Gli Spiriti dell’Isola: recensione, migliori frasi e citazioni
Gli Spiriti dell’Isola è un film di Martin McDonagh con Colin Farrell, Brendan Gleeson e Kerry Condon.
Ritorna il trio di In Bruges e io sono davvero molto felice. Gli Spiriti dell’Isola – Banshees of Inisherin è la piccola storia di una guerra fratricida, sullo sfondo di un’altra guerra fratricida tra lo Stato Libero d’Irlanda e Irish Republican Army all’indomani della firma degli accordi con il Regno Unito per la nascita di uno stato libero irlandese. Per ulteriori informazioni rimandiamo al film Michael Collins.

È un giorno come un altro e, dopo aver pascolato le mucche e pisciato l’asinella, Padraic (Colin Farrell) va a trovare il suo amico Colm (Brendan Gleeson) per prendere una pinta insieme. Sono le 2 del pomeriggio e questi vanno già a pinte. Cazzo ti frega della guerra civile se alle 14 stai già andando a pinte? Succede qualcosa di strano: Colm non esce con Padraic, ha fatto finta di non averlo sentito, assorbito dalla sua musica. Più tardi, al pub, Colm rivela a Padraic che non vuole più parlargli, non vuole essere più suo amico, non lo vuole più vedere. L’amico fa fatica ad accettare la decisione e insiste, più volte, per recuperare l’affetto dell’uomo. Sapete, l’isola è piccola e i due tendono a incontrarsi. Colm arriva a minacciare atti di autolesionismo se l’ex amico non lo lascia in pace. Padraic pensa che Colm sia depresso.
Nel frattempo, proprio perché l’isola è piccola e la gente mormora, la notizia della crisi dei due si sparge, coinvolgendo tutta la piccola comunità: Padraic è picchiato dal poliziotto locale, mentre il figlio, Dominic (Barry Keoghan), affetto da ritardo mentale, si avvicina a Padraic in cerca di un amico e di comprensione dalle violenze paterne. La sorella di Padraic, Siobhan (Kerry Condon), cerca di mettere pace ma dall’isola più grande arrivano buone notizie per lei.
Gli Spiriti dell’Isola è la metafora davvero poco nascosta del conflitto irlandese: è facile riconoscere le due parti in lotta, da una parte l’idealismo di chi non vuole scendere a compromessi, anche a costo di privarsi di qualcosa di molto caro, dall’altro lo spirito pratico di chi cura la terra e accudisce gli animali, abituato a vedere le cose crescere nel tempo. Ma non può ingannare la lettura “alta”. Gli Spiriti dell’isola è un piccolo film che racconta qualcosa di grande sull’animo umano, la sua propensione all’immortalità, l’incapacità di adagiarsi a scomparire come lacrime nella pioggia. Gli anni che avanzano e le forze che svaniscono acuiscono in Colm il desiderio di lasciare una traccia di se stesso ai posteri, non vuole limitarsi a sopravvivere e se il rapporto con l’amico dal cuore e i bisogni semplici è un ostacolo nel suo perseguimento dell’immortalità tanto vale darci un taglio. La crisi di mezza età di Colm ne scatena una più grande sull’isola di Inisherin, portando solo sventura.
Sull’isola di fantasia chiamata Inisherin, perfino gli animali si sentono soli e quando possono invadono lo spazio degli uomini, le loro case, per cercare un po’ di calore e le coccole. Siobhan è un personaggio moderno, una donna istruita – la più istruita dell’isola, ma ci vuole poco – che accudisce il fratello, cerca di mediare la crisi con l’amico, ma non esita a prendere il proprio posto nel mondo.
Quello che colpisce della sceneggiatura de Gli Spiriti dell’Isola non è solo saper tracciare una parabola esistenziale che vale sia a livello individuale che collettivo, ma il saper sfruttare a pieno la musicalità del dialetto irlandese parlato sull’isola. In alcuni momenti si è trascinati dal ritmo dei dialoghi: anche tralasciando i sottotitoli si è rapiti da tanta musicalità.
Le interpretazioni sono sontuose.
Le migliori frasi e citazioni de Gli Spiriti dell’Isola
Comunque Mozart visse nel 18esimo secolo, non nel 17esimo. Siobhan
Non lascerò l’asino fuori quando sono triste. Padraic
Un altro uomo silenzioso a Inisherin. Siobhan
Padraic: Chi cucinerà?
Siobhan: La tua prima domanda è su chi cucinerà?
Padraic: Non è la prima, la prima era “cosa ne sarà di me?”
Non dire “Oh Padraic”, dì solo sì. Padraic
Col: Credi che a dio freghi qualcosa del tuo asinello?
Padraic: Non credo, ma è da quel momento che è andato tutto a rotoli.
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