità comporta delle responsabilità”.
Tu hai una coscienza Philip, ma la coscienza può essere pericolosa.
Puoi vivere senza ciò che vuoi ma non senza ciò di cui hai bisogno.
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Errata corrige: Elizabeth non dice un cazzo, alla vecchia. A parte: “sono nata in Russia, parlo bene inglese perchè sono stata bene addestrata, sono sposata e ho due figli. Adesso inghiotti quelle cazzo di pillole così non devo darmi il disturbo di strangolarti.”
Casomai è la vecchia che racconta un sacco di fatti suoi, prima di schiattare.
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A me sono sembrate rivelazioni enormi anche se dette a qualcuno che avrebbe ucciso di lì a poco
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