The Knick-Seconda stagione
Che cos’è?
La serie tv che ti apre la pancia, guarda le tue viscere contorcersi e poi ci sputa sopra.
Cosa è successo?
Ah cos’è l’amore? Un barbaro invasor cantava qualcuno e l’amore invade molti cuori nel corso della stagione 2 di The Knick, ma non pensiate che ciò abbia indebolito la vena degli autori o li abbia resi romantici. L’amore, come la scienza, è un motore malato degli eventi, ci spinge in vicoli ciechi e tutto quello che possiamo fare è sbattere la testa contro il muro cercando una via di fuga. La vita dell’uomo e l’esistenza dell’Umanità altro non sono che una serie di errori e l’unica cosa che possiamo fare è tamponare con ago e filo, cauterizzare, limitare le conseguenze. Ecco la filosofia di The Knick.
(Spoiler)
Amore e morte, ecco gli assi cartesiani di The Knick. Thack (Clive Owen) riesce a superare la sua dipendenza grazie all’aiuto del dottor Gallinger (Eric Johnson) che, stanco di vedere il nero Edwards (Andre Holland) dirigere l’ospedale, porta Thack in barca e lo forza all’astinenza obbligandolo a trascorrere il tempo facendo e sciogliendo nodi marinari. Il successo, iniziale, induce Thack ad approfondire gli studi sulla dipendenza stessa. Ma il suo è ancora un approccio chirurgico, inizia a studiare la fisiologia del cervello trascurando come lui stesso ne sia uscito. Aiuterà Abigail a guarire dalla sifilide, ma poi la perderà per sempre; sarà il colpo di grazia per il delicato equilibrio di Thackery che tenterà, in un colpo di scena finale, di operare se stesso grazie a un nuovo metodo di anestesia, l’epidurale. Gli autori lasciano una cortina fumogena sul destino di Thack, ma da alcune reazioni dei suoi colleghi e amici sembra essere morto.
Dicevamo l’amore, però. La seconda stagione di The Knick è stata meno focalizzata su Thackery e Clive Owen. Per separare il pubblico dal personaggio principale, Soderbergh (che ha diretto tutti gli episodi) e gli sceneggiatori Amiel e Begler hanno puntato sul ritmo. C’è stato spazio per tutti.
Il giovane chirurgo Bertie (Michael Angarano) lascia il Knickerbocker per l’ospedale del dottor Zinberg, ma poi ritornerà all’ovile perché bisognoso dell’avventuroso metodo di ricerca di Thack, soprattutto di trovare una cura efficace per la madre morente di cancro. Bertie troverà anche l’amore nella bella giornalista Genevieve Everidge.
L’amministratore Herman Barrow (Jeremy Bobb), lascia la moglie per la prostituta Junia. Si arricchisce grazie ai soldi rubati nella costruzione del nuovo ospedale, compra una nuova casa, ma resta coinvolto nell’inchiesta per l’incendio devastante che distruggerà la nascente struttura nel quale morirà il capitano August Robertson. In verità, l’incendio è stato provocato dal figlio Henry, desideroso di liberarsi di lui e della sorella Cornelia che stava indagando su un giro di mazzette per fare entrare immigrati malati negli Stati Uniti. Henry a sua volta si trova coinvolto nelle aspirazioni sociali dell’infermiera Lucy Elkins (Eve Hawson) che non si accontenta di essere una conquista, ma vuole ottenere qualcosa in cambio. La ragazza ha un’intensa sequenza insieme al padre predicatore al quale confessa i suoi peccati rimediando in cambio delle frustate.
La coppia più esplosiva della seconda stagione è senz’altro quella formata dal barelliere Tom Cleary (Chris Sullivan) e l’ormai ex suora Harriet (Cara Seymour). I due finiranno insieme, fidanzati e imprenditori di loro stessi in un fiorente commercio di preservativi. Scopriamo che addirittura anche il dottor Edwards è sposato. Sua moglie Opal compare all’improvviso e, dopo aver rifiutato la sua proposta di divorzio, siede al suo fianco nei momenti topici e lo guida nella ricerca e rivendicazione delle sue origini afroamericane.
Gallinger spera di poter rivedere la moglie tornare alla normalità, ma dovrà ricredersi, rinchiuderla di nuovo e scoprirà nella sorella della consorte un’inesauribile fonte di sesso spericolato. Non solo; Gallinger si dedica all’eugenetica, sterilizza immigrati e criminali e alla fine della stagione lo vediamo mentre accetta di recarsi in Germania per esporre le sue teorie razziste. Un posto vale l’altro, giusto?
Knick: The Complete First Season [Edizione: USA]
Come è stato?
Un riassunto era d’obbligo per la complessità di un’opera come The Knick. Nei dieci episodi (diciamo 20, comprendendo anche la prima stagione) si dibattono e scontrano luce e oscurità, amore e morte, progresso e conservazione, dipendenza a realizzazione sociale e personale. L’unico elemento che sembrerebbe positivo, il continuo anelito alla conoscenza e il progresso della scienza, si muove a scatti, salti in avanti e cadute all’indietro, avviene per tentativi che lasciano tante vittime sul campo. Proprio la scienza allunga un’ombra oscura e inquietante sul “futuro” degli uomini e delle donne che si muovono al tempo di The Knick: la fiducia ostentata e indiscussa nella scienza non consente di vederla deragliare e partorire una delle ideologie più terribili della storia dell’umanità: non è casuale che Gallinger vada in Germania a esporre le teorie dell’eugenetica, e, come la storia del XX secolo, anche le vite dei protagonisti sembrano naufragare fra tentativi e strade sbagliate.
E in un parallelo unico, mentre Gallinger sterilizza poveri idioti, Thackery lobotomizza un alcolizzato nella convinzione che asportare un pezzo di cervello aiuti a risolvere il problema della sua dipendenza. Lo stesso Thack è vittima (?) della sua fiducia nella scienza e nelle sue capacità, tanto da decidere di operarsi da solo ed essere la causa della sua (probabile) morte.
E’ sete di conoscenza anche quella di Cornelia che non si vuole rassegnare al ruolo che la società impone alle donne del suo rango, ovvero dedicarsi alla beneficenza. Lei vuole indagare come le epidemie a San Francisco e New York siano legate all’azienda di famiglia e finisce con distruggere il suo matrimonio, perdere la sua famiglia e fuggire in Australia alla ricerca di un nuovo inizio.
Ruolo sociale della donna che anche l’infermiera Lucy Elkins non accetta, decisa a usare il corpo e il suo fascino per la scalata sociale. Il suo monologo sul letto di morte del padre è il manifesto della fine del dominio della paura del peccato e la punizione divina sulle menti e i cuori degli uomini e delle donne. Irretisce Henry Robertson che, con il suo sorriso magico, vuole portare l’impero paterno verso mercati nuovi e più ricchi come quello dei trasporti: prima, lo vediamo alle prese con le prime cineprese riprendere le infermiere dell’ospedale mentre fanno sesso con lui (il progresso tecnologico al servizio della pornografia); poi, scopriamo che, per arricchirsi, non ha esitato a corrompere ufficiali della dogana e dell’immigrazione, scatenando delle epidemie di peste pur di poter lucrare sugli immigrati.
La prova superba dell’attore Jeremy Bobb tratteggia un Herman Barrow che non esita a rubare e a lasciarsi corrompere pur di coltivare il proprio sogno: entrare in un esclusivo club e poter comprare una casa alla sua puttana dove non doverla più condividere con nessuno.
Tutti si battono per un riconoscimento sociale e di status economico, come il dottor Edwards che sfoga nella lotta le sue frustrazioni e proprio la lotta comprometterà il suo futuro come chirurgo: i danno procurati al suo occhio gli impediranno di proseguire nella sua specializzazione.
L’orrore
Soderbergh, Amiel e Begler non ci risparmiano nulla: nasi scoperti, calotte craniche aperte e richiuse, pinze nel cervello, un termometro nel culo di una scrofa sifilitica e il finale con Thackery/Clive Owen che tiene in mano le sue stesse viscere e descrive come i sensi e la vita svaniscano dal suo corpo.

Il futuro
Non è sicuro. La Cinemax nicchia per una serie recensita benissimo ma vista da pochi. Soderbergh se ne è tirato fuori perché ha l’agenda piena. Amiel e Begler dovranno trovare un nuovo regista. Il futuro della serie sembra legato a quello di Clive Owen. Sebbene la morte di Thackery non sia accertata, è chiaro che continuare senza di lui, anche dopo una stagione in cui il suo peso all’interno dello show è stato ridimensionato, sarà difficile. E’ per questo che ancora nessuno si è espresso circa la terza stagione che comunque non potrà essere girata prima del 2017.
Le battute
Come dico sempre, un po’ di paura può essere molto utile.
Ogni uomo ha il suo talento. Il mio è trovare l’oro nel fiume.
Chi essendo amato è povero?
Addio papà goditi il viaggio.
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Thack è un grande personaggio! http://bit.ly/1TpkQ6a
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