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Te lo do io il recap/Game of Thrones 3×5 Kissed by fire

kissed by fire

Mozione d’ordine
Quelle che seguono sono delle note seguenti alla visione del quarto episodio della terza stagione di Game of thrones. Se avete intenzione di aspettare le trasmissioni in italiano è meglio che non leggiate; se non avete letto il libro forse è meglio che non leggiate.

Cosa è successo?
Nel riassunto rivediamo Ned e il mio cuore fa ciok. Poi si parte forte: l’inizio è strettamente collegato alla fine di And Now Is Watch Is Ended e assistiamo al duello tra Dondarion e Clagane. Spettacolo puro: la spada di fuoco di Dondarion terrorizza Clagane. Lo vediamo in difficoltà sotto i colpi del Lord della Fratellanza, un duello, meraviglioso, magistralmente coreografato, pieno della violenza tipica di Westeros, ma anche elegante, tutto scintille e acciaio. Poi iniziano le grida: “Colpevole! Colpevole!  Colpevole! Colpevole!” Ma Clagane abbatte Dondarion però quest’ultimo resuscita, rivelando un altro dei poteri del Signore della Luce e ammantando di misticità la Fratellanza.
Oltre la Barriera, Snow è interrogato, i bruti non si fidano. Lo chiamano spregiativamente ragazzo come, dopo, ascolteremo Karstark chiamare Robb. Ygritte lo difende, ma poi gli ruba la spada e scappa in una caverna. Qui scopriamo che anche oltre la Barriera ci sono le spa, dove fare un bagno caldo e trombare amenamente. Vediamo così come sta messa Ygritte che con tutta quella pelle addosso non eravamo riusciti a valutare. (“Voglio che tu mi veda. Tutta.” – Dice a Jon Snow e noi ringraziamo). Nun ha magnato un anno per questa scena di nudo tanto è secca. Però è baciata dal fuoco (kissed by fire, titolo della puntata) e si dà da fare con Jon Snow il quale rivela qualche trucchetto che gli devono aver raccontato Robb o Theon a Grande Inverno. Poi i due fanno un bagno, elemento che ritornerà più avanti nell’episodio, come se fosse una zona franca per i sogni o la verità.
Ci spostiamo ad Harrenall. Di fronte a Lord Bolton sono trascinati Brienne e Jaime. Tanto è cavalleresco con la lady quanto crudele con Jaime, dandogli notizie da Approdo del Re, cercando di terrorizzarlo sulle sorti della sua famiglia. E sulla sorella. Facciamo la conoscenza di Qyburn che cura le ferite di Jaime. Sono sicuro di aver visto baluginare godimento negli occhi di Qyburn quando lo Sterminatore di Re gli ha chiesto di salvargli ciò che resta del braccio senza ricorrere a nessun tipo di anestetico, probabilmente per espiare le sue numerose colpe.
Cosi dopo un po’ lo ritroviamo mentre fa un bagno con Brienne. Sembrano ancora battagliare i due e il cavaliere offende per l’ultima volta la donna la quale dall’indignazione non esita a vincere il suo pudore e scagliarsi addirittura nuda contro Jaime. Ma lo Sterminatore è stanco. E confessa. Confessa perche ha ucciso il re folle – per salvare il padre e migliaia di persone da una morte atroce – e come ha lasciato che Ned Stark credesse che lui aveva tradito il suo giuramento perché un uomo senza valori: un lupo non può giudicare un leone.  Coster Waldau tiene benissimo un monologo abbastanza lungo e gocato sempre in primo piano, manco fosse Anne Hathaway in Les Miserables.
Seguono tre sequenze di passaggio con Cersei che chiede l’aiuto di Ditocorto per scoprire cosa tramano i Tyrell, Lady Oleanna che parla di soldi con Tyrion (queste scene sono sempre più sorprendenti per me, non so se hanno un altro significato oltre quello di far apparire Lady Oleanna come molto scaltra) e Arya che dice addio al bastardo di Robert Baratheon.
Arriviamo a un altro clou: Karstark uccide i due giovani Lannister (anche questa una scena molto forte) e il re del nord non puo fare altro che seguire gli insegnamenti di suo padre e fare la cosa giusta, che lo porta inevitabilmente su una strada pericolosa. Lo capiamo quando lui stesso esegue la sentenza, ricordandoci la tradizione del nord che gli ha insegnato Ned. Ma dopo la decapitazione, la mano di Robb vibra di dolore e lo vediamo lontano e solo sotto la pioggia. Proprio del decapitato lord Eddard Stark parlano Thoros, Dondarion e Arya nella grotta dove si nascondono. Eric svela la sua ammirazione per Ned; Arya chiede se fosse possibile riportare in vita un uomo senza testa ma Dondarion rivela che ognuna delle sei volte che Thoros lo ha portato indietro ha perso un pezzo di se stesso. Anche queste sono frasi che saranno utili più avanti. Racconta ognuna delle sue morti, ricordando come “È la seconda volta che vengo ucciso da un Clagane”. ‘Sto Dondarion sarà pure figo con la benda da pirata e le ferite alla Martin Riggs di Arma Letale, però non è un gran combattente se è morto sei volte in manco tre serie.
Cambiamo decisamente fronte, facciamo la conoscenza della moglie di Stannis, alla quale il marito confessa il tradimento con la sacerdotessa rossa. Ma lei si mostra contenta perché ciò rientra nel piano del Signore della luce. Capiamo definitivamente che è pazza – e con pochissimi e magistrali tratti di penna – quando vediamo i feti. I feti morti che non ha mai concepito a cui ha dato dei nomi e che lei conserva dentro dei vasi. La pazzia scorre potente a Westeros e lei è un altro dei freaks di una galleria ben costruita e frequentatissima. Facciamo la conoscenza di Shireen, la principessa Baratheon figlia di Stannis, figura disegnata qui molto più dolcemente rispetto al libro: quando si offre di insegnare a leggere al suo amico in catene Davos mi ha letteralmente spezzato il cuore. Iniziano con un libro su Aegon il Conquistatore e qui c’è uno stacco che ci porta all’ultimo dei conquistatori Targaeryan, Daenerys, tra i suoi Unsullied, Jorah e Barristan. Tra questi ultimi due cresce la rivalità. Mormont cerca di capire se il cavaliere sa qualcosa del suo tradimento quando era al servizio di Re Robert e Varys. Entrambi rivelano di voler finalmente combattere per qualcuno in cui credono, compiere un giuramento di fedeltà non per dovere ma per amore, così come il nuovo ufficiale degli Immacolati che si dichiara rinato quando Daenerys lo ha liberato.
Stacco e siamo ad Approdo del re. Concilio Lannister. Qui non c’è scelta, non c’è arbitrio: Tywin comunica ai figli Tyrion e Cersei i suoi piani per il loro futuro ai quali dovranno conformarsi. Matrimoni di convenienza per consolidare la presa della casata del Leone sui sette regni.

Come è stato?
Meravigliosa puntata di passaggio per oliare le trame ma anche puntata di giuramenti da mantenere o spezzare per un sogno più grande. Credere in un dio o in un uomo. Jon Snow viola il suo giuramento da Guardiano della notte, fa l’amore con Ygritte e svela i segreti delle difese sulla Barriera. Jaime confessa a Brienne perché lui ha violato il suo di giuramento: scopriamo lo Sterminatore di Re costretto a una scelta, tra suo padre e il re folle, tra l’onore e salvare delle vite. Stannis ha violato il suo giuramento di matrimonio. Jorah e Barristan cercano redenzione dai loro di giuramenti spezzati, la fiducia tradita da chi non la meritava. Puntata molto contemporanea. Sulla leadership. Anche Robb è alle prese con la leadership e la stessa Khaleese sta scoprendo nuovi risvolti dell’essere a capo di un esercito. E poi quando parla in valiriano mi ingrifa da pazzi. Anche Tywin parla di lealtà e leadership legando i figli al patto di famiglia. Chi crede contro chi obbedisce.
Mi hanno sorpreso i suoni e la musica, come già accaduto in questa stagione 3. Il pubblico del duello Dondarion-Clagane che urla ritmato “Colpevole” all’unisono, la canzone di Shireen sulle ombre.
Kissed by fire è una puntata estremamente dialogica che marcia dentro i personaggi. Per questo è stata affidata a Bryan Cogman, una delle anime di GOT, e Alex Graves, regista molto esperto.

I realizzatori
Bryan Cogman ha sceneggiato Kissed by fire. È uno dei fedelissimi della serie, ha preparato una sorta di wiki sui personaggi e le casate per tutto lo staff che lavora a GOT, ha scritto un episodio per ciascuna serie, ha curato gli extra del dvd blu ray della prima stagione – ce l’ho – e anche il libro sulla serie – ce l’ho.
Il regista Alex Graves ha diretto gli episodi 4 e 5 della terza stagione. Il suo lavoro più importante è stato West Wing che gli è valso anche degli Emmy. Ha diretto il pilota di Fringe, Terra Nova (che mi ha fatto schifo ma visto il budget impegnato indica una notevole fiducia nelle sue capacita) e l’episodio 2 di Newsroom.

La sorpresa
Non è tale ma Aidan Gillen si conferma un Ditocorto eccellente. Dietro i suoi occhi a fessura riusciamo a intuire il suo doppio, triplo e anche quadruplo gioco.

C’è la fica?
Ci sono due scene molto spinte. Di Ygritte e Jon Snow abbiamo scritto. C’è ne è una anche tra Loras e uno scudiero confermando GOT molto attenta alla parità dei diritti. Le signore saranno molto contente di Kissed by fire grazie al nudo di Coster Waldau.

La battuta
I’ll scream loudly (Jaime a Qyburn)

One thought on “Te lo do io il recap/Game of Thrones 3×5 Kissed by fire Lascia un commento

  1. dovendo tagliare l’ovvio pappie di merende a base di tortini e dolcetti al limone hanno comunque usato un buon metodo per introdurre la maiala di spine. La metti a parlare di soldi e da vecchia arterosclerotica ti diventa un commercialista bello tirato, davanti al ciccione della Cia di approdo del Re ci manca che gli risponda a suon di “eh ma questa la sapevo attaccate a ‘sta fava”, e ovviamente tesse trame con e tramite la nipotina maialotta/sadica verso un Jeoffry tonto come una lepre in salmi e una Cersei che sente il suo castelletto di carte da ramino sfuggirgli di mano pian piano.
    A me spiace un po che abbiano rimescolato Vargo Hoat e la sua combriccola, perquanto mantenedo Qyburn per ovvie motivazioni narrative future…non ci sarà la roba del combattimento con l’orso presumo…peccato.
    M’ ha preso bene la scena dei feti in forma aldeide, farà male vedere Got dopo un film di Rob Zombie? :V

    "Mi piace"

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