Vai al contenuto

Vinyl: He in Racist Fire recap

vinyl3

 

Il recap segue la trasmissione dell’episodio di Vinyl su Sky Atlantic. Da questo punto in poi, ogni spoiler è a vostro rischio e pericolo.

Che cos’è?

La serie che se pompi al massimo il volume arriva il vicino di casa che ha picchiato Fedez e ti dice “più forte cazzo più forte”.

Che è successo?

Richie cerca di tirare fuori dalle sabbie mobili la American Century, esattamente dove lui l’ha lasciata stracciando l’accordo con la Polygram, una scelta disgraziata come il cancro che decide di andare a disturbare Walter White. Vuole tenere Hannibal, la sua gallina dalle uova d’oro, e per (ri)conquistarlo fa scendere in campo Devon, la moglie gnocca. Uscita a 4 con il cantante accompagnato dalla sua segreteria (non prima di averla messa in guardia circa l’impossibilità che Hannibal lasci la moglie per lei). Nell’afterhour a casa di Richie, Devon e Hannibal ballano talmente stretti che ci manca poco che lei resti incinta, si strusciano talmente vogliosi che Devon ha preso le misure al siluro di Hannibal: per la signora Finestra si tratta dell’ultimo disperato tentativo di riconquistare Richie, ingelosendolo per riaccendere in lui il fuoco della passione. Invece, risveglia il peggio di Richie, il quale, dopo averla trascinata via, gli vomita addosso una sequela di insulti che non mi stupirei se Devon decidesse di fare qualcosa di profondamente stupido nel prossimo episodio. A proposito, aver cercato di vendere la moglie ad Hannibal non è servito, il cantante passerà lo stesso alla scuderia di Jackie Jarvis.


Nella sua missione per salvare la casa discografica, Richie cerca di ingaggiare la press agent di Jarvis, Andy (Annie Parisse), una bella gnocca che aveva già lavorato come segretaria per Richie all’American Century e tra i due era scattato qualcosa. Alla fine, Richie aveva scelto Devon. Il passato tra i due torna a galla quando Richie cerca di “sedurla” per portarla al Lato Oscuro. “Perché hai scelto lei?”, chiede la donna. La risposta è sincera ma dura: “è più bella”. Per accettare, Andy vuole un ruolo paritario nella nuova etichetta.

Dopo, Richie spiega al padre, mentendo, cosa è successo tra lui e Buck Rogers, ed ecco arrivare l’illuminazione per il nome della nuova etichetta: Alibi Records. Tra l’altro, Richie è fortunato, perché con una mossa molto prevedibile (ma non evidentemente per il nostro protagonista), la polizia ha piazzato delle cimici nel suo ufficio e la scelta di mentire al padre su quanto è accaduto, salva il sedere di Finestra.

Sempre in tema di donne, non si arresta ma procede lentamente la scalata di Jamie all’American Century, non veloce come invece è precipitata quella di Chuck, declassato a vice-presidente del caffè e corrispondenza varia. Il protetto di Jamie, Kip “Jagger” Nasty Bits Stevens, è sempre di più un interessante spaccato di come, per quanto tu possa essere ribelle e consumato dalla musa del rock (o il punk), i soldi e la fica sono il motore del mondo, abbandoni chiunque, anche il tuo migliore amico che ha fondato con te la band, pur di assaggiarne sempre di più, pur di far parte di quello stile di vita che dal denaro è alimentato.

Momento WTF
Julian Casablancas che interpreta Lou Reed.

Chuck trascina Julie e Richie allo show dei Wizard Fist, la band di Gandalf dopo aver fumato l’erbapipa dei mezzuomini.

La citazione

You told all your favourite “Devon was a whore when I met her” stories – you served me up on a goddam platter’

Your point-of-sales strategies are archaic. Your marketing makes you look like a vacuum-cleaner company. Dark Side of the Moon doesn’t even have a single on it and it’s a blockbuster! A prog rock concept album! Every mop-head in America can’t stop contemplating the mysteries of that floating fucking triangle! Pink Floyd doesn’t have a fucking face. Meanwhile you’re still putting headshots on covers and calling it art. It makes you look boring! I can’t change that in PR, that is a revisualisation of the entire company

’I’m Kip Stevens. F— your mum!’ There’s my bio.

See, this is what happens when a label picks you up. We groom you, we work with you, we turn you into something that might actually have a life.

If you ever talk to me like that again, I’ll slap you so hard you’ll be singing out of your asshole.

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: