Serial&Co(cci)/Game of thrones 5 Recap: Sons of the Harpy
Che cosa è?
La serie che quando la guardano, i block bloc si mettono a piangere come bambini e chiedono la mamma.
Prologo
Si inizia su due barche dove si trovano altrettanti Lannister: Jorah ne ruba una per fuggire con la sua preda, Tyrion. Jaime è di fronte a Tart nel suo viaggio verso Dorne.
APPRODO DEL RE
Cersei fa la sua mossa. Scatena il fervore religioso dei Passeri nel tentativo di sostenere il suo potere politico. Lascia che si armino per poter somministrare la giustizia dei Sette Dei. È lei a suggerire Loras come peccatore pederasta da punire e il fratello della giovane regina è arrestato. Il migliore spadaccino del regno imprigionato da una banda di straccioni. In precedenza, Cersei aveva spedito il padre di Loras a Braavos a trattare con la Banca di Ferro. La sorella, Margaery, esce di capoccia e chiede a Tommen di intervenire. Cersei spedisce il re da Alto Passero, ma il ragazzo ne esce umiliato: l’esercito di fanatici lo blocca ai piedi del tempio, il re non può passare e la folla lo insulta, lo chiama bastardo e Alto Passero manco gli parla.
LA BARRIERA
La moglie di Stannis vince il premio come peggiore madre dell’anno. “Ti ho dato solo debolezza e deformità” dice al marito fissando piena di disprezzo la figlia. Poi se la prende anche con Jon Snow, “Bastardo di una puttana di qualche bettola”, ma Stannis la pensa diversamente, sa che c’è qualcosa nel ragazzo e che il padre l’aveva vista: “Forse ma Ned Stark non lo considerava tale”. Interviene Melisandre che prima “difende” Shireen e poi ricorda a Stannis che l’ultima volta che ha deciso di non portarla in battaglia è finita male e gli suggerisce di tenerla al suo nella spedizione verso Grande Inverno. Poi la sacerdotessa rossa va da Jon e prova a convincerlo a modo suo a seguire Stannis verso sud: mostra le tette, ma Jon fa l’uomo vero e la respinge, dichiarandosi ancora innamorato di Ygritte. Melisandre si rivolge a lui con una frase che mi ha dato i brividi: “Tu non sai niente, Jon Snow”. Meglio cosi, perché altrimenti il ragazzo sarebbe dovuto correre di fuori a infilare l’uccello nella neve, invece resta a meditare su quando ha sentito (e visto).
Shireen si annoia e va a trovare Stannis nel suo studio. L’uomo sentenzia: “Mio padre diceva che ci si annoia in assenza di risorse interiori”. Aria pesante a casa Baratheon. Shireen confessa che la madre non la voleva con loro al Castello Nero, anche la ragazzina ha capito che la donna non è un mostro di amore e comprensione e chiede al padre se lui si vergogna di lei. Stannis racconta di quando lei si ammalò e chiamò ogni maestro, erborista e guaritore per fermare la malattia, perché lei è la principessa Shireen della Casa Baratheon ed è sua figlia. La bambina lo abbraccia con gli occhi pieni di lacrime e anche Stannis restituisce l’abbraccio.
GRANDE INVERNO
Sansa accende le candele ai suoi avi. Ditocorto la trova di fronte al sepolcro di Lyanna e racconta la storia di come scoppiò la ribellione di Robert Baratheon: Rhaegar vinse il torneo di Harrenal e scelse Lyanna e non sua moglie come regina del torneo. Il principe “rapì e stuprò” la sorella di Eddard e la promessa di Robert. Poi spiega il suo piano a Sansa: presto Stannis attaccherà Grande Inverno, probabilmente vincerà e lascerà a lei, ultima Stark sopravvissuta, il ruolo di Protettrice del Nord. In caso contrario sposerà Ramsay e potrà manipolarlo come ha imparato a fare dal migliore: lui.
DORNE
Bronn e Jaime sono già la coppia dell’anno. Bronn spiega perché la loro è una missione suicida. “I dorniani vogliono solo lottare e scopare”, ma Jaime ha dovuto intraprendere questa missione in prima persona a causa del senso di colpa per la morte del padre e il desiderio di riconquistare l’amore di Cersei. Ciò traspare dai dialoghi tra i due, uno sulla nave e un altro sulle spiagge di Dorne. Bronn si mostra stupito quando Jaime si rivolge a Myrcella chiamandola “mia nipote”. Intanto il mercenario ha capito che il capitano della nave avrebbe tradito il loro segreto e infatti sono sorpresi dai soldati dorniani. Bronn ne uccide tre e anche Jaime ha la sua piccola vittoria, avendo la meglio sul suo rivale grazie alla scoperta di nuovi utilizzi della sua mano d’oro.
Nel frattempo le serpi delle sabbie giurano a Ellaria Sand che vendicheranno il padre e sarà guerra. Le femmine a Dorne sono pericolose (ad eccezione di quella italiana che ha in eredità le battute peggiori compreso il bacetto a mamma). Obara Sand spiega come è stata istruita da Oberyn “Tutti combattiamo le nostre battaglie, con la spada o con le lacrime” e Obara scelse la spada.
DA QUALCHE PARTE VERSO MEEREEN
Tyrion scopre l’identità del suo rapitore e soprattutto che lo sta portando d Daenerys. Il nano si fa una bella risata pensando che era diretto proprio da lei.
MEEREEN
Barristan racconta alla Khaleesi di Rhaeger, di come amasse cantare nelle bettole di Approdo del re. La regina guarda Meereen dalla sommità della piramide, sembra una città pacifica. Poco dopo, dà udienza a Hizadhr che continua a chiedere la riapertura delle fosse da combattimento. Nel frattempo i figli dell’arpia sferrano il loro attacco tendendo un’imboscata agli Immacolati. Nell’agguato cadono anche Verme Grigio e Ser Barristan che restano feriti a terra.
Come è stato?
Padri e figli, trasmettere il proprio lascito, educare, proteggere. Ecco su cosa sembra incentrato il quarto episodo della quinta stagione de Il trono di spade, Sons of the Harpy (I figli dell’arpia tanto per essere chiari). Jaime è disposto a tutto per di salvare Myrcella anche se si riferisce a lei come sua nipote e vuole “spezzare in due” il fratello per aver ucciso il padre; Bronn desidera morire guardando i figli litigare per la sua fortuna; Stannis spiega a Shireen la forza dei legami di sangue e dell’amore che ne consegue. Daenerys chiede del fratello a Ser Barristan una figura quasi paterna per lei; Cersei lascia che i passeri umilino il figlio per rivindicare il suo potere su di lui ed Ellaria Sand chiede alle figlie sue e di Oberyn se vogliono la pace di Doran o la sua guerra. Obara racconta una storia su Oberyn che la dice lunga sugli insegnamenti dell’uomo e su quanto ci manca!
Ci sono importanti risvolti politici. Ad Approdo del re Cersei sta evidentemente sottovalutando il potere che i fanatici religiosi stanno accumulando indebolendo la corona. È accecata dalla voglia di colpire i suoi nemici a corte, i Tyrell, ossessionata dalla profezia che abbiamo ascoltato nel primo episodio.
La ribellione a Meereen assume contorni inquietanti se rapportata alla cronaca internazionale: i ribelli sono mascherati, tagliano le gole dei loro nemici e attuano attentati alle forze di occupazione. Ora ditemi che ciò non vi fa accendere una lampadina sopra la testa.
Altre considerazioni qua e là
Jaime e Bronn che coppia! Ribattezzati dal mercenario Cooper e Darnell promettono di essere il mio intrattenimento preferito per tutto ciò che rimane della quinta stagione.

Melisandre continua ad avere le tette migliori di tutta Westeros e forse pure di Essos.
Jonathan Pryce sembra sempre di più Papa Francesco e la migliore acconciatura finto povero di Approdo del re.
La battuta
Melisandre: Nell’unione tra uomo e donna c’è potere. Il potere di creare la vita, il potere di creare la luce e il potere di gettare ombre.
(Ditemi se non avete pensato all’assassino di Renly partirito da Melisandre)
Il dialogo
Bronn: Sei mai stato a Dorne?
Jaime: No.
Bronn: Io sì. I dorniani sono folli. Vogliono solo lottare e scopare, scopare e lottare.
Jaime: Avrai una gran voglia di tornarci.
Bronn: Dopo un combattimento ti viene una gran voglia di scopare. Una dorniana sa bene come prepararti al prossimo combattimento. Le due cose vanno insieme. Noi lotteremo molto. Ne sono sicuro. Ma non credo che ci tratterremmo per fare tutto il resto.
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