Animal Kingdom/Mai guardare il Passaparola australiano sotto botta

Il regno degli animali è regolato dalla legge del più forte. Capita lo stesso a Melbourne, in quella che a noi sembra la civilizzata Australia. I Cody sono una famiglia di rapinatori. La polizia è sulle tracce del capobanda e siccome non riesce a beccarlo, ammazza il suo braccio destro. Avete letto bene: giustiziato in strada come Sollozzo avrebbe voluto fare con Don Vito. Capite che qui si apre un mondo. Almeno nella mia testa. Capita lo stesso anche tra i personaggi: i Cody cercano vendetta e ammazzano un poliziotto a caso. Così. In Australia, un agguato degno delle Brigate Rosse, di Carlos o fate voi tanto è uguale. In Australia. Capite i danni che hanno provocato Nicole Kidman e Hugh Jackman riproducendosi? Capite che forse era meglio se i giapponesi li conquistassero? A questo punto la polizia cambia strategia: se non puoi ammazzarli fatteli amici – come ha detto Osvaldo di Totti e come forse farà con Marione. Prendono il più giovane della banda, attraverso il cui sguardo noi vediamo il film, e cercano di farlo testimoniare contro i cugini. Ma lui è uno che ha visto la madre schiattare di overdose mentre in tv passavano  Passaparola con i canguri e i Crocodile Dundee de noantri. Lui ha un altro piano.
Una delle cose interessanti di Animal Kingdom è che David Michod, il regista, ha iniziato con i documentari, ha preso un fatto di cronaca e lo ha usato per mostrarci con precisione tassonomica i meccanismi del mondo della criminalità australiana. Non rappresenta la violenza, mai. Animal Kingdom è un film di comportamenti, movimenti, fughe e di parole. E gesti simbolici. E personaggi. Joel Edgerton schiatta presto ma lascia un segno talmente profondo che questa mezz’ora è bastata a imporlo fino a The Fighter e Il grande Gatsby; Guy Pearce è nel ruolo migliore da Memento; mentre la matriarca della Cody Family è parente stretta della mamma di Ryan Gosling in Solo Dio Perdona. Con questo codice genetico, Animal Kingdom è un film da non perdere.

**** La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti può capitare